ReVamp (Floor Jansen)
ReVamp: dietro questo intrigante monicker si nasconde la storia di una donna di carattere. L'ex cantante degli olandesi After Forever, band pioniera del symphonic metal made in Holland che nel 2009 ha annunciato lo scioglimento, è da poco tornata sulle scene con un progetto in salsa heavy ed un brillante album omonimo (leggi qui la nostra recensione). Ecco quello che Floor ci ha raccontato a proposito del passato, del presente e del futuro del progetto durante una piacevole chiacchierata telefonica!
Articolo a cura di Marco Belafatti - Pubblicata in data: 02/06/10
Floor, l'album è appena stato pubblicato in Europa. Sei emozionata? Come sono state le reazioni finora?

Oh, sono molto emozionata. L'idea di formare i ReVamp è nata in tempi relativamente brevi e vedere l'album pubblicato dopo un solo anno è fenomenale. Finora le recensioni sono state positive... posso ritenermi felice!

Partiamo dalla omega (la lettera dell'alfabeto greco che appare sia sulla copertina dell'ultimo disco degli After Forever che su quella del debutto dei ReVamp, ndr)... Sembra che con questa nuova band tu abbia voluto recuperare il discorso lasciato in sospeso con gli After Forever... Ho ragione?

Non proprio. Sai, la mia volontà era quella di formare una nuova band, con un volto nuovo... con un look nuovo! (ride, ndr)

Cosa significa il nome della band?


Significa rifare, rinnovare; è qualcosa che dà una scarica di energia positiva alla mia carriera artistica. Mi piace la parola 'vamp': non ha niente a che vedere con vampiri, donne dai facili costumi o cose simili, ma è più vicino all'idea di una donna forte ed è connesso alla sfera del femminile in genere.

Hai cominciato a lavorare a questo nuovo disco con due grandi compositori quali Joost van den Broek e Waldemar Sorychta. Perché hai scelto di collaborare proprio con loro? Cosa sai dirci riguardo alla scrittura dei brani?

Con Joost ho già avuto modo di lavorare negli After Forever; volevamo continuare a farlo, creando però qualcosa di nuovo. È un ragazzo veramente simpatico, professionale e affidabile che sa spaziare all'interno di stili diversissimi. Ho voluto che fosse al mio fianco perché sapevo che avrebbe potuto aiutarmi a creare una nuova metal band che non fosse così simile alla precedente. Per quanto riguarda Waldemar, invece, è stato lui a contattarmi per altri progetti dopo lo scioglimento degli After Forever, quindi gli ho chiesto se gli andasse a genio l'idea di scrivere dei brani con me e Joost per un nuovo gruppo. Sono stata attratta dal suo suono particolarmente heavy che speravo potesse caratterizzare i ReVamp. Alcune canzoni sono nate per mano di Waldemar, che mi ha spedito delle idee sulle quali elaborare le linee vocali in studio ed aggiungere le tastiere, altre canzoni sono state composte da Joost. Altri brani ancora sono nati grazie ad entrambi, scrivendo la base strumentale, sulla quale io ho steso le linee vocali. Infine ci siamo riuniti per completare le canzoni. Inoltre, per la prima volta nella mia carriera, sono stata io a gettare le basi per qualche pezzo, portando degli abbozzi ai ragazzi. Non sono certo una buona tastierista o una chitarrista, ma riesco comunque a buttare giù qualche idea, in modo tale che i miei compagni di squadra possano renderla migliore. Quindi credo di poter dire che nella nostra squadra ci sia stata una giusta divisione dei ruoli (ride, ndr).

E per quanto riguarda tutti gli ospiti del disco, è stato bello lavorare con loro?

Certamente! Waldemar ha suonato il basso e la chitarra su questo disco, ha diretto le registrazioni della batteria che abbiamo dovuto completare nell'arco di una sola giornata, ma, conoscendo Koen, il batterista che ha registrato per noi, un bravo ragazzo e un ottimo musicista, non abbiamo temuto di non farcela. Joost ha lavorato a casa propria sugli arrangiamenti per gli strumenti ad arco e io sono molto contenta di aver registrato le parti vocali ai Graveland Studios. Mi sono divertita molto con il coro, le cui parti sono state scritte da Joost. Io stessa ero una delle voci nel coro ed è stato bello lavorare con questi talenti.

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Allo stesso tempo, però, la band che ti accompagna durante i live show è un'altra. Sarà questa la line-up ufficiale dei ReVamp da ora in avanti?

Sì, i ReVamp sono nati dapprima come un progetto, perché volevo tornare con un buon album, ma comporlo in tempi così brevi sarebbe stato impossibile formando una nuova band. L'intero processo ha quindi seguito tre tappe: per prima cosa la composizione, poi la registrazione e infine la formazione della band. I ragazzi con i quali sto suonando sono entrati nella band come membri fissi, quindi i ReVamp non sono un solo project o qualcosa di simile.

Il sound dei ReVamp è un po' più heavy e meno progressive rispetto a quello degli After Forever. La tua intenzione era quella di intraprendere una nuova direzione o di mostrare al mondo intero la tua anima metal?


Sai, quando fondi una nuova band e segui lo stesso stile del passato c'è il rischio che la gente possa considerare questa nuova band come una cover band. Non volevo che i ReVamp venissero considerati alla stregua di un gruppo cover degli After Forever; sin dall'inizio avevo quest'idea in mente “voglio che siano più heavy, più riff-oriented e meno orchestrali degli After Forever”. Noto che al giorno d'oggi molte formazioni si trovano a scegliere tra una svolta in chiave pop ed un indurimento del suono. Io ho seguito la seconda strada.

Di cosa parlano i tuoi testi? La maggior parte di essi sembra avere a che fare con immagini e sentimenti oscuri. Sono le tue situazioni di vita personale ad ispirarti? Oppure è quello che succede attorno a te?

Un po' di tutto; ci sono cose più personali, ma anche quello che succede nel mondo che mi circonda, c'è un buon equilibrio. Si tratta di tematiche pesanti ed oscure perché è la musica stessa a richiederle, ma anche perché quando gli After Forever si sono sciolti mi sono trovata a camminare da sola ed a chiedermi cosa sarebbe successo da lì in poi; tutto questo non è stato facile per me. Penso che molti testi riflettano questi sentimenti, anche se per la maggiore riguardano situazioni vissute da altre persone. Fortunatamente non tutti i brani fanno riferimento alla mia vita, infatti alcuni di essi sono ispirati a storie di altre persone, talvolta di persone malate.

A questo proposito, ci sono tre canzoni nel disco che sembrano legate tra loro: c'è forse un concept dietro a “In Sickness 'Till Death Do Us Part”?

Sì, fa riferimento a persone ammalate, che non potranno più guarire. I brani analizzano diversi momenti di questo processo attraverso diversi punti di vista, sia dalla parte del paziente, che deve far fronte alla malattia, sapendo che questa lo porterà via e che l'unica via d'uscita è la morte, ma anche attraverso gli occhi delle persone legate ad essi, che non possono più fare nulla per loro.

Oggigiorno c'è un grande interesse attorno alla scena metal al femminile. Pensi che i ReVamp siano unici, in qualche modo?

Beh, c'è un aspetto dei ReVamp che li rende diversi da un sacco di altre band debuttanti ed è il fatto che io sia stata una delle prime cantanti in questo genere. Dieci anni fa le band con voce femminile cominciavano a crescere, a diventare popolari e gli After Forever sono stati tra i primi a creare questo genere, quindi credo che questo fattore renda tutto più speciale. So che molte persone sono diventate miei fan per questo motivo e questo darà una spinta anche ai ReVamp. Oltre a questo, penso che il genere sia diventato qualcosa di molto più vario oggigiorno. Pensa ad esempio agli Arch Enemy, o agli olandesi Delain, più orientati verso il pop. Il genere sta evolvendo perché in questo mondo ci sono un sacco di stili diversi.

Cosa vedi nel futuro della band? Un tour europeo, un video o quant'altro?

Un video non rientra ancora nei nostri piani, ma abbiamo in programma un tour europeo, anche se per il momento nulla è ancora confermato. Sto lavorando a diverse opzioni e spero di avere maggiori informazioni nelle prossime settimane. È arrivato il momento di valicare i confini europei per i ReVamp, di andare in Sud America ad esempio, dove abbiamo un sacco di fan.

Posso già dirti che ci sono un sacco di fan italiani che ti stanno aspettando!

Yeah, spero tanto di riuscire a suonare in Italia, sto ricevendo molti commenti positivi dai fan italiani!

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Ho un'altra domanda, riguardo alla cover di “Bad Romance” di Lady GaGa che hai proposto durante i tuoi ultimi concerti: perché questa scelta particolare?

Molte band metal propongono cover di brani anni 80... Penso che sia divertente, ma il mio desiderio era quello di suonare qualcosa di più moderno, che fosse lontano anni luce dal metal. Quindi, i ReVamp sono 100% metal, mentre Lady GaGa è più popolare. Io stessa amo diversi generi musicali e la rispetto per quello che è per quello che fa, anche se non comprerei mai il suo album. Non è proprio il mio genere di musica, ma credo stia facendo un ottimo lavoro, mi piace il fatto che non si prenda mai troppo sul serio. Ho scelto questa canzone per provare a trasformarla in un brano metal ed il risultato si è rivelato eccezionale. Devo confessarti che il pubblico si diverte un sacco, perché nessuno si aspetterebbe mai una cover di questo genere da noi (ride, ndr).

Ok, l'intervista è finita, grazie mille Floor... C'è qualcos'altro che vorresti dire ai nostri lettori e ai tuoi fan italiani?

Spero con tutto il cuore che i ReVamp possano suonare da voi al più presto, perché non ci sono state molte occasioni per suonare in Italia con gli After Forever. Un'altra cosa molto importante per me è che le persone non ci ascoltino pensando agli After Forever, ma ad una band nuova, diversa. Spero che con la mente libera possiate avvicinarvi a questa band in modo più chiaro. Ovviamente mi auguro che i fan degli After Forever ci apprezzino, così come coloro che non li hanno mai ascoltati o apprezzati, spero che anche loro ci possano dare una chance.


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