Northlane (Marcus Bridge, Josh Smith)
Abbiamo incontrato Marcus Bridge e Josh Smith, rispettivamente cantante e chitarrista dei Northlane, prima del loro show del 2 Luglio al Dissonance Festival di Rozzano (MI). I due ci hanno raccontato le loro sensazioni sull'accoglienza a "Mesmer", il tour e la loro promettente carriera.
Articolo a cura di Mattia Schiavone - Pubblicata in data: 11/07/17

Ciao ragazzi! Bentornati su SpazioRock! Come state? Pronti per lo show di stasera?

 

Marcus: Ciao! Bene, grazie! Si, non vediamo l'ora. Ogni volta che veniamo in Italia ci troviamo davanti un pubblico folle, tra i migliori in Europa.

 

Josh: Sì, siete davvero pieni di passione. Ci divertiremo molto!

 

Il vostro ultimo album "Mesmer" è uscito a Marzo. Dopo tre mesi siete soddisfatti della reazione di fan e critica?

 

Marcus: È stata ottima! Fin da quando è uscito la risposta è stata fantastica, molto più di quanto avessimo immaginato. Lo stiamo notando anche durante gli show, i fan cantano moltissimo le nuove canzoni, quindi siamo davvero felici.

 

La pubblicazione di questo album è stata una sorpresa, non lo avevate annunciato, quindi credo che sia stato molto eccitante sia per voi che per i fan. Come mai avete deciso di pubblicarlo così?

 

Josh: Ogni volta che pubblichiamo musica cerchiamo di farlo in modo diverso. Questa volta volevamo che fosse un regalo per i nostri fan, in modo che potessero ascoltarlo interamente subito, non appena scoperto della sua esistenza e uscita. Per questo abbiamo deciso di pubblicare tutte le tracce su YouTube e Spotify, in modo da renderlo ascoltabile gratuitamente a tutti. Pensavamo che fosse la cosa giusta da fare e così abbiamo avuto anche meno pressione durante le registrazioni e più controllo su tutto il processo, anche perché ad esempio non c'erano possibilità di leak. Siamo molto contenti di averlo pubblicato in questo modo. Non credo che succederà di nuovo perché cerchiamo sempre nuovi metodi, ma per "Mesmer" era la cosa giusta da fare.

 

Quali sono le canzoni di "Mesmer" che preferite suonare dal vivo?

 

Marcus: A me piace un sacco "Savage", ha molti alti e bassi ed è molto interessante da suonare. Ma comunque le adoro tutte dal vivo.

 

Josh: Anche io amo suonare "Savage".

 

Ascoltando l'album sembra che molti brani siano stati scritti apposta per il palco. Quanto avete pensato all'impatto live delle canzoni durante il processo di scrittura?

 

Marcus: È una cosa molto importante per noi. E credo che questa volta siamo riusciti a farlo ancora meglio, anche a giudicare dalla reazione dei fan quando le suoniamo.

 

Josh: Credo che ogni volta che pubblichiamo un album impariamo qualcosa in più e molta di questa esperienza arriva anche dai concerti. Quindi si possono scrivere testi che potrebbero essere cantati facilmente, o parti di chitarra e batteria dal forte impatto. È importante equilibrare quello che vuoi fare e sentire e quello che funzionerà dal vivo. Ad ogni album si migliora sotto questo punto di vista.

 

marcusbridgenorthlane
 

 

Come sta andando questo tour europeo? Vi state divertendo?

 

Marcus: Sì, per ora è stato stupendo. Abbiamo anche suonato in molti festival in cui non siamo mai stati, quindi ci siamo divertiti molto.

 

Josh: Assolutamente, abbiamo visto un sacco di gente ai concerti, conosciuto e rivisto molti amici e mangiato buon cibo (ridono, NdR).

 

A proposito di questo, come avete detto, avete suonato in grandi festival come Download e Hellfest, ma anche in venue più piccole. Che tipo di show preferite?

 

Marcus: Credo che entrambi siano affascinanti. Durante i grandi festival è bello poter suonare davanti a così tanta gente, è anche un modo per guadagnare nuovi fan tra chi non ti conosce. Invece l'aspetto positivo dei locali piccoli è che i fan sono lì per vedere te, quindi è molto eccitante. È difficile scegliere per me.

 

Josh: A me piacciono i festival. Il palco è grande, siamo più a nostro agio e i suoni sono sempre ottimi. È divertente e tutto quello che accade durante i festival è sempre inaspettato. Tra l'altro abbiamo anche meno pressione rispetto agli show nei locali più piccoli, in cui dobbiamo vendere biglietti e altre cose.

 

I vostri testi parlano di temi esistenziali, corruzione e molto altro. Quanto è importante per voi parlare di argomenti simili?

 

Josh: Per me l'essere nella posizione di poter comunicare qualcosa e influenzare tante persone è una responsabilità. È importante dare il giusto messaggio e dire cose che avranno un impatto positivo sulle persone che ascoltano. Questo deve accadere in ogni caso, a seconda di quello di cui si parla. "Mesmer", ad esempio, ha testi molto personali in cui la gente può ritrovarsi e quindi apprezzarli. Ogni artista dovrebbe mandare i messaggi giusti ai fan.

 

Marcus: Credo che sia sbagliato forzare qualcuno a sentirsi in un determinato modo, bisogna solo comunicargli delle sensazioni che può aver provato anche lui. In questo disco ci sono testi molto personali a cui la gente può fare riferimento.

 

Durante la vostra carriera avete evoluto il vostro sound raggiungendo un mix di metalcore e prog. Siete fieri di quello che siete diventati negli anni?

 

Josh: Sì, assolutamente. Riusciamo a mantenerci facendo musica e siamo australiani, credo sia incredibile. Siamo molti grati per tutto e molto orgogliosi di quello che abbiamo fatto.

 

Marcus: Credo che ogni album sia una fotografia di quello che siamo in quel determinato momento. Le cose cambiano di volta in volta. Siamo molto orgogliosi di tutto ciò.

 

In effetti credo che per una band sia molto appagante e stimolante evolversi continuamente come state facendo voi, senza diventare una copia di se stessi.

 

Josh: Sì, penso che molti artisti abbiano paura di sperimentare perché c'è sempre il rischio di dividere la fanbase a metà. Ma facendo sempre la stessa cosa alla fine la gente sarà sempre meno interessata e in più non ci sarebbe nulla di eccitante.

 

Marcus: Suonare sempre lo stesso tipo di musica potrebbe condurre alla noia e al rimanere senza stimoli.

 

Josh: In più, i gusti musicali cambiano continuamente, quindi è difficile rimanere sempre soddisfatti della stessa cosa.

 

northlanejosh 

 

In meno di dieci anni siete cresciuti molto e ormai state diventato la fonte di ispirazione di altre band più giovani. Come vi sentite a riguardo?

 

Josh: Non dimenticherò mai quanto è stato difficile per noi durante i primi anni. Abbiamo dovuto combattere molto e sono grato per gli obiettivi che abbiamo raggiunto e per quello che ho ricevuto durante la mia vita.

 

Marcus: Sì, tutto ciò è fantastico.

 

E invece quali sono le vostre fonti di ispirazione al momento?

 

Marcus: Per quanto mi riguarda non esiste solo una cosa che mi indirizza, è più un insieme di molte cose.

 

Josh: Credo che come artista all'inizio si tenda molto a ispirarsi a qualcuno, ma crescendo succede sempre meno. È più facile essere influenzati da quello che succede nella tua vita, esperienze che fai, luoghi che visiti, persone che incontri. Tutte le cose belle e brutte che ti capitano possono essere delle fonti di ispirazione. Ad esempio mentre lavoravamo a "Mesmer" ci sono capitati una serie di eventi sfortunati, anche a livello familiare o di relazioni con altre persone. Queste per noi sono state delle ispirazioni, perché nelle canzoni ne abbiamo parlato molto. Crescendo come artista fai più attenzione a tutto quello che ti capita e a connettere tutto insieme nella musica.

 

Marcus: Credo che sia importante non avere un unico punto di riferimento e basarsi solo su quello, secondo me è salutare avere molte fonti di ispirazione.

 

Quali sono i vostri piani futuri una volta concluso il tour?

 

Marcus: Al momento ci stiamo concentrando soprattutto sul tour e sul portare a termine tutto il ciclo relativo a "Mesmer". Ovviamente scriviamo sempre per un prossimo album, ma non so ancora quando inizieremo a lavorarci davvero.

 

Questa era l'ultima domanda. Grazie mille per il vostro tempo ragazzi! Volete lasciare un messaggio ai fan italiani?

 

Josh: Grazie mille per il vostro supporto! Amiamo venire in questi posti stupendi!




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