Procediamo con calma e ricordiamo chi sono i Night Ranger. Negli anni '80 alcune hit di questa rock band americana spopolarono per le radio di quell'epoca: sembrava che questo gruppo dovesse prendere il volo. E invece, qualcosa è cambiato, sono cambiati i tempi, i gusti, le politiche e le scelte delle stazioni nel mandare in onda le canzoni più in voga. Probabilmente oggi i Night Ranger non sarebbero più considerati adatti ad un programma su larga scala, ma non è detto in realtà. Quest'album si presenta sicuramente più pesante, ma non manca di quella sincerità e di quell'immediatezza che li ha contraddistinti negli anni. Ritornelli facili da memorizzare, melodie ben curate, ma senza eccessi od orpelli, insomma, c'è ogni elemento che lo rende un buon disco rock melodico da assaporare in totale relax. Ad onor del vero, una "Time Of Our Lives" sarebbe perfetta in radio, ma ancor meglio come brano che smorza la tensione e l'adrenalina accumulata durante un'intensa performance. Però, talvolta ci sarebbe da dire qualcosa circa questa voglia di non essere troppo elaborati: a volte questo desiderio di semplicità sconfina con una banalità un po' sorprendente, si prenda per esempio "Rock ‘n' Roll Tonite" e provate ad ascoltare il ritornello; in pochissimo tempo, sarete in grado di indovinare la struttura della canzone e persino le parole in essa contenute. Questo è un episodio sinceramente costituisce un piccolo scivolone, ma niente di troppo grave o di sconvolgente.
Tutt'altro che banali sono le delicate linee vocali di Jack Blades e di Kelly Keagy, che si intrecciano per quasi tutto l'album con un equilibrio ed un buon gusto degno di nota. Questo è sicuramente uno dei tratti distintivi di questi Night Ranger, che di certo non hanno inventato questo espediente, ma se usato bene, rimane ancora un elemento accattivante e trascinante. La grinta e l'energia risultano parecchio efficaci in brani come "Growin' Up In California", che apre le danze in maniera convincente - d'altronde anche negli album, i primi minuti sono decisivi - o "Lay It On Me". Il resto, viene tutto giocato su ritmi serrati, momenti di ampio respiro, qualche riff deciso piazzato al momento giusto, combinato ad una produzione ben levigata e cristallina.
A qualcuno potrà sembrare un po' semplice e prevedibile questo "Somewhere In California" - ed a tratti lo é davvero, sia chiaro, ma queste caratteristiche non sminuiscono un lavoro tutto sommato buono e gradevole. Insomma, a volte bisogna saper prendere il rock ‘n' roll con uno spirito più leggero e meno cupo, no?