Voodoo Highway (Filippo Cavallini)
Voodoo Highway è il nome della band; "Broken Uncle's Inn" è il titolo del loro album di debutto. Per chi non li conosce, al primo ascolto, potrebbe pensare che provengano dagli States o dal Nord Europa, invece... Sono italianissimi, città natale Ferrara. Ecco l'incontro spassosissimo con il collega bassista Filippo Cavallini, una vera forza della natura! Buona lettura!

 

Articolo a cura di - Pubblicata in data: 22/11/11
Ciao Filippo e benvenuto.


Ciao a tutti ragazzi, mi chiamo Filippo Cavallini e non bevo da tre settimane! (applausi) ...E' un piacere rispondere alle vostre domande e grazie a Marilina per l'interessamento a questa band di mentecatti! (sorride)


Grazie a te! Da dove proviene il vostro nome? Come vi siete conosciuti?


Il nome proviene da un'associazione di idee che mi colpì, mentre stavo viaggiando verso Roma in autostrada qualche anno fa e desideravo ardentemente ascoltare la canzone "Voodoo" da "Mob Rules" dei Black Sabbath... Suonava bene e lo abbiamo usato, anche perchè il nome che avevamo prima era uno schifo! La nostra reciproca conoscenza invece deriva fondamentalmente da eventi poco fortuiti (in particolare per il mondo della musica); siamo amici da molti anni e due anni fa si è deciso di jammare un po' per passarci qualche serata... Da quelle jam è nato questo ecomostro della musica.


Il vostro sound può ricordare i migliori Deep Purple, quali sono le band che ascoltate maggiormente e che hanno contribuito alla vostra crescita musicale?


Beh, sicuramente i Deep Purple sono stati e sono attualmente una delle componenti più morbose della nostra vita dato che credo non ci sia giorno in cui non si senta qui e là un fraseggio di Blackmore (il nostro chitarrista ha un suo santino) o una svisata di organo di Lord... In generale, tutto l'hard rock ci ha influenzati, dai gruppi più settantiani alle band più moderne e mainstream alla The Darkness... E' pur vero che se mai qualcuno di voi assisterà però ad un nostro concerto potrà pensare che si sia anche grandi ascoltatori di porn grind considerata la resa sonora che spesso riusciamo ad ottenere.


Ci sono delle esperienze artistiche di cui siete soddisfatti e che hanno contribuito alla crescita della vostra carriera?


Beh... In realtà siamo una band molto giovane, è già di per sé un miracolo che si sia riusciti a fare un disco e qualche buon concerto qui e là. Probabilmente parlare di arte (quella con la A maiuscola) associata al nostro nome potrebbe far persino rivoltare nella tomba qualcuno! (ride)


Addirittura... Ok, parliamo del vostro album "Broken Uncle's Inn" (grande lavoro, complimenti), che è già alla seconda ristampa. Com'è nato?


Grazie! Veramente felice sia stato di vostro gradimento ragazzi! "Broken Uncle's Inn" comunque è nato un po' per caso, come la band del resto... Abbiamo solo composto qualche riff e parlato in modo scherzoso di cose che ci capitano nella vita. E' un disco terribilmente terra terra, non abbiamo velleità di alcun tipo, anche perchè non saremmo credibili ad improvvisarci pensatori introversi o duri da strada o grandi amatori... Fondamentalmente, siamo un branco di sfigati che fanno del loro meglio per copulare!


Ma dai! (rido) Cosa volete trasmettere attraverso la vostra musica?


Potrei dare tantissime risposte ma credo che "pene duro" sia la più garbata ed esaustiva che ci possa venire in mente! (ride)

 

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Da cosa scaturisce la scelta di cantare in inglese?


Ah ma canta in inglese? Pensavo fosse curdo dalla pronuncia... Ad ogni modo, è una scelta naturale dovuta alle nostre influenze! In futuro però non sarebbe male una collaborazione con Al Bano, a mio parere un eroe nazionale.


Come no, io durante Metal Machine ho detto, in almeno un paio di circostanze, che secondo me, sotto la maschera, il cantante dei Vision Divine è proprio Al Bano! Tornando a voi, quali sono i vostri progetti futuri?


Rispondere alla domanda 9. Poi a Marzo andremo a registrare il nostro secondo album, siamo molto entusiasti a riguardo... Prossimamente si potrebbe parlare anche di qualche concerto all'estero e di qualche opening interessante! Speriamo!


Avete debuttato con un EP, "This Is Rock n' Roll, Cocks!", volete parlarcene? Cosa è cambiato da quel lavoro?


Volentieri! "This Is Rock n' Roll, Cocks!" è stato il primo duro colpo che abbiamo inferto al mondo della musica nel 2010, dopo solo tre mesi dalla fondazione della band. Contiene quattro tracce che compaiono anche sul full length e siamo emotivamente molto legati a quella nostra primissima produzione. Dall'EP non è cambiato molto, abbiamo semplicemente speso più soldi per avere una produzione migliore! Abbiamo continuato a registrare tutto molto naturalmente, usando il minimo indispensabile di editing e ricreando al meglio un suono "live" anche su disco... Non vogliamo certo rischiare di dover fare dei live con le basi.


Qual è la vostra strumentazione?


Utilizziamo chitarre e bassi fender (Stratocaster e Jazz Bass), un Hammond XK3, batterie a caso (le facciamo sempre portare agli altri gruppi perchè siamo pigri), amplificatori Peavey e Marshall per chitarra e Trace Elliot per basso (che è un signore amplificatore, a contrario di quanto va dicendo qualche mentecatto locale). Il cantante, quel becero, ama invece il suo fallico Electro Voice PL80 per i live, mentre in studio ha la pretesa di utilizzare AKG o Neumann... Poverino!


Fate parte del catalogo della Rock N Growl del grande Axel Wiesenauer (partner di Cheyenne Radio Sound e Metal Machine n.d.r.), volete parlarcene?


Axel è assolutamente la miglior cosa che ci sia capitata. Gran lavoratore, umanamente positivo, è assolutamente il manager migliore che possa capitare a chiunque! E' sicuramente grazie a lui se la band sta vendendo così tanto ed ha così tanta visibilità... Siamo molto felici!


Noi siamo una web radio, qual è il vostro rapporto con Internet?


Sessuale in primis, specialmente a tarda notte. Per il resto crediamo sia fondamentale oggigiorno avere una buona presenza su Internet, benché sia oramai un coacervo di social network, spam, truffe on line (sono una vittima) ...Ma sicuramente è un'ottima via di comunicazione, con tante realtà positive come, appunto, le web radio, portali musicali... E' oramai un "para-mondo" inscindibile dalla realtà dell'era moderna.


Completamente concorde. Siamo alla fine dell'intervista, c'è qualcosa che vorreste dire agli ascoltatori di Cheyenne Radio Sound, Metal Machine e SpazioRock?


Ragazzi... E' sicuramente un grande piacere e speriamo vi possa piacere la nostra musica! E' l'unica cosa che realmente ci importa in realtà, sperando di regalare agli ascoltatori qualche momento di leggerezza e felicità, un po' come l'Imodium, se proprio non siamo di vostro gradimento. Invece, per chi gradisce, vi invitiamo a comprare il nostro disco per aiutarci a rimediare alla nostra indigenza finanziaria!

 




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