Tesla
Mechanical Resonance Live

2016, Frontiers Music
Hard Rock

..."Ogni volta che un'azione sia generata da una forza, anche infinitesimale, il bilancio cosmico è alterato ed il moto universale ne risente gli effetti." Parola di Nikola Tesla, ingegnere elettrico, inventore e fisico che non fece in tempo ad essere informato (morì nel 1943) che una delle più iconiche band americane degli anni 80 avrebbe preso il suo nome dando tutto un altro sapore al concetto di elettromagnetismo.
Recensione di SpazioRock - Pubblicata in data: 17/08/16

Articolo a cura di Marilena Ferranti 

 

"Mechanical Resonance Live!" non è altro che una versione live del classico omonimo debut album della band arrivato al trentesimo anniversario (l'album fu multiplatino ai tempi - 1986 Geffen), e rappresenta la celebrazione in chiave musicale dell'effetto che questa (spesso sottovalutata) formazione di Sacramento, California, è stata capace di esercitare sul microcosmo del rock di un'epoca d'oro. Il titolo stesso voleva essere la dimostrazione matematica dell'efficacia delle sonorità hard rock classiche anni '70 con una bella spolverata di blues per ottenere un buon successo...e così fu.Oltre alla tracklist originale, oggi, in questa nuova versione troviamo la graditissima sorpresa del singolo uscito il 22 luglio "Save That Goodness" scritto e prodotto da Phil Collen dei DEF LEPPARD, che conosce la band dai tempi in cui si spartivano le jam sessions al Paradiso Theater di Amsterdam 30 anni fa. La domanda è: avevamo davvero bisogno di una nuova edizione di questo capolavoro? Si dice che i fulmini non cadano mai due volte nello stesso punto, e forse è questo che li rende così dannatamente affascinanti, no? Verrebbe da malignare chiamandola un'operazione meramente commerciale, dopotutto il disco viene pubblicato in concomitanza col tour estivo della band di supporto ai Def Leppard, ma le due band non sono nuove alla condivisione dei palchi (i Tesla li supportarono durante il celeberrimo Hysteria tour già nel lontano1987/88, ed è proprio durante l'ultima data del più recente tour con Def Leppard e Styx che i pezzi sono stati registrati live; l'idea pare sia stata proprio di Collen).

 

Già al primo ascolto questo disco regala ai fans una nuova chiave di lettura, oltre ad un sapore nostalgico e una bellissima resa audio. Le ritmiche dirompenti, gli echi southern e le chitarre graffianti sono ancora lì, "Ez come ez go" si apre con Jeff che saluta Salt Lake City e il pezzo parte con un'attitudine più funky- blues della versione originale che non ci fa rimpiangere niente. "Cumin' Atcha Live" è ancora uno dei pezzi hard rock/blues migliori che gli states ci abbiano proposto negli 80's, e proprio in questa versione dal vivo raggiunge l'apice della sua dirompenza con quegli incroci orgasmici nei solos. "Cover Queen" che al primo ascolto nella versione anni 80 non mi aveva mai convinta risultando un pò "piatta", in veste 2016 è più cattiva e graffiante e guadagna molti punti. "Lil' Suzie", cover dei britannici Ph.D. - "Little Suzi's On The Up" appresenta uno dei rari casi in cui la cover è meglio dell'originale, con quell' intro da ballad strappamutande, anche se in questa versione dell'intro non c'è traccia, e il pezzo rimane più godibile nella prima veste rispetto a questa che trasmette meno brividi. La voce "Tyleriana" di Jeff ha ancora molto da dire, Brian Wheat ha affermato di essersi divertito moltissimo a rivisitare alcuni dei pezzi che la band non suonava da tempo, e non dimentichiamo che i TESLA non sono affatto parte di quelle band decadute e brutte caricature di se stesse che non sono si sono mai riprese dalla fine degli anni 80.

 

I TESLA, appena 2 anni fa, sono balzati alla posizione #14 della Billboard Top 200 con "Simplicity", hanno incendiato il Jimmy Kimmel LIVE!e tenuto testa alle nuove leve della scena rock mondiale suonando al Rocklahoma, al Graspop Metal Meeting, allo Sweden Rock Festival e alla Monsters of Rock cruise. Dopotutto i "ragazzi" qui si preparano a sfornare il loro nono full-length album con un certo Phil Collen seduto sulla sedia del produttore, e dopo il tour coi Leppard si dedicheranno ad aggiungere alla mezza dozzina di pezzi che sono già in cottura altrettante canzoni per sfornare un ulteriore lavoro, questa volta completamente inedito, nel 2017. D'altra parte la scienza non mente mai, una grande band con una grande produzione può risultare solo in un grande impatto pronto "alterare ancora una volta il bilancio cosmico del rock".





01. Rock Me to the Top (live)
02. Ez Come Ez Go (live)
03. Gettin' Better (live)
04. Comin' Atcha Live (live)
05. Changes (live)
06. Before My Eyes (live)
07. 2 Late 4 Love (live)
08. We're No Good Together (live)
09. Love Me (live)
10. Cover Queen (live)
11. Lil' Suzie (live)12. Modern Day Cowboy (live)
13. Save That Goodness (bonus studio track)

Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool