Imperial Triumphant (Zachary Ilya Ezrin)
Mai come in questo periodo il metal estremo sembra descrivere i tempi che stiamo vivendo e l'idea musicale degli Imperial Triumphant risulta oggi quasi profetica. Tra atmosfere decadenti, un apparato musicale mastodontico e testi apocalittci, il trio newyorkese, famoso per le apparizioni in maschera, si mette a nudo per raccontarci del nuovo disco, "Alphaville". E in più, alcune riflessioni sul presente.
Articolo a cura di Simone Zangarelli - Pubblicata in data: 29/07/20

Ciao Zach! Primo di tutto, come stai?

 

Sto bene, sono molto impegnato con le interviste e la preparazione per l'uscita del nuovo album.

 

Parliamo della vostra musica, che è un'interessante fusione di death metal, jazz e progressive. Come avete sviluppato questo sound e come descriveresti il vostro stile?

 

È venuto fuori naturalmente perché volevamo spingerci oltre i nostri limiti e creare un nuovo stile. Non volevamo ripetere cose già viste in passato, quindi abbiamo suonato ciò che sembrava più normale per noi. Venire da New York e suonare musica jazz a livello professionale ha finito per mescolarsi con ciò che è diventato il nostro marchio di fabbrica. Il nostro stile musicale lo descriverei "metal d'avanguardia".

 

Anche io ho pensato esattamente a questo.

 

Non esiste un nome specifico per quello che facciamo. Un sacco di gruppi a New York hanno il loro stile, che è difficile da etichettare.

 

Il vostro nuovo album, "Alphaville" uscirà tra pochissimo e lo avete descritto come "un ambiente denso e stimolante in cui far entrare l'ascoltatore". Puoi raccontarci perché?

 

Volevamo creare qualcosa di diverso per gli ascoltatori, qualcosa di stimolante, eccitante e interessante in cui immergersi, così abbiamo creato per loro qualcosa di elettrizzante, un mondo uditorio.

 

C'è qualche collaborazione all'interno dell'album?

 

Sì, abbiamo collaborato con Thomas Haake dei Meshuggah, J.L. "Phlegeton" Rey dei Wormed, Tray Spruence che ha prodotto il disco e inserito molti campionamenti nel disco, un paio di cantanti, alcuni dei quali avevano già lavorato con noi in passato e molti altri. Abbiamo sempre cercato di inserire ospiti nei nostri lavori in modo da fare un disco il più inclusivo possibile ed eccitante per i fan che si chiedono con chi collaboreremo nel prossimo disco. Ci piace farlo, è una cosa molto newyorkese e ci sembra la cosa giusta ogni volta che includiamo grandi menti e grandi persone.

 

imperialtriumphantband

 

La copertina del vostro disco mi ha impressionato perché mi ricorda molto "Metropolis" di Fritz Lang, che è anche il titolo di una delle vostre canzoni del passato. C'è qualche collegamento con questo film?

 

Sì, il nesso è New York City. Abbiamo preso ispirazione dal film senza dubbio, ma soprattutto Metropolis è stato ispirato dalla città quando ci andò Fritz Lang e questi sono gli Imperial Triumphant.

 

All'interno del disco ci sono due cover, una è "Experiment" dei Voivod e l'altra è "Happy Home" dei The Residents, due gruppi molto diversi. Come mai questa scelta?

 

Per lo stesso motivo, volevamo sorprendere i nostri fan. Volvevamo fare delle cover che la gente non si aspettasse, qualcosa di diverso, qualcosa che sentivamo di poter suonare e rendere originale, renderle nostre. Siamo davvero contenti del risultato finale.

 

Riguardo alle canzoni, quale vi descrive al meglio? Può essere una vostra o anche una canzone di altri artisti.

 

È una scelta davvero difficile. Una canzone di un altro artista sarebbe forse "Aphrodite" di John Coltrane. È un brano che riassume bene l'atmosfera e la mentalità newyorkese, almeno per me, ma penso che i ragazzi sarebbero d'accordo. Invece non credo ci sia una sola canzone nostra che potrebbe rappresentarci perfettamente. Questo perché gli Imperial Triumphant, proprio come la città di New York, sono una realtà in continua trasformazione. Noi come gruppo continueremo sempre a evolverci, distruggendo tutto e ricostruendo da capo.

 

Come state reagendo a questo periodo di cambiamento che coinvolge la nostra società, sia come band che come individui?

 

Si parla di sopravvivenza. Abbiamo bisogno di rimanere a galla e restare positivi. In questo caso mi vengono in mente gli squali: se non nuotano muoiono. Dobbiamo continuare ad andare avanti e sopravvivere finchè non torniamo sui binari. Continuiamo a lavorare duro e anche provare a pensare in modo creativo per generare proventi perché siamo sempre musicisti professionisti. Quando New York è finita in lockdown, tutti i nostri concerti sono stati cancellati, quindi ora dobbiamo trovare modi creativi per diffondere la nostra musica.

 

E li avete trovati?

 

Sì, stiamo lavorando ad alcune novità che saranno davvero grandiose. L'arte è sempre stata una parte molto importante degli Imperial Triumphant a prescindere dalla musica, per questo abbiamo alcune cose in arrivo che non possiamo ancora svelare.

 

imperialtriumphantalphavilee

 

Suona quasi profetico ascoltare le vostre canzoni e sentire che trattano di grandi metropoli in decadenza e futuri distopici, per poi accendere la tv e vedere ciò che sta accadendo a New York e nel resto del mondo. Questo momento storico potrebbe essere un'ispirazione per la vostra musica futura?

 

Certo, penso che il disco stia uscendo in un periodo perfetto, che è quello del futuro distopico. O forse meglio parlare di presente distopico, visto quello che stiamo vivendo ora.

 

Quali sono i vostri piani per il futuro?

 

Ne abbiamo molti: l'album uscirà a breve, poi (se le cose miglioreranno) speriamo di poter fare un piccolo tour negli Stati Uniti a novembre, per portare alla gente la nostra musica. Nel 2021 saremo al Devastation On The Nation che è stato posticipato a febbraio, poi parteciperemo a tutti i festival europei che sono stati riprogrammati e avrebbero dovuto svolgersi quest'anno. Abbiamo un sacco di cose in programma e puntiamo anche a fare qualche live in Europa l'anno prossimo.

 

Parlando del presente, avete in programma qualche diretta streaming o qualcosa del genere durante questo periodo?

 

Ci stiamo ragionando ed è molto probabile. Al momento è difficile perché ci sono diverse difficoltà e siamo un po' esitanti, ma se trovassimo un modo per farlo al meglio, senza perdere completamente la magia dello spettacolo, allora lo faremo. Ovviamente non è paragonabile all'esperienza dal vivo.

 

Grazie per il tuo tempo Zach. C'è qualcosa che ti piacerebbe dire ai fan e ai nostri lettori?

 

Sì, acquistate il disco, soprattutto l'edizione in vinile, è magnifica e raffinata. Comprate il prodotto fisico perché l'esperienza sta anche nell'ammirarlo mentre lo si ascolta. Spero vi piaccia, grazie per tutto il vostro supporto.




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