Unleashed (Johnny Hedlund)
Gli Unleashed, leggenda vivente dell’ old school death metal, possono vantare venti anni di onorata carriera, senza cali di energie, senza rimorsi di ogni sorta. “As Yggdrasil Trembles” è il loro ultimo grande lavoro, per l’occasione abbiamo raggiunto Johnny Hedlund (voce e basso) per piacevole intervista: buona lettura.
Articolo a cura di Riccardo Calanca - Pubblicata in data: 23/05/10

"As Yggdrasil Trembles" è il quinto full length nell’arco di dieci anni, avete intenzione di sfondare qualche record?

Ahahahah, davvero? Si, suppongo che sia così! A dire il vero non è una cosa che avevamo considerato. Abbiamo solo un grande flusso di idee e di materiale, e questo basta per mantenerci in forma. Penso che una ragione sia il fatto che scriviamo musica in maniera costante.

Il disco, pur essendo 100% Unleashed, è profondamente diverso dai due dischi precedenti, ho notato più atmosfere e tempi lenti, cosa volevate esprimere?

E’ un disco definitivamente Unleashed, lo sentirete! Tuttavia ci sono delle differenze, come hai notato. In realtà ci siamo evoluti all’interno del nostro stesso suond più di ogni altra cosa. Molte volte un album viene fuori senza passare da decisioni coscienti, il più dell’anima del disco vien fuori quando le canzoni sono scritte.

Sempre sulle atmosfere, in questo disco ho sentito un’influenza proveniente da molto lontano, qualcosa che si trova nei primi dischi d’esordio ma non nelle ultime uscite discografiche, una sorta di ritorno a sonorità primordiali, confermi o smentisci?

Ma certo, posso confermartelo! Anch’io penso che questo disco abbia qualcosa in più del nostro vecchio stile rispetto forse agli ultimi due album, anche se in fin dei conti anche loro avevano qualcosa che veniva dalle release dei primi anni ’90.

Trovo che la titletrack sia uno dei brani migliori del disco, che hai da dire a riguardo?

Che è un piacere sentirtelo dire. E’ anche una delle mie preferite, in qualche modo è diversa da tutto ciò che avevamo scritto in precedenza, tuttavia conserva lo spirito di qualche vecchia canzone, come “Bloodbath” ad esempio.

Che cosa provi quando riascolti "As Yggdrasil Trembles"?

Provo un grande senso di soddisfazione! Credo fermamente che sia uno dei nostri dischi migliori, ad oggi. Naturalmente, non si può e non si deve sentire la perfezione quando si riascolta un proprio disco, ma “As Yggdrasil Trembles” ci si avvicina molto in quanto a produzione e songwriting.

Cosa vuole significare il titolo del disco? Forse che quando Yggdrasil trema vuol dire che stanno suonando gli Unleashed?

Ahahahaha, certo, questa si che è buona! E potrebbe anche essere! E’ un titolo davvero stratificato, ha in se diversi significati e può voler alludere a molte cose differenti. Riguarda un pò lo stato attuale del mondo.

 

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Come vi siete trovati con la Nuclear Blast?

Dunque, quando la SPV ha chiuso noi ci siamo ritrovati senza contratto e ci siamo messi in contatto con la Nuclear Blast. Eravamo entrambi interessati a collaborare e così è andata. Tutti noi sentiamo che questo è solo l’inizio di qualcosa di grande!

Ore intraprenderete un tour estivo, avete in programma qualche evento particolare? Che so, forse un live DVD, oppure qualche pezzo particolare in scaletta, come la cover di “Evil Dead” presente nella versione digipack!

Si infatti, stiamo dando uno sguardo ai prossimi festival estivi e ci stiamo preparando per andare! In ogni modo ora è presto per stabilire cosa suoneremo e cosa no, il tempo ce lo svelerà...

Se volessi convincere un metalkids ad acquistare un disco degli Unleashed quale dei vostri dieci album gli consiglieresti?

Tutti quanti ahahahahah! No seriamente, è difficile rispondere. L’ultimo è di certo quello che interpreta al meglio lo stato attuale della band, percui suggerirei questo per partire. Al tempo stesso credo che sia importante andare a scavare nelle radici, quindi penso che il primo disco sia ugualmente un buon punto di partenza.

E se invece vuoi convincere un metalkids che non vi conosce a venire ad un vostro show?

Ci siamo sempre considerati innanzitutto una band nata per suonare dal vivo, e diamo il 100% tutte le volte. Perciò la musica potrà piacervi oppure no ma avrete l’occasione di assistere ad un grande show!

Sono fermamente convinto che uno dei segreti del vostro successo, oltre l’ispirazione che riempie i vostri dischi, è l’affiatamento che scorre tra i membri del gruppo, che cosa provate a suonare insieme dopo tanti anni?

Di sicuro è una grande verità! Dopo tutto questo tempo c’è una dinamica difficile da negare, in fondo siamo come una famiglia. Credo fermamente che le cose oggi non sarebbero come sono se fossimo andati incontro a continui cambi di line up etc etc.

 

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Guardando al passato, c’è qualcosa che cambieresti degli Unleashed? Qualche passo falso?

Non ci sono ragioni per guardare indietro. Anche se ci fosse qualcosa di grande che sarebbe potuto andare diversamente è semplicemente nel passato. Noi vogliamo guardare avanti!

E avresti mai immaginato di festeggiare i venti anni di attività musicale (estrema)?

Ecco, questo no, non ce lo saremmo mai immaginati. Non c’era modo di pensare che saremmo diventati certi mostri! Da ragazzi è già difficile immaginarsi di continuare così a lungo...

Ora una domanda di rito: quali sono le band che ti hanno ispirato maggiormente?

I primi tempi c’erano così tante influenze. Voglio dire, qualsiasi cosa che ci piacesse era influente. Band come Mötörhead, Bathory, Venom, Autopsy, Slayer, Kreator...semplicemente tutto!

Vuoi consigliarci una band di talento?

Certo, una band come i Grand Magus per esempio vale la pena di essere nominata.

E cosa ascolti di recente?

Attualmente il disco che ascolto maggiormente è l’ultimo dei Vomitory, “Carnage Euphoria”, davvero un grande disco.

Siamo giunti alla fine dell’intervista, a te la chiusura Johnny, grazie per il tuo tempo e “Enjoy the Extreme”!

Grazie infinite per la splendida intervista! Spero di vedervi tutti on tour, ovunque in qualche festa! “Join the Battalion”!!




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