Si ringrazia Francesco De Sandre per la collaborazione.

Ciao Matt, è un piacere averti sulle nostre pagine. Come va?

Molto bene. Sono in Florida al momento, ed è assolutamente tutto a posto. Mi sento bene. Sono felice di quello che c'è intorno a me.

"Kuts", il secondo album del tuo progetto da solista Matt Skiba and The Sekrets, esce oggi nei negozi di dischi. Come lo presenteresti? Ci sono elementi che hai voluto aggiungere al soundi di "Babylon"?

Ho voluto realizzare un album che fosse coerente come seguito di "Babylon", ma che al tempo stesso fosse qualcosa di abbastanza diverso, qualcosa di nuovo. Volevo provare nuove idee. E l'ho fatto.

Quali sono le tematiche di cui parli nei tuoi testi? Quali sono le tue fonti principali d'ispirazione?

Rimpianto, lussuria, pena, amore, odio, prigionia, libertà, giustizia, vendetta, dipendenza, sobrietà, distrazione, chiarezza.

Come sono state le tue prime esperienze con i Blink 182? Hai percepito dello scetticismo intorno a te?

E' stato assolutamente grandioso. Non potrei essere più felice o più esaltato da questa esperienza.

Credi che ci siano possibilità di diventare un membro permanente della band?

Sì, penso che sia una possibilità. Vedremo cosa succederà nei prossimi tempi.

Qual è la tua opinione sull'uscita di Tom dai Blink, e sulla sua decisione di ripartire con un progetto da solista?

Queste sono decisioni di Tom. Ognuno è libero di fare quello che più desidera, e gli auguro il meglio. E' sempre stato un grande amico, e spero che sia felice e abbia successo, in tutto ciò che fa.

Molte etichette americane e britanniche sembrano voler rendere il pop punk il loro genere di punta. Cosa ne pensi di questa moda?

Sinceramente non sapevo di questa cosa. Ma mi sta bene.

Sei nel mondo della musica dal 1996: in che modo il tuo modo di scrivere canzoni e di vivere la tua vita da artista è evoluto, nel corso degli anni?

Il mio modo di scrivere in realtà non è cambiato così tanto. E il mio approccio al mondo della musica è sempre stato lo stesso. Quel che faccio è sempre cercare di migliorarmi, sperare sempre di poter scrivere canzoni migliori.

E per quanto riguarda il pubblico? Come è cambiato in quasi vent'anni?

Il mio pubblico, sicuramente, è cresciuto, in linea con la mia popolarità. Tuttavia, mi assicuro di fare sempre del mio meglio per parlare con la gente, per ringraziarli tutti per essere venuti a vedermi.

Cosa ne pensi della moda delle band punk rock di convertire i propri pezzi in acustico?

Non mi interessa, a essere onesti. Sono fuori da questo giro sostanzialmente, e anche in questo caso devo confessarti di non essermi reso conto della portata del fenomeno.

"Honour Is All We Know" è una delle uscite recenti più importanti nell'universo punk. Ti è piaciuto? Qual è la tua opinione sul ritorno dei Rancid, e degli Offspring?

Amo i Rancid. Li rispetto veramente tanto, sono miei grandissimi amici. Non sapevo che gli Offspring stessero per ritornare, ma gli auguro le migliori fortune. Ci hanno portato in tour, sono sempre stati molto gentili con noi.

Ci sono alcune band o correnti contemporanee che trovi particolarmente interessanti? C'è invece qualcos'altro che non sopporti, all'interno del mondo del rock?

AMO i White Lies. Credo che Justin Bieber sia una figura veramente spiacevole. Non ho mai sentito nemmeno una sua canzone. Forse non fa nemmeno rock.
     
C'è qualcosa già in cantiere per gli Alkaline Trio? E pensi di pubblicare altri album in futuro con i Sekrets?

Per quanto riguarda gli Alkaline Trio, c'è in programma un tour con i NOFX e i Lagwagon. Sono sicuro che i Sekrets pubblicheranno altri album in futuro. Ma per ora godiamoci "Kuts". Una cosa alla volta.

Qualche possibilità di un tuo show in Italia, in futuro?

Ancora non abbiamo programmato niente per l'Italia. Spero, però, di poter tornare presto.

Vorresti lasciare un messaggio per i tuoi fan, e per i lettori di SpazioRock?

Grazie mille per il supporto, grazie davvero. Spero che "Kuts" possa piacervi.