Biffy Clyro
MTV Unplugged: Live At Roundhouse London

2018, Warner Bros. Records
Rock

L'energia travolgente dei Biffy Clyro raccontata con un po' più di gentilezza. "MTV Unplugged: Live At Roundhouse London" è una chicca nella discografia del trio scozzese che rischiara la luce impetuosa della band, mettendone in risalto un'altra prospettiva della stessa intensità. 
Recensione di Cristina Cannata - Pubblicata in data: 02/06/18

Reduci da un album -"Ellipsis"- che li ha fatti rimbalzare sui palchi mondiali irrobustendone la percerzione comunemente attestata di "nuovo" fenomeno consolidato nella scena rock, i Biffy Clyro annunciano il loro ritorno sulle scene con un progetto tanto semplice quanto affascinante. 

E come ogni fenomeno consolidato nella scena rock che si rispetti (vedi Clapton, vedi Nirvana, vedi Alice In Chains e così via), il trio scozzese ha ben pensato che fosse arrivato il momento buono per dedicarsi ad un "MTV Unplugged". E' proprio da qui che nasce "MTV Unplugged: Live At Roundhouse London", il primo live album completamente in acustico, registrato in occasione del concerto alla Rondhouse di Londra del Novembre 2017. Un album che rischiara la luce impetuosa della band, mettendone in risalto un'altra prospettiva della stessa intensità. 
 
biffyclyrocoverunplugged.int

Chi li segue sa bene che i concerti dei Biffy Clyro sono generalmente dei bagni di sudore, di ugole sforzate e di badilate di energia travolgenti che ti si spiattellano in faccia fino a penetrarti dentro. Strano, ma vero, le stesse identiche sensazioni sono assolutamente palpabili anche in quest'album, fatta eccezione per l'odore di sudore. Tant'è che anche in questo caso si leva il coro "Mon The Biff!". L'intento della band è piuttosto chiaro: coinvolgere a 360 gradi lo spettatore, concedendogli l'opportunità di approcciarsi alla musica già conosciuta in un altro modo diversamente impattante, concretizzato nell'ossimoro del leggiadramente intenso, favorendo un clima di sincera connessione tra ciò che si esprime e ciò che si sente.

Un'atmosfera delicata e bucolica, con luci calde soffuse e piante vere su un palco circolare, ricordano quelle tiepide serate di inizio estate di ricongiungimento con gli amici più stretti a raccontarsi i buffi fatti della vita. "E' proprio questa l'idea che volevamo dare" rivela Simon Neil. Un'atmosfera che permette di godersi davvero la musica, le note e le singole parole, all'insegna di una rigorosa intimità. 

La setlist è studiata con cura, attenta a non deludere né i vecchi né i nuovi fan. I pezzi vengono riarrangiati e rimaneggiati secondo il principio del "giusto e bilanciato" con maestria e delicatezza chirurgica, in modo da non snaturarle ma, al contempo, trasformandole in qualcosa di diverso e altrettanto bello. Così se "Re-Arrange" o "Medicine" non richiedono sforzi sovrumani, "Opposite" si tinge di un nuovo colore, come le storiche "The Captain" e "Black Chandelier", mentre "Mountains" cambia faccia, passando da canzone da sveglia ricaricante a dolce ninna nanna. Interposte tra i 15 brani anche un'attraente reinterpretazione della memorabile "God Only Knows" dei Beach Boys e un inedito, "Different Kind Of Love", che sarà contenuto nel nuovo lavoro in studio della band. In tutto questo è palpabile la profonda alchimia tra i membri della band, con la sincera voce di Neil sostenuta con morbidezza da quelle di James e Ben Johnston. Un set allargato per l'occasione con piano e violoncello, che non rifugge da piccole imperfezioni che sottolineano la purezza della performance.  

"MTV Unplugged: Live At Roundhouse London" si presenta quindi come un unplugged alla vecchia maniera, chiaramente old school. Niente eccessi, niente di pacchianamente esagerato: solo musica, parole e luci in un'atmosfera giustamente coinvolgente. 
Niente intenti particolari se non la religiosa connessione di chi vuole condividere sinceramente delle sensazioni e delle emozioni. Una chicca che mancava nella discografia del trio scozzese. 





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