Party Tonight (Party Tonight)
In occasione dell'uscita di "Rock 'n' Roll For The Masses", SpazioRock ha scambiato qualche battuta con i Party Tonight. Buona lettura!
Articolo a cura di Daniele Carlucci - Pubblicata in data: 09/03/10

Ciao ragazzi, innanzi tutto vi do il benvenuto su SpazioRock. Volete iniziare raccontandoci chi sono i Party Tonight?

 

Dal 2005 i Party Tonight disturbano il quieto sonno dei dinosauri del rock con la loro esuberante gioventù. Il loro rock travolgente e senza compromessi, accompagna le notti di sesso selvaggio di tante donne, più o meno lascive. Nati dallo stesso spirito della festa, si dissolvono ogni sera in un frastuono di fuochi colorati, per poi tornare ogni volta, più dirompenti e fragorosi, a violentare le tue orecchie col loro fottuto rock.

 

Ci volete dire com’è nato ed ha preso forma “Rock ‘n’ Roll For The Masses”?

 

Questo disco è nato dall'urgenza di riportare il grande Rock alla sua vocazione di musica di massa. Nei primi mesi del 2009 abbiamo registrato 4 pezzi che dovevano far parte di un EP intitolato "There Is A Party Tonight", che doveva portare la nostra musica all'attenzione del music business; nel giugno 2009, i primi contatti con GetRocked ci hanno convinto a rientrare in studio per registrare un vero e proprio album. "RnR For The Masses"  è un disco che suona molto "live". Abbiamo preferito l'impatto, l'aggressività e la potenza tipiche dell'esibizione dal vivo; l'eccessiva pulizia del suono che si sente in molti (troppi) dischi degli ultimi anni li svuota della vera essenza rock: strada, sudore e sangue.

 

Ascoltando la vostra canzone “Take On The Devil”, ho subito pensato ad una rivisitazione in chiave moderna di band quali Led Zeppelin (nella prima parte del brano) e Black Sabbath (nella seconda). Sbaglio?

 

Non pensare ad una rivisitazione in chiave moderna, pensa piuttosto ad una matrice comune che si esprime in scelte musicali affini. Hai individuato due band che sono alla base del nostro sound nonostante veniamo tutti da esperienze musicali diverse. "Take On The Devil"  è un po' la nostra "Stairway To Heaven" (hahahahaha); durante la registrazione del pezzo si è scatenato un furibondo nubifragio che ci ha portato a pensare che forse stavamo osando un po' troppo... ma che ci ha anche ispirato a renderla ancora più "magica". Chi nel 2010 metterebbe un pezzo del genere sul disco d'esordio?

 

 

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Voi vi definite provocatoriamente e simpaticamente la più grande band del ventunesimo secolo. Fa tutto parte del vostro spirito rock n' roll?

 

Non lo facciamo per risultare simpatici, anzi, questo potrebbe attirarci molte critiche. Serve soprattutto a lanciare una sfida e a segnare il territorio, noi siamo il qui e mettiamo in gioco tutto quello che possiamo offrire senza risparmiarci; se vi sta bene è così se no fate un po' quel cazzo che volete!

 

Quanto è difficile in Italia, per una band emergente, avere un minimo di visibilità?

 

É un casino, un po' per la continua presenza dei "vecchi" sul mercato, un po' per il ricoglionimento da reality, un po' perchè nei locali costa meno avere delle cover band oppure mettere sempre i soliti dischi che far suonare qualche nuovo gruppo. Adesso che abbiamo iniziato a collaborare con GetRocked ci sono più occasioni per suonare ma trovi sempre troppe porte chiuse.

 

In “Rock 'n' Roll For The Masses” musiche e testi sono stati scritti da una sola persona  e cioè Manuel Colombo. Come mai non vi è stato un maggior coinvolgimento di tutta la band nel songwriting?

 

É una questione soltanto burocratica. Noi siamo una band e in una band le canzoni si fanno tutti insieme.

 

Parliamo un po’ dei testi dell’album che sono estremamente espliciti e diretti: il fatto di non avere peli sulla lingua è dovuto anche all’influenza esercitata su di voi da band come i Guns n’ Roses e i Motley Crue, che di certo non si sono mai fatti grossi problemi ad usare un linguaggio forte e colorito?

 

Si, di sicuro i gruppi che ascoltiamo influenzano anche il nostro modo di scrivere. Riteniamo che le parole abbiano un loro significato, due sinonimi non si portano dietro lo stesso valore evocativo.  Se usiamo una parola piuttosto che un'altra é perché vogliamo evocare una precisa sensazione, purtroppo questo è un lavoro difficilissimo da fare in una lingua che non è la nostra lingua madre, tutto ciò vuol dire ricerche sullo slang, sui modi di dire della lingua usata. Qualcuno potrebbe chiedersi perché non cantiamo in italiano; in realtà anche la scelta della lingua non è casuale, ogni lingua ha una sua sonorità che si sposa con uno o più generi musicali: il Rock suona meglio in inglese così come l'Opera in italiano o il Flamenco in spagnolo.

 

pt_break_02Cosa c’è nel futuro dei Party Tonight? Avete già ricevuto richieste interessanti per qualche concerto?

 

A maggio ci sarà il nostro Release Party al Rock 'n' Roll di Rho, apriremo alcune delle date italiane dei Crashdiet e siamo in attesa di veder confermato il Glamattack di Torino. In coda all'uscita dell'album presenteremo il nostro primo video "Fuck You Goodbye", un video sicuramente non banale anche dal punto di vista tecnico nonostante sia stato registrato in poco tempo e a costo zero.

 

A dispetto del titolo, non pensate che “Rock ‘n’ Roll For The Masses” sia diretto invece ad un pubblico più ristretto, dal momento che il vostro stile ed il vostro genere non sono esattamente di massa qui in Italia?

 

Proprio perché in Italia il genere non suscita più l'interesse di una volta, vogliamo smuovere le acque con questo disco. Non mettere le nostre facce in copertina, ma mettere i nostri strumenti con le mani alzate della folla serve a far capire che il rock, per essere tale, ha bisogno di chi suona, ma soprattutto ha bisogno di un grande pubblico che ne amplifichi l'energia.

 

 Ok ragazzi, è tutto. Vi faccio un grosso “in bocca al lupo” per il vostro futuro. Ora potete lasciare un messaggio ai vostri fan ed ai lettori di SpazioRock. Grazie

 

I don't wanna die, I don't wanna cry, I just want to Party Tonight.
 

 

 




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