Graham Bonnet non ne vuole sapere di riposarsi.
A settant'anni suonati il cantante britannico, noto anche per la sua militanza in band leggendarie come i Rainbow e gli Alcatrazz, nonché per le sue collaborazioni con Chris Impellitteri e Michael Schenker, ha ancora energia e voglia di lavorare da vendere e si appresta a sfornare un nuovo lavoro targato Graham Bonnet Band per Frontiers. Stiamo, infatti, parlando di un artista che ha vissuto e cavalcato il panorama musicale per mezzo secolo e che tutto ciò che ha da insegnare lo ha messo in "Meanwhile, Back In The Garage", un album diretto, onesto e ancora dannatamente rock n' roll.
E allora, una volta accompagnati nel garage dalla title-track in apertura, eccoci immersi in un mondo di riferimenti eterogenei che spaziano dalle tinte heavy metal di "Man On The Corner" a quelle decisamente più pop di "Living In Suspicion", unica traccia dell'album che vede Joey Tafolla alle chitarre. Un pop rock che non rappresenta un unicum nei 13 brani inediti, ma che si ripresenta anchenella cover di "We Don't Need Another Hero", mostrando tutta l'influenza che gli anni 80 e 90 hanno avuto sull'hard rock e sulla musica in generale. Il tutto è fortemente costruito attorno alla voce ancora impeccabilmente squillante di Bonnet, che esprime il meglio di sè in pezzi come "Long Island Tea" e la blueseggiante "The House".
L'apporto di Kurt James alle chitarre è un altro tassello fondamentale per la ricostruzione di sonorità che ammiccano talvolta ai Rainbow, con l'aiuto delle tastiere e dell'organo hammond, talvolta agli Scorpions, come è evidente in "Incest Outcest U.S.A.". Lo stesso James fa risplendere un brano dal sapore meravigliosamente dark come "The Hotel", in cui il cantante mette in mostra ancora una volta l'estensione vocale di un ragazzino.
C'è spazio anche per le suggestioni orientaleggianti di "Heading Toward The Light" e per una ballad acustica come "The Crying Chair", prima che questa lunga release giunga al termine. L'epilogo è arricchito da una versione live di "Starcarr Lane" degli Alcatrazz, suonata dalla band alla Daryl's House di New York lo scorso gennaio che fa da anello di collegamento al materiale live allegato come bonus DVD alla copia fisica di "Meanwhile, Back In The Garage", registrato la stessa sera.
Che dire quindi di questo album? Una piacevolissima riscoperta degli ingredienti che per anni hanno fatto parte della tavola di Graham Bonnet, un professionista che dimostra una forma invidiabile e una creatività innata, oltre alla capacità di sapersi circondare di musicisti sempre all'altezza.