We Are Sentinels (Matt Barlow)
SpazioRock intervista una delle voci più celebri, inconfondibili e amate del panorama heavy metal internazionale: Matt Barlow, 30 anni di carriera ed una voce che pare non sentirli. Andiamo a parlare di We Are Sentinels, inedito progetto orchestrale con voce e pianoforte, in duo con Jonah Weingarten (Pyramaze).
Articolo a cura di Marco Migliorelli - Pubblicata in data: 09/08/18


Caro Matt e benvenuto su SpazioRock! Tu e Jonah siete già nei Pyramaze, a quando risale l'idea di fondare i We Are Sentinels e come è nata la vostra collaborazione artistica?

 

Con Jonah iniziammo a discutere di questa idea già nel 2016, quando mi fu chiesto di unirmi ai Pyramaze al ProgPower USA per cantare un paio di canzoni tratte dall'album "Immortal". Era la prima volta che avevo realmente occasione di parlare di musica con Jonah, dal momento che non avevamo più avuto alcuna collaborazione dopo quell'album. Jonah esordì con la proposta di scrivere musica metal ma io pensai che sarebbe stato più interessante attingere alle sue radici orchestrali di compositore e provare a creare qualcosa di differente. E così sono nati i We Are Sentinels!

 

Perchè avete scelto di chiamarvi We Are Sentinels?

 

Siamo i guardiani di tutto ciò che è buono e musicale, ovviamente! Siamo tutti guardiani di questo...o no?

 

Come definisci, musicalmente, "We Are Sentinels"? A quali colonne sonore rimandi il tuo background conoscitivo e quali compositori vi hanno influenzato?

 

Sinceramente sono stato influenzato da un solo compositore...Jonah. Abbiamo trascorso momenti significativi durante le fasi creative di questo album. Ho semplicemente permesso alla sua musica di guidarmi sia sul piano della scrittura dei testi che sulla direzione melodica da intraprendere.

 

Partiamo dalla cover, uno sfondo montano in bianco e nero: vaste solitudini che suggeriscono un'epica interiore non tradizionale...Anche la presenza dell'inverno suggerisce un approccio all'ascolto più introspettivo: perchè l'inverno?

 

Amo l'inverno. E questa è stata la stagione dell'anno durante la quale ho scritto la maggior parte dei testi. Stavo cercando intensamente di saltare in qualche modo dentro la magia di questo tempo. La solitudine, d'altra parte, può essere talvolta un luogo felice e vorrei una volta per tutte raccomandarvela per quando ascolterete l'album. Il mio è un suggerimento personale. Afferrate le cuffie e volate lontano!

 

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"Battle in Winter" traccia rabbiosa, si specchia più facilmente nel tuo passato ed insieme a "Kingdom in Winter" e "Dreaming in Winter" va a costituire una trilogia centrale nella tracklist. Si tratta di un concept?

 

In qualche modo sì. Le tre canzoni rappresentano l'immaginazione di un bambino. "Kingdom in Winter" riguarda la prima tempesta di neve invernale e come questa trasfiguri il tuo mondo per intero attraverso la sua bellezza e forza. "Dreaming in Winter" parla dei doni che diamo ai nostri ragazzi, sia sul piano fisico che su quello più intellettuale dell'esistenza, e di come questi plasmino il loro futuro. "Battle in Winter" è una stravagante disamina su come percepiamo la moralità, -giusta o sbagliata che sia-, e le pene che ne derivano durante la lunga stagione delle vacanze e durante l'anno.

 

Non manca il riferimento al mito: Odisseo incarna le qualità e le debolezze dell'essere umano... parliamo un po' delle canzoni. Peccato, sogno, speranza, battaglia, ricordo, miracolo sono parole chiavi di un'esistenza, lette dall'alto dell'età matura; parlaci dei testi di "We Are Sentinels".


Potrei scrivere dieci album anche solo su questi pochi concetti. Sono tematiche sulle quali ciclicamente mi trovo a ritornare, perchè ritengo essenziale ricordare spesso a noi stessi della nostra forza così come della nostra debolezza, proprio in quanto essere umani ma senza troppe elucubrazioni. Questo è il bello dei miti più popolari...loro sì, sono senza tempo davvero.

 

Ti abbiamo conosciuto attraverso ballate memorabili, come "A Question of Heaven" e "Watching Over Me", quanto hai dovuto lavorare sulla tua voce per adattarla a brani completamente lenti come ad esempio, "Life, Death, Rebirth", uno dei migliori del vostro debut?

 

Prima di tutto...grazie! Meno di quanto potresti pensare. Si tratta sempre della mia solita voce...solo senza chitarre e batteria.

 

Ecco, " Rebirth": cantare in questo diverso contesto sonoro è per te una rinascita? Chi è il Barlow che oggi canta canzoni come la bellissima "Miracle"?

 

Lo stesso uomo... musica differente. Amo ogni genere musicale. Sono aperto a molte influenze ed in questo modo sento di rinnovarmi ed avere sempre nuovi stimoli interessanti.

 

Matt, molti ragazzi là fuori se lo stanno chiedendo: potevamo aspettarci un classico album solista di Matt Barlow in pieno stile heavy, non sarebbe stata una novità e invece no: voce, piano e orchestrazioni, una scelta coraggiosa. Perchè?

 

Non ci sono ancora arrivato. Se devo cimentarmi in un album solista, voglio che sia totalmente nelle mie mani. Ho scritto un po' di materiale per conto mio ma non sono ancora pronto per il passo. Al momento mi diverto molto a lavorare con Jonah su We Are Sentinels e con Freddie per gli Ashes of Ares. Direi che è abbastanza!

 

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Te lo chiedo in quanto trovo molto interessante che in questa fase della tua vita artistica, giunta a piena maturità, tu abbia voluto rimescolare le carte ed esporti ad una sfida insolita. Quali sono le motivazioni che ti hanno spinto verso questa sfida, come artista e come uomo?

 

Ho solo pensato che sarebbe stato divertente! Questa dovrebbe essere sempre la motivazione. Non mi interessa la musica per fare soldi, Per questo ho davvero bisogno di amare tutto ciò che faccio in musica.

 

L'ottima dote compositiva di Weingarten ha anche il pregio di saper valorizzare le tue qualità espressive. Mi sorprende quindi che una voce come la tua non abbia trovato mai spazio in famosi progetti musicali del calibro di Ayreon o Avantasia, spesso luogo d'incontro di cantanti di un certo calibro. Si tratta di una tua scelta? E hai mai ricevuto inviti di questo tipo?

 

Mi è stato chiesto un paio di volte, ma le tempistiche non sono mai state quelle giuste. Con We Are Sentinels tutto è filato liscio e sono stato tranquillamente in grado di lavorare su testi e melodie secondo i miei tempi. Non sono contrario a lavorare nei progetti altrui, semplicemente non ha mai ancora funzionato nel modo giusto.

 

Un album come "We Are Sentinels" apre veramente ad infinite nuove possibilità per il futuro. Basaresti un nuovo album sul duetto con una voce femminile? Ne avete mai parlato tu e Jonah? Con quale voce femminile vorresti cantare?

 

Non saprei dirti come verrebbe fuori. L'idea di un duetto non mi trova maldisposto, il punto è che ciò che scrivo ha un taglio principalmente narrativo e be'...io sono il narratore. Scrivere musica per qualcuno sarebbe davvero nuovo per me...vedremo. Nello specifico, abbiamo parlato un po' circa l'ipotesi di aggiungere qualche altra voce all'album ma sarebbe dovuto essere qualcosa di veramente necessario per le canzoni.

 

Avete in programma dei live per promuovere l'album?

 

Faremo un piccolo live a Minneapolis per vedere come va. Dovrebbe essere divertente. Ci auguriamo che sia un'ottima esperienza.

 

Bene caro Matt, è tutto. Grazie davvero per la tua disponibilità! A te il saluto per i nostri lettori!


Molte, molte grazie a tutti coloro che hanno sostenuto la mia musica per così tanto tempo! Davvero, apprezzo tanto tutto questo affetto attraverso gli anni. Date una chance a We Are Sentinels! NON è metal, ma penso che potrebbe piacervi comunque. Salute!




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