Roberta Carrieri (Roberta Carrieri)

Un'interessante ed approfondita chiacchierata quella che abbiamo fatto con Roberta Carrieri, cantautrice eclettica che negli ultimi anni è stata protagonista di una crescita artistica e personale di non poco conto... Scoprite tutto di lei leggendo l'intervista che ci ha concesso.

Buona lettura!

Articolo a cura di Paola Marzorati - Pubblicata in data: 06/01/14
Ciao Roberta, innanzitutto, grazie per la tua disponibilità. I testi e il tono di questo tuo secondo album solista sono molti diversi dal primo. Più introspettivo e intimo il disco d’esordio, frizzante e divertente questo secondo album, "Relazione Complicata". A cosa è dovuto questo cambiamento?


Grazie a te per le domande interessanti! Il cambiamento è dovuto forse a una mia crescita personale e a una maggiore chiarezza nella mia testa. Se poi devo dirla tutta, più passano gli anni e meglio sto e questo si riflette in quello che scrivo a volte. É anche una scelta d' altra parte, mi è piaciuto per questo disco usare un linguaggio più quotidiano e diretto, perché quotidiano e diretto era l'argomento.

Questo album è stato ispirato dalla lettura di un saggio, “Donne Che Amano Troppo”. Di solito come nascono i tuoi testi?

cauboi392093Come spesso accade nella mia vita non c'è un “di solito”. A volte succede che una canzone mi venga fuori tutta intera prendendo la chitarra e cominciando a suonare e improvvisare con le parole, a volte ci metto mesi per focalizzare quello che sto scrivendo. Poi mi piace fare esperimenti strani come per esempio montare testi miei su melodie di canzoni famose per poi buttare via tutto e tenere il testo che ne è nato per  poi usarlo su un altra melodia. Oppure cantare testi famosi o testi trovati in giro ( anche il vocabolario a volte!) su giri di accordi per cercare melodie che senza l'aiuto di quelle parole non mi sarebbero mai venute. La scrittura comunque è una pratica e a volte bisogna proprio chiudersi in casa e decidere di dedicarle delle ore al giorno come se si andasse in ufficio. Questo disco è nato dopo la lettura del saggio della Norwood perché l’ho trovato un testo molto interessante e mi piaceva l' idea di scrivere delle canzoni a tema e di provare a fare un “concept” . Quindi ho scelto di canzone in canzone la “relazione complicata” da raccontare e mi sono venute fuori queste 12 canzoni ( veramente di più.. ho dovuto poi selezionare).

Il tuo album si intitola “Relazione complicata” e complicato è anche fare musica diversa e personale in Italia, che spesso sembra non valorizzare i propri artisti. Come è, per te, fare musica in Italia? Che futuro vedi per la musica italiana?

Secondo me l' Italia sta attraversando una forte crisi culturale ed è certo difficile per chi è un po' piu originale e personale emergere. Credo dipenda dal monopolio che la televisione ha avuto negli ultimi anni e dalla bassa qualità che ha diffuso, forgiando le teste, ormai impigrite, della gente che non è più curiose della novità. Ho fiducia per il futuro però. Dopo una discesa cosi bassa non può che esserci una risalita.

Quella con te stessa è mai stata una relazione complicata?

Sempre. Avevo anche incominciato a scrivere una canzone che parlava di questo ma non l'ho mai finita perché ho litigato con me stessa.

Il tuo passato teatrale sembra aver lasciato una forte traccia anche nel tuo modo di cantare e interpretare le canzoni. Quanto è stato importante il teatro?

Fondamentale, in primis per la consapevolezza dell' essere in scena che mi ha regalato. La mia attitudine live arriva da lì, come anche il procedere per immagini e azioni nella scrittura. Quando ho iniziato a fare i primi concerti a 15 anni ero molto timida e impacciata. Tutto è cambiato con i primi approcci al teatro.

roberta_carrieri_intervista_internoLa traccia che personalmente preferisco dell’album è “Ninna Nanna Nonna”. Parla di uno degli amori più grandi della propria vita, quello della nonna e per la nonna. La tua famiglia ha sempre supportato la tua scelta di vita, la musica?

Sono molto legata alle mie nonne che ora non sono più qui. In Particolare la nonna materna mi ha cresciuta e insegnato a leggere e scrivere (era una maestra) prima dei 6 anni, cioè prima di andare a scuola. Mi ricordo ancora quando mentre lavava i piatti cantava “la mia pansè”.   Nel letto di ospedale quando stava per morire ancora recitava poesie e cantava con gli applausi  degli altri degenti increduli. A lei devo l amore per la musica e la poesia. “Ninna nanna nonna” però parla della mia nonna paterna e di come invecchiando i nostri ruoli si invertissero e mi trovassi io a pettinarla e imboccarla come faceva lei con me quando ero bambina. Diventava ogni giorno più piccola.

“Relazione Complicata” è un album in grado di parlare a tutti, ma solitamente quando scrivi hai in mente un ascoltatore preciso a cui rivolgerti?

Adire il vero no. Cerco di essere vera e di divertirmi a farlo.

Tutti hanno avuto un proprio mito musicale, quello che li ha spinti ad amare davvero la musica. Per te chi è stato? E’ ancora importante nella composizione della tua musica?

Mmmh..sono cresciuta con i Beatles e poi mi sono innamorata di Nick Cave, ma ho sempre spaziato attraverso i generi in maniera abbastanza acrobatica passando dalla musica Rembetika greca agli Einsturtzende Neubauten senza tralasciare Beyonce! Però se ci penso bene non ho mai avuto un vero e proprio mito musicale. Tutto quello che ascolto contribuisce  in qualche modo alla mia composizione musicale. I miei modelli sono le canzoni che si reggono da sole anche voce e chitarra o voce e pianoforte o anche solo voce.

In questo ultimo album si parla di luoghi lontani e vicini, Los Angeles e Bari ad esempio. Quanto questi posti sono stati importanti per te? E quale luogo vorresti visitare più di tutti gli altri?

Beh sicuramente più importante Bari di L.A. Visto che ci sono nata e cresciuta. Los Angeles è un posto molto affascinante, ed è il posto in cui tornerei più volentieri ora come ora, probabilmente anche per la forte presenza del mare, cosa che la accomuna in qualche modo a Bari. Anche se l' oceano è più violento del Mediterraneo e “riso patate e cozze” lo fanno meglio a Bari. Se dovessi invece pensare ad un posto in cui non sono ancora mai stata mi piacerebbe andare in Messico o in Africa.

 

roberta_carrieri_live_600
 

A farla da padrone in questo ultimo tuo lavoro è l’ironia, applicata all’amore, raccontato    solitamente dalla musica italiana in modo del tutto diverso, dal tragico, al romantico, al banale. Come mai questa scelta molto originale?

Non cerco l'originalità a tutti i costi, è l’animo umano che è interessante e originale nelle sue mille sfaccettature. Quindi lo è anche l 'amore a volerlo raccontare veramente. L' ironia è già nelle cose che accadono e nei punti di vista. Se ci si prende troppo sul serio non ci si diverte. E a me piace giocare, per questo ho scelto quel punto di vista.

Progetti per il futuro?

Scrivere tante canzoni, fare esperimenti creativi e girare il mondo cantando. Niente di nuovo, tutto nuovo.




Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool