Cellar Darling
This Is The Sound

2017, Nuclear Blast
Folk Metal

Recensione di Giulia Franceschini - Pubblicata in data: 05/07/17

È passato ormai un anno dal momento più difficile e doloroso che gli Eluveitie e i loro fedeli seguaci abbiano mai vissuto nella propria storia, nonostante questa fosse stata da sempre costellata di importanti cambiamenti di volti e nomi. L'amatissima, talentuosa ed eclettica Anna Murphy e gli altrettanto apprezzati Ivo Henzi e Merlin Sutter abbandonano lo scorso maggio gli ormai giganti del folk metal, compagni di dieci anni di musica, prolifici tour e successo a quel punto globale. Si tratta di una storia meravigliosa che giunge al termine, e come ognuna di queste, quello che segue è un'esperienza di rifondazione di se stessi. A giudicare dalla qualità e dall'incredibile cura nei dettagli del progetto dei Cellar Darling, le idee erano piuttosto chiare già all'alba di quei momenti di disperazione, probabilmente forti della personalità esuberante di Anna, che oggi trova ampiamente spazio nella nuova band, lasciandoci godere appieno della sua voce.

 

"This Is The Sound", una dichiarazione inequivocabile. Ora la personalità e la creatività dei tre ex Eluveitie si può manifestare nella forma a loro più confacente e più libera, come ci hanno confessato anche nella nostra intervista. Con questo disco, i Cellar Darling si dimostrano sempre profondamente radicati nel filone che hanno battuto nei precedenti dieci anni di carriera, un segno di onestà artistica. L'elemento folk, infatti, risulta essere ancora centrale, sia a livello di tematiche che a livello di scelte sonore. Ritroviamo poi l'inconfondibile batteria di Merlin: sempre precisa ed espressiva. Insieme ad Ivo mette in chiaro che si tratta ancora di metal, benchè ci si allontani dal death a cui ci avevano abituati. Sono loro a farsi il fulcro delle sfumature più violente del sound della band neonata. E lei è finalmente al centro, è la nuova angelica cantastorie che narra con la voce, con la ghironda, con il flauto. "Avalanche" è una cantilena che ci apre le porte con una melodia suggestiva: stiamo aspettando la valanga. Un'altra storia di esseri delle montagne, che cantano, provocano distruzione, uccidono. Il brano, saggiamente scelto come singolo, è perfettamente bilanciato con una strofa che racconta e incanta, un ritornello che travolge e il bridge è un incantesimo: poi spegne tutto. Ci aspettano sonorità più heavy già con "Black Moon" e "Hullabaloo", che tuttavia si sciolgono in ritornelli più ariosi. Troviamo atmosfere teatrali in "Six Days", dolcezza e malinconia in "Rebels" e così durante tutto il lungo debutto dei Cellar Darling, fino alla chiusura dalle grandi atmosfere lasciata alla meravigliosa e composita "Hedonia" e "Redemption".

 

L'esperienza e la maestria nell'assemblare in modo assolutamente credibile brani contesi tra il passato e il presente, tra leggenda e realtà è di casa per il trio. Il risultato è un lavoro mistico, evocativo, emozionante. Con "This Is The Sound" i Cellar Darling rivelano una versione fino ad ora inedita del folk metal.





01.Avalanche
02.Black Moon
03.Challenge
04.Hullaballoo
05.Six Days
06.The Hermit
07.Water
08.Fire, Wind & Earth
09.Rebels
10.Under The Oak Tree
11.High Above These Crowns
12.Starcrusher
13.Hedonia
14.Redemption

Bonus tracks
01.The Cold Song
02.Mad World
03.The Prophet's Song

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