Danko Jones (John Calabrese)
Legend Club di Milano, Orion Club di Roma e Rockplanet di Cervia: queste le imminenti tappe italiane del tour dei Danko Jones, in attesa di un nuovissimo lavoro in studio in uscita l'anno prossimo. Abbiamo parlato con il bassista John Calabrese di questo, d'altro e soprattutto del peso di una carriera ormai lunga e spinta sempre al massimo.
Articolo a cura di Paolo Stegani - Pubblicata in data: 15/11/18

Ciao John, bentornato su SpazioRock.it, come stai?

 

Bene, grazie. Abbiamo iniziato la tournée e fatto la prima data ieri sera a Glasgow.

 

I Danko Jones torneranno in Italia per tre imperdibili date: quali sono i tuoi ricordi più belli del vostro concerto dell'anno scorso a Milano?

 

Una serata di Rock con la R maiuscola. Non vediamo l'ora di tornare e di fare finalmente tappa a Roma.

 

Avete pubblicato due nuovi singoli di recente: i fan possono aspettarsi altre sorprese in setlist durante le date italiane?

 

Si, suoneremo dei nuovi brani. Ma nessuna sorpresa musicale, noi suoniamo rock'n'roll, non sarà una notte di musica folk.

 

Non avete ancora rivelato nessun dettaglio riguardo l'album, sappiamo solo che sarà pubblicato la prossima primavera. Cos'è successo dopo "Wild Cat"? Quali sono i vostri obiettivi con questo nuovo album?

 

Dopo tanti anni abbiamo finalmente lavorato con l'illustre produttore canadese Garth Richardson per il nuovo disco. È stata un'esperienza unica e siamo felicissimi del risultato.
L'obbietivo è sempre lo stesso, fare un album di ottimo rock'n'roll.

 

I Prima Donna saranno gli opener delle vostre date. Che relazione avete con loro? Come li avete scelti?

 

Erano una delle band sulla nostra lista. Danko e il loro manager Bruce sono in contatto, e abbiamo fatto loro un favore. Non li ho mai conosciuti o visti dal vivo ancora.
Devo dire che una delle nostre band favorite, che ci ha fatto da spalla, è italiana. I GIUDA, siamo loro grandi fan. Speriamo di fare piu concerti con I GIUDA in futuro.

 

Il primo singolo tratto dal nuovo album si intitola "We're Crazy". Vi sentite davvero "pazzi"? Qual è stato il periodo della vostra carriera più pazzo fino ad ora?

 

Questa domanda è pazzesca... Essendo in una rock band da più di 20 anni devo dire che il film "Spinal Tap" cattura tutto quello che succede di pazzo per qualisiasi band.

 

Con quali artisti della scena rock odierna avete i rapporti più stretti?

 

Siamo molti fortunati ad avere creato amicizie con band di cui eravamo fan quando abbiamo iniziato la nostra carriera.  Continuiamo a conoscere nuova musica bellissima e band e persone molto in gamba.

 

Dall'inizio della vostra carriera avete vissuto diverse fasi della musica rock. Come vi sembra quella attuale? C'è qualcosa che vi manca dei vostri primi tempi come band?

 

Abbiamo iniziato a fare tournée prima che arrivasse internet (ride, ndr). Ci si adatta a tutto, l'unica cosa che rimane costante è l'essere una buona band dal vivo.

 

Il vostro primo album fu pubblicato 16 anni fa: quanto sono cambiati I Danko Jones da "Born A Lion"?

 

Come si può vedere in "Spinal Tap" abbiamo avuto un po' di batteristi. Ora però con Rich Knox siamo in un periodo ideale sia per andare in tournèe sia per entrare in studio.

 

Grazie per il tuo tempo. Ti andrebbe di lasciare un messaggio ai vostri fan italiani e ai lettori di SpazioRock.it?

 

Ci vediamo allo show. Andate su dankojones.com per ulteriori informazioni.




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