Hardline
Human Nature

2016, Frontiers Music
Melodic Rock

Undici brani che suonano come un trattato in difesa di ciò per cui vale la pena lottare. Il ritorno in grande stile degli Hardline..

Recensione di Marilena Ferranti - Pubblicata in data: 22/11/16

Un album carico di significati che vanno oltre la musica, questo ultimo lavoro degli Hardline. Quattro anni dopo Danger Zone (2012), la band torna con "Human Nature", un lavoro che grida forte "se è vero che la musica può salvare il mondo, noi ci vogliamo provare".

 

Johnny Gioeli, Josh Ramos, Alessandro Del Vecchio, Anna Portalupi, Francesco Jovino pare siano più convinti che mai che questa sia la medicina che ci vuole, e non mancano di dimostrarlo con 11 brani che suonano come un trattato in difesa di ciò per cui vale la pena lottare.

 

Il pianeta che ci ospita, l'amore, il coraggio e la forza di volontà permeano prepotentemente ogni strofa, a cominciare dalla bellissima opening track "Where Will We Go From Here?" di cui è disponibile anche un videoclip. Un'eccellente prova di grinta e solidità, una sorta di versione aggiornata del sound Hardline originale ai tempi di "Double Eclipse" (1992).
La voce di Gioeli sembra non risentire del tempo che passa, (li abbiamo visti recentemente sul palco del Legend Club a Milano per uno show esclusivo lo scorso maggio) e la presenza del nostro Alessandro Del Vecchio alle tastiere e alla voce su molti pezzi non fa che aggiungere al tutto un equilibrio invidiabile.
"Nobody's Fool" ha un tiro poderoso, "Human Nature" un pianoforte appassionato, con un'apertura da pelle d'oca sul ritornello tutto archi che diventa ancora più carismatico grazie al meraviglioso solo di chitarra di Ramos che eleva il pezzo.
"Trapped In Muddy Waters" è un inaspettato cocktail di blues e hard rock che anche grazie alla straordinaria sezione ritmica dell'accoppiata tricolore Portalupi/Jovino costringe a muovere la testa e contrarre la mascella di soddifazione. "Running on empty" e "The world is falling down" sono un piacevole, violento, tuffo senza limitatore nel passato: impossibile non riconoscere il tiro di pezzi come "Rythm From A Red Car" in questi due ammiccanti rimandi alla gloria indimenticata degli anni novanta.
Ed eccoci al momento di irragionevole e dichiarata soggettività per la ballad che è d'obbligo. Ci sono pezzi che hanno la capacità di materializzarsi nell'aria mentre le note si diffondono nelle nostre stanze, tra le pareti dei locali o sui soffitti di stelle delle arene gremite. "Take Me Home" ne è l'esempio più calzante: il pathos e l'equilibrio perfetto di dolcezza e grinta disperata nelle voci di Gioeli e di Del Vecchio che lo accompagna anche al pianoforte meritano da sole tutta la vostra attenzione. Il peso specifico di questo pezzo vale metà della raccomandazione all'ascolto, godetevi anche il video, essenziale e potente come un pugno allo stomaco.
"Where The North Wind Blows" riprende in parte lo stile di "Fever Dreams" e annoia un po', ma "In The Dead Of The Night, nonostante un inizio che non fa accapponare la pelle, si rivela una bordata pazzesca, con la voce di Gioeli che sembra avere confini umanamente invalicabili a chiunque tranne che a lui. "United We Stand" è un tuffo negli 80s più tradizionali, con quei cori da inno patriottico e quegli intermezzi solisti di un Ramos davvero di classe che funzioneranno sicuramente dieci volte tanto durante i live.

 

Si chiude con "Fighting The Battle" che sembra dire: non finisce qui. E lo speriamo bene anche noi, vista la caratura di un lavoro che ha guadagnato il merito non facile di unire un passato glorioso e un futuro splendente per una band che non ha davvero più bisogno di dimostrare niente a nessuno.





01. Where Will We Go From Here
02. Nobody's Fool
03. Human Nature
04. Trapped In Muddy Waters
05. Running On Empty
06. The World Is Falling Down
70. Take You Home
08. Where The North Wind Blows
09. In The Dead Of The Night
10. United We Stand
11. Fighting The Battle

Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool