Editors - Violence Tour 2018
29/11/18 - Paladozza, Bologna


Articolo a cura di Isadora Troiano
I live degli Editors in Italia sono una garanzia, sia per i fan che per la stessa band. I cinque inglesi, è palese, amano l'Italia e non lesinano mai nell'offrire al pubblico italiano live di qualità e in numero cospicuo. Nonostante quella di ieri sera al Paladozza di Bologna fosse l'unica data italiana della leg autunnale del tour in supporto all'ultimo album "Violence", gli Editors sono alla quarta esibizione sui palchi del nostro paese solo nel 2018, anche se questo non ha impedito ai fan della band di Tom Smith di riempire il palazzetto, come se i cinque mancassero da tempi meno recenti.

La passione dei fan italiani per la band inglese è ben rappresentata dall'ovazione che li accoglie sul palco alle 21 in punto, dopo l'interessante apertura di Andy Burrows, un altro membro di spicco della scena indie/alternative mondiale, che ha collaborato con lo stesso Tom Smith ed è attualmente anche batterista dei We Are Scientists.
 
editorsreportbolo2018int1
 
Gli Editors offrono un live sapientemente dosato, praticamente senza pause, una canzone dopo l'altra, spaziando tra vecchi e nuovi successi, che raccolgono comunque il consenso del loro pubblico: non c'è un momento in cui la folla del Paladozza non canti, come un'unica voce, ogni nota di ogni brano. Tolte delle brevi interruzioni per salutare il pubblico e ringraziarlo e per presentare la band, il frontman Tom Smith lascia che sia la musica a parlare e tutta la band si prodiga per mettere in piedi uno show potente, in cui sono le canzoni a dare l'impatto maggiore. Il tutto è coadiuvato dagli effetti luminosi e dalle macchine del fumo, che però rappresentano una piccola nota negativa: l'uso massiccio di luci strobo e fumo rende spesso il palco e la band quasi invisibili, specie dalle gradinate, e il tutto risulta troppo invasivo invece che suggestivo.
Ma al popolo degli Editors, evidentemente, poco importa, il live coinvolge dall'inizio alla fine, da canzoni più recenti come "Violence", dal disco omonimo, ai grandissimi e iconici successi della band come "An End Has A Start", "A Ton Of Love" o "Formaldehyde". I brani dell'ultimo disco, c'è da dirlo, si integrano perfettamente nel repertorio classico della band, non si sentono stacchi tra una canzone e l'altra, ma piuttosto un'evoluzione dello stile degli Editors dagli esordi ad oggi. I brani di "Violence", accolto tiepidamente dalla critica, dimostrano nella resa live una grande efficacia, che forse, su disco non esprimeva al meglio il proprio potenziale. Ne è un esempio il brano "Cold", eseguito durante l'encore, toccante e coinvolgente, che non perde al confronto con la successiva "Munich", o ancora l'energica "Darkness At The Door".
 
editorsreportbolo2018int2
 
Live come questo dimostrano che gli Editors sono una di quelle band che mantengono alta la guardia per preservare il proprio pubblico ma soprattutto la propria integrità di musicisti capaci ed appassionati, una compagine compatta che lavora sodo e spende tutta l'energia a disposizione per trasmettere il proprio messaggio. Live come questo dimostrano che ci sono ancora gruppi che mettono la musica al centro di tutto e prima di tutto: certo, non possono mancare i pezzi famosi, come non citare "Papillon" e "Smokers Outside The Hospital Doors", stupende come sempre, ma non manca neanche la voglia di dimostrare che non sono solo le canzoni più celebri a fare degli Editors una grande band.
 
 
Setlist

01. The Boxer
02. Sugar
03. Hallelujah (So Low)
04. All Sparks
05. An End Has a Start
06. Fingers in the Factories
07.Darkness at the Door
08. Salvation
09. Violence
10. No Harm
11. Bullets
12.A Ton of Love
13. Formaldehyde
14. Nothing
15. Nothingness
16. Ocean of Night
17. Blood
18. Papillon
19. Magazine

Encore:

20. The Weight (acoustic)
21. Cold
22. The Racing Rats
23.Munich
24. Smokers Outside the Hospital Doors




Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool