Jimi Hendrix
People, Hell & Angels

2013, Experience Hendrix LLC/Legacy Recordings
Rock/Blues

Jimi è quasi come non se ne fosse mai andato...
Recensione di Stefano Risso - Pubblicata in data: 05/03/13

Il fato ce lo ha portato via il 18 settembre 1970 (le ipotesi e le congetture sulla sua morte si sprecano), ma a livello discografico Jimi Hendrix non ci ha mai lasciato. Possiamo dire che per certi versi è stato più prolifico di tanti artisti vivi e vegeti, persino più prolifico di se stesso durante il periodo di effettiva attività (soli tre dischi in studio e un live). Ma quanto è vasto e profondo il lascito di Hendrix? Vale la pena ancora sfruttare commercialmente un nome tanto imponente? Vale ancora la pena sobbalzare dalla sedia per un disco di inediti di Jimi? Dopo aver ascoltato “People, Hell & Angels”, la risposta è una sola: sì, dannazione, sì!

La produzione postuma di Hendrix è sempre stata infatti abbastanza oculata e dalla qualità media sempre molto soddisfacente, ricordiamo ad esempio il recente bellissimo “Valleys of Neptune” del 2010, ma questa volta c’è un motivo in più per abbandonarsi alla chitarra di Jimi: quelle che ascolteremo sono ben dodici tracce inedite che il musicista americano registrò tra il 1968 e il 1970 principalmente ai Record Plant Studios di New York (e in altre sessioni). Terminato il percorso con l’Experience Trio, Hendrix è in cerca di nuove sonorità e collaborazioni per dare un seguito a “Electric Ladyland” (1968) e nascono così queste straordinarie registrazioni che regalano un Hendrix inedito e meraviglioso. Un tocco inconfondibile che spazia dal solito rock/blues a fraseggi più complessi e per l’appunto inediti, una voglia di evoluzione e apertura a nuove strade che gli permettessero di dilagare con tutto il suo sterminato talento.

Ne sono esempi l’incredibile “Izabella”, dove da una base classica la chitarra di Jimi viaggia verso territori progressivi in un continuo sali/scendi di emozioni da restare a bocca aperta, “Let Me Love You”, una perfetta fusione di chitarra, sassofono, tastiere e percussioni delineano un blues scatenato che dire irresistibile è dire poco o la particolarissima "Mojo Man, un vero trionfo di fiati. La cosa che più stupisce durante l’ascolto di “People, Hell & Angels” è la freschezza del materiale, la genuinità, il sentimento, la passione di Jimi e della band a supporto, un disco che alterna classiche ballate a episodi dai ritmi forsennati, una vera lezione nel saper miscelare melodie che colpiscono immediatamente al primo ascolto e costruzioni ritmiche così particolari e geniali da farsi ascoltare per ore.

Una miniera d’oro che poteva essere sfruttata in modo decisamente più remunerativo (facendo uscire questi gioielli alla spicciolata), ma che in questo modo delineano un album vero e proprio, che mostra una certa organicità di fondo e non una semplice raccolta di registrazioni. Sottolineaiamo per ultimo lo splendido lavoro in produzione che ci restituisce suoni eccellenti, caldi e ottimamente bilanciati, con cui poter godere appieno dell’ultima (?) pubblicazione di un artista che anche a oltre quarant’anni dalla sua morte, riesce a emozionare fan vecchi e nuovi. Quasi come non se ne fosse mai andato...



01.Earth Blues

02.Somewhere

03.Hear My Train a Comin

04.Bleeding Heart

05.Let Me Move You

06.Izabella

07.Easy Blues

08.Crash Landing

09.Inside Out

10.Hey Gypsy Boy

11.Mojo Man

12.Villanova Junction Blues

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