Heartist (Bryce Beckley)
In occasione del concerto ai Magazzini Generali di Milano, SpazioRock incontra la nuova promessa del metalcore di casa Roadrunner Records, gli Heartist, da poco usciti con il loro EP d'esordio "Nothing You Didn't Deserve".
Articolo a cura di Antonio Conte - Pubblicata in data: 19/05/13

Domande a cura di Lorenzo Brignoli
Intervista e traduzione italiana a cura di Antonio Conte


Il titolo del vostro EP, “Nothing You Didn't Deserve”, suona come un messaggio molto forte, a cosa, o a chi si riferisce?


Si, è un messaggio forte. Le canzoni contenute nell'EP affrontano temi diversi, gran parte del disco parla di esperienze sentimentali, siano esse positive o negative. In linea di massima direi che il titolo non è rivolto a nessuno in particolare.


I vostri testi si focalizzano su questioni personali: la vostra vita privata è la fonte d'ispirazione primaria per i vostri testi o c'è qualche altro argomento?


Beh, si,  ovviamente vita privata e vissuto personale sono l'ispirazione più grande. Scriviamo musica col cuore, parliamo di noi, complice anche la nostra giovane età, è un modo per liberarsi e confessarsi.


È palese che mescolate generi anche molto diversi nella vostra musica. C'è un genere musicale che è più sentito di altri tra i membri della band?


No, direi di no. Siamo persone diverse, ma grossomodo amiamo la stessa musica anche se ognuno ha le sue preferenze e cerchiamo di sfruttarle quando si tratta di scrivere qualcosa di nostro. Ognuno ci mette del suo.


I vostri show hanno gli elementi tipici della scena metalcore; ad ogni modo, sembra che vi piaccia inserire caratteristiche non convenzionali nei vostri brani, per esempio elementi d'elettronica. Pensate che questo vi aiuterà a svettare rispetto al mastodontico numero di band che oggi affolla questo genere?


Si, l'influenza elettronica è davvero tangibile nella nostra musica. Non è una scelta fatta a tavolino, infilare qua e là beat elettronici solo per suonare diversi. È qualcosa che mi piace davvero, unire il rock ad elementi più ballabili, credo che renda più completa e godibile la nostra musica. Puoi ascoltarla quando sei incazzato e vuoi spaccare tutto, o quando hai semplicemente bisogno di rilassarti e divertirti. Se poi queste sonorità ci aiuteranno a fare la differenza, beh, meglio così.

 

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Se doveste etichettarvi, quale parola scegliereste per inquadrare il vostro genere?


Beh è una domanda davvero difficile questa, come ti ho detto ci piace mischiare diversi generi, spaziando dal metal a sonorità più elettroniche. Etichettare un genere è sempre difficile. Lo definirei semplicemente Rock, ma questo significa tutto e niente allo stesso tempo.


Nel vostro EP mostrate differenti stili di cantato, dal growl alle voci pulite. Chi sono i vostri cantanti preferiti, anche non necessariamente della scena metal?


Beh, difficile dirlo. Sono cresciuto ascoltando i My Chemical Romance, dunque l'influenza più grande sono loro, ma non credo si rifletta molto né sulla nostra musica né sul mio modo di cantare.


Sappiamo che state attualmente scrivendo il, vostro primo vero album: cosa devono aspettarsi i vostri fan?


Semplicemente un'evoluzione del sound di questo EP. Metal, growl, elettronica e sonorità ballabili, non voglio fossilizzarmi su un solo genere. Spero esca presto, sicuramente in tempo per i primi mesi dell'anno prossimo.


Nell'ultimo decennio, grazie ad internet, c'è stato un certo incremento di numero di band specialmente nella scena rock e metal. Pensate che questo abbia ripercussioni positive oppure sta causando un abbassamento della qualità media della musica?


Credo che internet sia un grande strumento, permette a molte band emergenti di farsi conoscere più velocemente e uscire dalla scena “underground”. In fin dei conti è quello che è successo a noi. Non credo abbassi il livello qualitativo della musica, puoi sempre scegliere cosa ascoltare e cosa evitare, e si ha la possibilità di scoprire tanti gruppi nuovi. È una bella opportunità.




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