Dopo il fantastico tour dello scorso anno, si attendeva il ritorno in studio degli Hardline con vera impazienza: e forse è da imputare alle spettacolari esibizioni dal vivo la scelta, da parte della band americana, di registrare un nuovo album tenendo ben a mente, come modello, quel debutto capolavoro a nome "Double Eclipse" (1992). Certo, la line-up non annovera più assi del calibro di Neil Schon e Deen Castronovo, ma l'alchimia che fluisce nelle vene di un gruppo dalla formazione quasi del tutto inedita, grida al miracolo: un hard rock melodico ed elegante, sempre in assoluto equilibrio tra l'erculeo e l'estatico, costituisce il frutto spontaneo di cotanta intesa. Quando, poi, a mettere la ciliegina sulla torta pensa la straordinaria prova di Johnny Gioeli, che sembra aver ibernato la sua voce nelle acque prodigiose di Atlantide, la magia di "Life" acquisisce una speciale (e tangibile) consistenza.
Il ritmo scatenato dell'iniziale "A Place To Call Home", i riff titanici di "Take A Chance" che ricordano la leggendaria "Takin‘Me Down" e il chitarrismo fiammeggiante di Mario Percudani in "Helio's Sun" rappresentano un abbrivio mozzafiato made in U.S. capace di inebriare qualsiasi tipologia di ascoltatore. La tradizionale ed emozionante "Page Of Your Life" funge da primo e necessario break, cui segue una "Out Of Time" vicina all'AOR degli ultimi FM; i fraseggi cromati di "Hold On To Right" e il mid-tempo "Handful Of Sand", invece, fanno da cappello alla power ballad "This Love", alla quale bastano un assolo ispirato e i leggeri inserti di tastiera di Alessandro Del Vecchio per commuovere anche i cuori di pietra.
E mentre in "Story Of My Life" e "Chameleon" i nostri inglobano, rispettivamente, il dinamismo dei Van Halen e la potenza dei Tyketto senza, comunque, snaturare il proprio sound, i Queen di "Who Wants To Live Forever" vengono interpretati con sontuosa deferenza e al netto di inutili civetterie; tocca infine alla dolcezza acustica di "My Friend" chiudere in bellezza un disco che rasenta davvero la perfezione.
Stile, classe e abilità compositive fuori dal comune: gli Hardline confermano, con "Life", di stazionare ancora lì, sul piedistallo, e che scalzarne la leadership resta impresa ardua e difficile. I conti quadrano, malgrado i lustri e le rotazioni: qualcosa vorrà pur dire.