Edu Falaschi (Edu Falaschi)

Venticinque anni di carriera sono un traguardo importante e non vi è momento migliore per guardare indietro con un occhio sereno e distaccato alla strada già percorsa. Edu Falaschi, che di strada, tra alti e bassi, ne ha percorsa veramente parecchia, è stato raggiunto da SpazioRock per tirare le somme di questa prima parte della sua carriera, rispondendo con spontaneità, simpatia e soprattutto molto coinvolgimento emotivo.

Articolo a cura di Stefano Torretta - Pubblicata in data: 01/06/15

Benvenuto su SpazioRock, Edu. Innanzitutto, congratulazioni per i tuoi primi 25 anni di carriera nel campo musicale! Come ci si sente dopo aver cantato per un quarto di secolo in giro per il mondo?

 

Cosa dire, mi sento più vecchio! Haha. Ma estremamente soddisfatto perché sto vivendo il momento più maturo della mia carriera. Molte cose positive stanno succedendo, con gli Almah, con la mia parte da “solista”. È un momento molto speciale!

 

A giugno ti imbarcherai in un tour celebrativo italiano di ben otto date, e per l’occasione sarai accompagnato da quattro musicisti italiani (Titta Tani, Mysteria, Dino Fiorenza e Francesco Corapi). Come è avvenuta la scelta di questi tuoi compagni d’avventura?

 

Titta è il Boss! Haha. Senza di lui questo tour non avrebbe mai visto la luce. È un grandissimo onore per me avere l’opportunità di suonare insieme a così grandi musicisti. Sono fantastici! Sono molto eccitato all’idea di suonare di nuovo in Italia in questo momento estremamente significativo della mia carriera.

 

Oltre ai quattro musicisti appena citati, a quanto pare ci saranno anche un po’ di apparizioni speciali qua e là per le diverse fermate del tuo tour.

 

Verissimo! Al momento sono già confermati Andrea Martongelli, Fabio Dessì (entrambi negli Arthemis, ndr.), Andrea De Paoli (Labyrinth, ndr.), Dr. Viossy (Michele Vioni, Absynth Aura, ndr.) e diversi altri verranno aggiunti presto. Seguite la pagina Facebook del tour per conoscere tutte le novità (https://www.facebook.com/edufalaschiitaliantourjune2015?ref=hl, ndr.).

 

eduitw01Mentre per quanto riguarda le località che toccherete con questo tour?

 

Abbiamo cercato di percorrere quanto più possibile tutta l’Italia. Dal Bluerose di Milano al Closer di Roma, dal Pocoloco di Paganica al Titty Twister di Parma, senza dimenticare Bologna (Freakout), Catania, San Benedetto del Tronto (Flow Rock Live), Colleferro (Teatro Comunale). Speriamo di raggiungere quanti più fan possibili, senza lasciare fuori nessuno.

 

Quali altri progetti hai per festeggiare degnamente questo traguardo? Ho letto di un Best Of acustico...

 

Sì, sono state preparate diverse cose. Il progetto principale è il CD acustico, solo piano, voce, un’orchestra e chitarre acustiche, verranno suonate le canzoni più importanti della mia carriera, naturalmente, la maggior parte di queste sono canzoni degli Angra, come “Rebirth”, “Angels And Demons”, “Wishing Well”, “Bleeding Heart”, “Nova Era”, “Spread Your Fire”, etc., ma inserirò anche alcuni brani degli Almah e dei Symbols. Darò alle stampe anche una mia biografia, un’etichetta discografica, la Ms Metal Press, pubblicherà un tributo con molte band che suoneranno canzoni che ho composto per gli Angra, gli Almah e i Symbols, è stato pianificato anche un Tour in acustico, gli Almah pubblicheranno il loro quinto album, quindi molti progetti vedranno la luce a breve. Sto impazzendo, ma sono molto soddisfatto!

 

Sebbene il tuo esordio come cantante risalga al 1990 con i Mitrium, già da ragazzino hai avuto modo di avvicinarti alla musica, grazie ai tuoi parenti. Cosa ricordi di quegli anni, quando il concetto di musica era legato alle riunioni di famiglia?

 

Ho tanti bei ricordi di quell’epoca, mio padre e mia madre adoravano la musica, erano soliti organizzare feste nei fine settimana con tanti amici dove vi era sempre qualcuno che si metteva a cantare o a suonare la chitarra acustica. Non erano degli estimatori del rock, preferivano la musica brasiliana, ma verso il 1985 ho iniziato a conoscere il Metal, e me ne sono completamente innamorato.

