Night Ranger
High Road

2014, Frontiers Records
Hard Rock

Recensione di Andrea Mariano - Pubblicata in data: 19/06/14

Sono stati tra i protagonisti che hanno calcato il palco del Live Club di Trezzo in occasione della tre giorni del Frontiers Festival, ed ora i Night Ranger tornano ad allietare le orecchie dei famelici hard rocker di tutto il mondo con il nuovo album “High Road”.


Già la title track che ha il compito di aprire il disco mette in chiaro gli intenti della band: chitarre bene in vista, batteria pestata a dovere e ritornelli ideali per esser cantati a squarciagola dal pubblico dei concerti sono gli ingredienti essenziali per creare un disco 100% Hard Rock in grado di esaltare i fan sfegatati del genere e di far muovere la testa a tempo anche a coloro che non sono particolarmente affezionati a Brad Gillis e soci. La ruffianeria di “Knock Knock Never Stop” è talmente smaccata che tuttavia è impossibile levarsi dal cervello il ritornello, la struggente e bellissima ballad “Don’t Live Here Anymore”, la trascinante “I’m Coming Home” sono solo esempi dell’incredibile freschezza che la band riesce a far schizzare fuori dalle casse dello stereo, nonostante a conti fatti non inventino nulla di originale. Ma è proprio qui che si distingue l’ensemble che “fa il compitino” e chi, pur mantenendo fede ai cardini fondamentali, realizza lavori tutt’altro che banali. I Night Ranger del 2014 sono tra i migliori rappresentanti della seconda categoria.


L’ottimo lavoro delle tastiere, mai invasive eppure in grado di dare quel tocco che valorizza ancora di più le composizioni, chitarre grintose e tessitrici di assoli davvero ispirati, linee vocali ora aggressive, ora capaci di assecondare il pathos delle ballad più delicate (“Only For You Only”)... cosa volete di più? C’è anche il tempo e lo spazio per inserire come bonus track un esercizio manieristico quale è “LA No Name”, composizione per sola chitarra acustica magari un po’ fuori luogo, ma che presa singolarmente non dispiace affatto.


Se siete hard rocker affamati, “High Road” vi sazierà fino a farvi sentire satolli, come un buon pasto accompagnato da un eccellente vino rosso inebriante ma non pesante. Se siete ascoltatori distratti, l’ultimo lavoro dei Night Ranger potrà attirare la vostra attenzione, facendovi passare 53 minuti piacevoli e grintosi, e magari inconsciamente premerete nuovamente il tasto “play” una volta che il disco avrà smesso di roteare vorticosamente nel vostro impianto stereo. Un graditissimo ritorno. Un ritorno assolutamente convincente.





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