Blackguard (Paul Ablaze)

Abbiamo avuto il piacere di una chiaccherata con Paul Ablaze, frontman dei canadesi Blackguard, alla scoperta dei progetti e dei sogni della giovane folk metal band.

Buona Lettura.

Articolo a cura di Davide Panzeri - Pubblicata in data: 16/04/09

Ciao, prima di tutto, come mai il cambio di nome? È stato imposto dalla nuova etichetta discografica?

Non ci è stato imposto ma ci è stato chiesto se avremmo voluto farlo per prevenire eventuali problemi future. Ci è stato riferito che alcune band avevano un nome molto simile al nostro, così sarebbe stata una buona idea cambiarlo. Non abbiamo avuto obiezioni all’interno della band, perché la maggior di noi voleva cambiarlo.


A Proposito della nuova etichetta, come vi trovate sotto l’ala protettrice della grande Nuclear Blast?

E’ fantastico! Far parte della stessa label assieme a tutte quelle band con cui siamo cresciuti e che abbiamo ascoltato è un onore. Tutti, alla Nuclear Blast, sono magnifici ed hanno lavorato duro per noi, il che è veramente splendido.


Sta per uscire nei negozi il vostro nuovo album, che curiosamente si intitola Profugus Mortis, vostro precedente nome. Ce lo vuoi presentare?

Si tratta di un mix altamente energico fatto di elementi folk/death/black/power. Credo che siamo riusciti ad inserire e ad integrare tutti questi elementi molto bene.


Il sound è molto molto simile al precedente lavoro “..So it Begins”, pensi che continuerete su questa strada o tenterete di far evolvere la vostra musica verso altri lidi?

In realtà credo si tratti di un grande passo in avanti rispetto a "So it Begins". Abbiamo fatto grandi progressi come musicisti e come compositori da allora, e penso che venga mostrato nelle canzoni.


Quale brano consiglieresti di ascoltare ad una persona che non vi conosce?

Decisamente “This Round’s On Me”. Secondo la mia opinione questa canzone rappresenta  nel modo migliore la band. E’ Veloce, divertente e molto energica.


Quale Band vi ha influenzato maggiormente?

Non riesco a nominare una band che ci abbia influenzato, soprattutto perché non esiste una band che ha contribuito con grande impatto su di noi e sulla nostra musica.
E' un insieme di influenze e stili che ha contribuito a formare il nostro sound.


Pianificherete date in Europa? Se si, quando? E soprattutto in Italia?

Sì stiamo pianificando il prossimo tour in Europa, sicuramente entro la fine dell'anno. Non posso confermare o annunciare niente ancora, ma ci stiamo lavorando sopra.
Non so se l'Italia ne sarà coinvolta, ma lo spero davvero, perché è un paese che sono molto ansioso di visitare.

 

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Com’è stato suonare di spalla a mostri sacri del genere quali Korpiklaani, Ensiferum, Finntroll, Moonsorrow e Wintersun?

Aprire per i Finntroll e Moonsorrow è stato sorprendente. Abbiamo fatto un minitour di sei giorni con i Moonsorrow nei primi mesi del 2007 ed è stata una grande esperienza.
Loro sono grandissime persone, e ci siamo divertiti un sacco, sebbene il tour sia stato corto. Sono molto felice di essere di nuovo in tournée con loro nel prossimo Pagan Fest USA.
Abbiamo aperto per i Finntroll quattro volte e questi spettacoli sono stati i migliori che abbiamo mai fatto. Vorrei assolutamente fare un altro tour più ampio con loro perché sono assolutamente fenomenali.

Non pensi che ormai il filone del folk sia inflazionato? Che ne pensi riguardo all’attuale scena?

Penso che la scena ora stia crescendo, ma bisognerà vedere se sarà, o non sarà, portata avanti in modo creativo. E’ un genere in espansione in nord America, sarà interessante vedere quale tipo di direzione prenderanno i nuovi gruppi.
  

Cosa c’è nel futuro dei Blackguard?

Con un po’ di fortuna e un sacco di duro lavoro da parte nostra, speriamo di riuscire a vendere numerose copie per poter vivere con la nostra musica, e poter essere in tour tutto il tempo.


Cosa ne pensi della pirateria musicale e di internet?

Ha raggiunto il punto nel quale ci dovrà essere una drammatica ricostruzione dell’intera industria della musica mondiale. Vedremo infine se l’artista verrà fottuto ancora di più di quanto già ci stiano fottendo.


Con questo è tutto, vuoi fare un saluto?

Sì, vorrei dire ciao a tutti i nostri fan italiani. Grazie a tutti voi per il vostro sostegno e ci auguriamo di portare il nostro show dal vivo in Italia molto presto.
Il nostro album esce il venti marzo in tutta Europa, quindi… andate a prenderlo!




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