Devil You Know (Francesco Artusato)
Un viaggio profondo ed oscuro: questo rappresenta l'album di debutto dei Devil You Know, band che riporta in pista l'ex Killswitch Engage Howard Jones. Dopo aver ascoltato "The Beauty of Destruction" abbiamo rivolto alcune domande al chitarrista Francesco Artusato, italiano d'origine e mente dell'intero progetto. Buona lettura!
Articolo a cura di Alessio Sagheddu - Pubblicata in data: 24/04/14

Cosa si nasconde dietro al nome della band? Devil You Know suona veramente bene, non trovi?

 

Racconta della vittoria e del superamento dei momenti difficili, di come diventare più forti durante questo percorso. Howard si è avvicinato al traguardo e questo ci è piaciuto.

 

Quando ti sei avvicinato ad Howard come scelta finale, qual è stata la prima cosa che hai pensato?

 

E' stato fantastico! Howard è uno dei migliori cantanti di tutta la scena metal ed ora è nella mia band!

 

Il bassista Ryan Wombacher (Bleeding Through) e il chitarrista Roy Lev-Ari (Hiss of Atrocities) sono entrati a far parte della tua band, apportando le loro influenze al vostro sound. Qual è il loro contributo in termini di scrittura? Pensi che il vostro sound possa esser descritto come un buon equilibrio fra tutti i membri?

 

Abbiamo iniziato a cercare un chitarrista ed un bassista solo ad album pronto. Ne avevamo bisogno in sede live. Sono entrambi persone per bene e di talento. Il sound però, al momento, deriva soprattutto da me, Howard e John.

 

Francesco, hai dichiarato che non intendevi inserire alcun assolo di chitarra in quest'album. Perché? Pensi non si sposerebbe bene con il sound?

 

devilyouknow2014_intervista_02Non pensavo affatto agli assoli di chitarra quando ho iniziato a scrivere con John. La musica non era ancora ben definita ed ogni canzone ha, per la maggior parte, una base groove, senza troppi tecnicismi chitarristici. Ma come ho detto, abbiamo continuato a scrivere ricercando sempre e solo il sound che volevamo. Sono contento però degli assoli in questo album, mi fa piacere che siano presenti in queste canzoni. 

 

I testi di questo debut album, “The Beauty of Destruction”, suonano veramente profondi, oscuri e personali. Dalla tua prospettiva, quali emozioni e quali storie raccontano?

 

Howard ha scritto tutti i testi, di sicuro sono molto personali ed oscuri. Ha deciso di parlare dei suoi ultimi anni, un periodo sicuramente non facile per lui. 

 

L'ultima canzone, "As bright as the darkness", è la più oscura dell'intero album, anche a livello vocale. Di cosa parla? Howard dimostra di essere più appassionato nelle clean vocals e più aggressivo nelle harsh vocals!

 

E' incredibilmente oscura, ti perseguita. Letteralmente tratta del periodo peggiore, in termini di depressione, affrontato da Howard. Ha una voce potente e profonda, ricca di emozioni.

 

Il vostro primo videoclip per "Seven Years Alone" sembra descrivere, ancora una volta, la storia personale del vostro vocalist. Perché avete scelto questa canzone per promuovere l'album? Penso non sia solo per il mood radio-friendly del brano...

 

Quel brano in realtà è una della poche canzoni non autobiografiche presenti sul disco. Tutte le persone coinvolte in questo progetto (noi tre, il manager, la casa discografica) concordavano sul fatto che questo dovesse essere il nostro primo singolo. Credo che "Seven Years Alone" sia la canzone che descrive al meglio il nostro sound.

 

Da italiano, come vedi il futuro della musica nel nostro paese? C'è qualche artista che ti sta a cuore, nel panorama musicale italiano?

 

Non buono, per me. Ci sono tanti artisti di talento in Italia, ma per svariate ragioni sembra sempre che non si arrivi mai a un traguardo. Odio vedere cosa arrivi a diventare la musica in TV e in radio, da quelle parti. Per la maggior parte. E poi certo, ci sono le "cover band esclusive", cultura che sta per uccidere completamente la creatività musicale. Ma la gente sta cominciando a guardare, sempre un po’ di più, a quello che succede nel resto d'Europa e questo è un bene!

 

Questa era l'ultima domanda, ti ringrazio per l'intervista! Se vuoi, lascia un messaggio ai vostri fan italiani.

 

(in italiano) Ciao a tutti, spero di venire presto a suonare con i Devil You Know in Italia. Non vedo l'ora!




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