Raven
Screaming Murder Death From Above: Live In Aalborg

2019, Steamhammer/Spv
Heavy Metal

Recensione di Giovanni Ausoni - Pubblicata in data: 16/01/19

Autentica bandiera del football britannico ritiratosi alla veneranda età di cinquant'anni, Stanley Matthews divenne il primo calciatore europeo a vincere il Pallone D'Oro, riuscendo a ritagliarsi un posto nella storia sportiva: impresa notevole, malgrado la concorrenza di illustri fuoriclasse coevi (Alfredo Di Stefano, Raymond Kopa, Ferenc Puskàs).

 

Restando in terra albionica, e precisamente a Newcastle, analoghe riflessioni emergono per i Raven, band nata nel lontano 1975 e tutt'altro che pronta al passo d'addio: spesso considerati una sorta di Iron Maiden in salsa speed/thrash, i nostri, pur in seconda fila rispetto a realtà ben più nobili, hanno costruito nel corso del tempo una carriera onorevole, tra ottimi lavori e qualche scivolone commerciale. Tuttavia, il calore, l'energia, il sudore caratterizzanti "Screaming Murder Death From Above: Live In Aalborg" attestano come la creatura dei fratelli Gallagher, nelle performance on stage, migliori invecchiando: al confronto, complici registrazioni di mediocre livello, gli scorsi album dal vivo mostravano un gruppo quasi in preda a uno stato inspiegabilmente narcolettico.

 

Invece, già a partire dalla traccia d'apertura "Destroy All Monsters" i corvi principiano a martellare senza sosta: se la voce di John, nonostante alcuni picchi nei pezzi d'abbrivio, non conserva a lungo lo smalto schizofrenico del passato, il suo basso gira che è un piacere, mentre la chitarra solista di Mark macina riff basilari di grande efficacia. Quando, poi, le spregiudicatezze dietro le pelli di Mark Heller (Fear Factory) prendono corpo e sostanza, rendendo la defezione di Joe Hasselvander, in stand by definitivo per problemi cardiaci, meno dolorosa, ebbene, allora il set può iniziare a incendiarsi davvero: "Hell Patrol", "All For One", "Hung, Drawn And Quartered" sbuffano al pari di treni a vapore su binari prossimi all'interruzione, l'anthemica marcia "Rock Until Your Drop" non necessita di ulteriori commenti, "Faster Than The Speed Of Light", cocciutamente eighties, riassume nel titolo la propria essenza, "Break The Chain" suona NWOBHM sino al midollo. Tocca alle accelerazioni a perdifiato di "Crash Bang Wallop" mettere il sigillo finale su una notte danese vissuta a colpi di sanguigno athletic rock.
 
 
Certo, il trio non apparterrà forse mai alla Premier League dell'heavy metal, ma "Screaming Murder Death From Above: Live In Aalborg" parla chiaro: al netto del pedigree, i veri animali da palcoscenico si riconoscono dalla capacità di trascinare le masse a un perpetuo headbanging. E i Raven, in questo senso, non tradiscono.




01. Destroy All Monsters
02. Hell Patrol
03. All For One
04. Hung Drawn And Quartered
05. Rock Until You Drop
06. A.A.N.S.M.M.G.N.
07. Tank Treads (The Blood Runs Red)
08. Faster Than The Speed Of Light
09. On And On
10. Break The Chain
11. Crash Bang Wallop

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