 

Prima di intraprendere la strada del cantante, hai iniziato come batterista, bassista e chitarrista. Quale è stata la molla che ti ha fatto scegliere di intraprendere una carriera da cantante e non proseguire con gli strumenti?

 

Sì, (ride, ndr), è stato fantastico, ho suonato la batteria in una blues band, quindi il basso, la chitarra in alcune cover bands, ma un bel giorno il cantante non era in grado di esibirsi, allora ho iniziato a cantare e la band mi ha chiesto di continuare in pianta stabile come loro cantante e di smettere di suonare, e da quel momento è iniziata la mia carriera di cantante. Ad essere onesti adoravo e preferivo comporre brani strumentali, brani etnici, fortunatamente quella cover band mi ha salvato! Ahahah!

 

Ripercorrendo la tua carriera, i Mitrium, con cui hai inciso l’album “Eyes of Time”, è stata la tua prima band. Come è stato all’epoca, per un ragazzo di 20 anni, firmare un contratto con una compagnia (Army Records) e vedere pubblicato il proprio primo album?

 

Non ci credevo! Molte delle band brasiliane tradizionali e di vecchia data non avevano avuto quella possibilità, mentre i Mithrium, con solo un anno di carriera alle spalle già potevano farlo! Mi ricordo che molte band erano infuriate con noi, hahaha, ma questa è la vita, eravamo molto, molto giovani e senza alcuna formazione, ma avevamo passione ed abbiamo lottato per i nostri sogni. Quell’album ha cambiato la mia vita!

 

Nel 1994 è bene ricordare che hai anche partecipato alle selezioni internazionali indette dagli Iron Maiden alla ricerca di un nuovo cantante. Cosa hai provato quando sei stato selezionato tra i cantanti del Brasile e poi del mondo?

 

Sì, ero stato invitato grazie all’album dei Mitrium. È stata una grandissima sorpresa, perché stavo passando le vacanze a Santos e ricevetti una telefonata da una stazione radio molto importante di São Paulo ed appresi solo allora della notizia, è avvenuto tutto così incredibilmente in fretta! Sono dovuto tornare a São Paulo per registrare delle canzoni dei Maiden, quindi le hanno inviate in Inghilterra e subito dopo ho iniziato a parlare con i manager dei Maiden. È stata veramente un’esperienza folle!

 

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In occasione dei due album che hai registrato con i Symbols hai avuto modo di collaborare con tuo fratello Tito (che ha ricambiato il favore collaborando con gli Almah). Come è stato lavorare con un proprio parente? Vi sono più vantaggi o fastidi?

 

Mio fratello è la mia vita! Lo adoro! È un fottuto genio! Lo penso veramente! Canta divinamente, suona il basso, la chitarra e la batteria come un demone ed è un compositore e produttore fottutamente fantastico. È incredibile! Abbiamo passato dei momenti fantastici con i Symbols e mi ha aiutato all’inizio della carriera degli Almah. È sempre molto occupato con il suo studio di registrazione così non riusciamo più a suonare assieme. Ma abbiamo un bel po’ di bei ricordi di quei momenti! Suonare con un proprio fratello ha sia dei lati positivi che dei lati negativi, perché se bisogna litigare si litiga pesantemente! Hahaha! Proprio come fratelli!

 

Contemporaneamente a questa tua collaborazione con i Symbols hai cantato su “Ordinary Existence”, l’unico album mai inciso dai Venus. Cosa ricordi di quella band e di quella collaborazione?

 

Ricordo che stavo registrando l’album dei Symbols e i ragazzi dei Venus mi hanno invitato a cantare sul loro album perché erano rimasti senza cantante, quindi ho accettato, è stata un’idea folle ma piacevole. Ho imparato molto con loro e le loro canzoni sono veramente belle! Ho molto apprezzato farlo. I Venus sono stati una grande band con grandi musicisti.

 

Nel 2001 sei entrato negli Angra. Come è stato entrare in una band già famosa ma che si presentava al proprio pubblico con una line up completamente rivoluzionata (cantante, batterista e bassista)?

 

La prima cosa che ho pensato quando ho accettato il loro invito è stata “sono fottuto”! Hahaha. Ma ho deciso di accettare la sfida. Fortunatamente abbiamo registrato un grande album, “Rebirth” è pura magia! Meraviglioso! Subito dopo la “nuova” band ha avuto un successo strepitoso in Giappone, in alcune nazioni europee ed in Sud America. È stato un grandissimo successo!

 

eduitw03Dopo aver lasciato gli Angra i tuoi problemi di salute legati al reflusso gastrico ti hanno tenuto lontano dalle scene per un bel po’ di tempo. Prima di scoprire la ragione dei tuoi problemi con la voce, presumo tu abbia passato un periodo estremamente nero. Adesso immagino che tu ci possa anche scherzare sopra, ma allora come ti sentivi?

 

È stato un periodo infernale! Ero completamente distrutto, non sapevo cosa stava succedendo alla mia voce, vi era molta pressione all’interno degli Angra, tutti erano nervosi per il futuro, adesso riesco a capirli ma allora proprio no, perché ero triste e senza nessuno su cui fare affidamento! Il mio mondo si era completamente sgretolato! Ero cieco e totalmente solo in un incubo infinito! I media e molti dei fan stavano distruggendo la mia immagine attraverso internet e questo ha peggiorato tutta la situazione ancor di più ed era completamente scomparsa la fiducia in me stesso. Stavo combattendo contro un qualcosa di intangibile. Era una follia! Incidevo album con gli Angra, facevo tour con loro e di giorno in giorno la situazione diventava sempre peggiore. Quindi, dopo Rock In Rio 2011, ho deciso che ne avevo abbastanza. Ho iniziato a curare la mia voce, la mia salute, etc. e finalmente ero di nuovo in forma, con gli Almah e l’album “Unfold” del 2013.

 

Gli Almah, ultima tua band in ordine cronologico e tuo unico attuale impegno, nascono come tuo progetto personale per poi evolversi in una vera e propria band. Concettualmente, come sei passato da un progetto solista, magari valvola di sfogo dalle dinamiche di gruppo di una band di grande peso come erano gli Angra, ad una band in piena regola?

 

Ho registrato il primo album degli Almah invitando degli amici, Amppu (Vuorinen, Nightwish, ndr), Lauri (Porra, Stratovarius, ndr), Casey (Grillo, Kamelot, ndr.), ma avevo già l’intenzione di trasformare questo progetto in una band vera e propria se quel disco avesse avuto un buon risultato, e così è stato! A quel punto avevo bisogno di musicisti brasiliani per poter effettuare i tour e per registrare i nuovi album, e così siamo diventati una band!

 

Nel 2013 sei tornato per la seconda volta nella tua carriera al Rock in Rio, questa volta con gli Almah. Immagino che il tuo umore fosse migliore, senza i problemi avuti nel 2011 con gli Angra! Quali sono state le tue sensazioni quando hai messo piede nuovamente su quel palco?

 

È stato un vero piacere per me, ma quanta pressione! Ero veramente molto nervoso, perché ovunque incontrassi amici e fans, tutti mi dicevano “è la tua occasione per mostrare che sei nuovamente in forma!”, frasi del genere, così avevo bisogno di essere molto concentrato. Ma devo confessare, ero così nervoso che non sono riuscito a cantare in modo naturale e libero! Dopo Rock In Rio 2013 gli Almah hanno tenuto un lungo tour in Europa. È stato lì che la magia è tornata! Perché avevo nuovamente fiducia, la mia band era in Europa, ero felice e fiducioso. Così dopo quel tour sono finalmente riuscito a rilassarmi e ho sentito che il vecchio Edu Falaschi era tornato!

 

In 25 anni di carriera hai percorso molta strada, tra momenti belli ed altri meno belli. Che bilancio puoi tirare per questi primi anni di carriera?

 

È stata una storia lunga, dura e meravigliosa! Così come è la storia di ognuno. Con gioie, vittorie, lotte, tristezze, sconfitte, perdite, lacrime, sorrisi, feste, etc. questa è la vita! Ma la cosa principale che ho imparato da tutto ciò è mai arrendersi! Per un cuore puro, nulla è impossibile. Mantieni la tua concentrazione, credi in te stesso e non focalizzarti troppo a lungo sui problemi. Dopo la tempesta torna sempre il sole!

 

Ti ringrazio per il tempo che ci hai concesso e ti auguro altri 25 anni di carriera altrettanto soddisfacenti! Ti lascio a briglia sciolta per un tuo ultimo pensiero.

 

Ti ringrazio per l’opportunità di questa chiacchierata. Adoro l’Italia e adoro l’Europa. Spero di vedere i fan degli Angra e degli Almah cantare con me “Rebirth”, “Acid Rain”, “Millenium Sun” etc. Sarà un momento veramente magico!




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