La registrazione si presenta come qualcosa di ricco, un passo importante per la formazione scandinava, che vuole senza dubbio dimostrare di essere viva e attiva. La quantità però corrisponde alla qualità? Possiamo affermare che questa quinta uscita della band è ben godibile, viaggia su buoni binari di intrattenimento, nulla di eccessivamente complicato o ricercato, resta però ben suonato e scorrevole nonostante il numero delle track. L'incisione non si presenta granché innovativa, né particolarmente coraggiosa, ma riconosciamo l'impegno profuso e la cura dedicata ad ogni minimo particolare.
Non mancano senza dubbio tracce dalla spiccata matrice power, decise, energiche ed incalzanti: "Man of a Thousand Faces", "Mean Steak" e "Can't Stop the Heat". Con lo scopo di spezzare il ritmo e darci qualcosa di diverso dalle solite cavalcate, troviamo una solenne intro, la malinconica "War Is Useless", un intermezzo parlato dal titolo "The Speech" e la conclusiva e articolata "Freedom". Insomma l'ascolto non stanca, soprattutto per chi è alla ricerca di qualcosa di ben eseguito, magari dalla marcata cadenza anni novanta, in alcuni frangenti più heavy in altri più melodica. Senza alcun dubbio un ritorno discreto, capace di divertire e farci passare una buona ora sotto l'egida del power metal.