A Day To Remember
You're Welcome

2021, Fueled By Ramen
Alternative Metal/Alternative Rock

Il nuovo tentativo degli A Day To Remember di rendere ancora accessibile e fresco un genere che, per natura, fatica ad esserlo.
Recensione di Dario Fabbri - Pubblicata in data: 04/03/21

A distanza di quasi 5 anni dall'ultimo "Bad Vibrations" (2016), gli A Day To Remember ritornano alla ribalta con il settimo disco "You're Welcome". Meno cupo nei toni e a lunghi tratti più soft rispetto al precedente, la nuova fatica di Jeremy McKinnon e soci si contraddistingue per un apprezzabile tentativo di sperimentare suoni e soluzioni eterogenei, pur mantenendo intatta la propria identità musicale a metà strada tra alternative metal e metalcore. Presentando una commistione di generi diversi tra loro, era lecito aspettarsi che non tutti i brani che compongono "You're Welcome" risultassero simili ed efficaci allo stesso modo.

 

In questo senso, procedendo in ordine, l'opener del disco "Brick Wall" rappresenta una vera e propria dichiarazione d'intenti: essa infatti riesce a mostrare un bilanciamento ben riuscito tra le sonorità tipiche della band ed elementi prettamente pop. Sulla stessa falsa riga si muovono anche le successive "Mindreader" e "Bloodsucker", andando così a costituire un primo blocco di canzoni decisamente godibile, capace di unire orecchiabilità e fantasia, oltre alle solite discrete prestazioni vocali di Jeremy McKinnon. Questa prima parte termina in crescendo con "Last Chance To Dance (Bad Friend)", una delle canzoni più pesanti della discografia recente degli statunitensi e destinata a entrare nei cuori dei fan di nuova e vecchia data, grazie a una prova assolutamente degna di nota da parte di tutti i componenti della band, in particolare per gli scream di McKinnon che si fondono magistralmente con la violenza esplosiva dei muri di chitarre eretti da Kevin Skaff e Neil Westfall.

 

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Photo credits: Jimmy Fontaine

 

Se la prima parte del disco mostra un equilibrio piuttosto apprezzabile tra i vari elementi proposti dai cinque musicisti, non si può dire lo stesso di quella immediatamente successiva: eccezion fatta per il singolo "Resentment", che ci restituisce nelle sonorità la band sentita all'inizio, i pezzi restanti (in particolare "F.Y.M.", "High Diving" e "Only Money") manifestano soluzioni fin troppo basilari e semplicistiche, come se improvvisamente i componenti del gruppo avessero deciso di tirare il freno a mano nel bel mezzo della corsa. Non risulta troppo convincente neanche l'arena-rock di "Viva La Mexico", che presenta un ritornello forse fin troppo orecchiabile. La band recupera però terreno nel finale con "Degenerates" e "Permanent", facendo leva su ciò che sanno fare meglio, ossia quella tipologia di canzoni che combinano sonorità alternative e metalcore, uno stile che li ha resi arcinoti durante lo scorso decennio, mentre con "Re-Entry" e "Everything We Need" si avvicinano molto alle sonorità à la Simple Plan, perdendo qualcosa in termini di efficacia espressiva.

 

In generale, ascoltando attentamente "You're Welcome" è possibile giungere a diverse conclusioni: di certo è evidente come gli A Day To Remember stiano vivendo un discreto momento di forma e che quando si tratta di comporre brani nelle loro corde, il risultato è quasi sempre positivo. Nel momento in cui però osano spingersi al di fuori dei propri schemi, si palesano alcuni limiti, con soluzioni spesso rivedibili - su tutte il ritornello di "Viva La Mexico" e i vari cori in stile Imagine Dragons presenti in più di una canzone. "You're Welcome" non costituisce la miglior prova della discografia degli A Day To Remember, ma rimane ampiamente apprezzabile il tentativo di rendere ancora accessibile e fresco un genere che, per natura, fatica ad esserlo.



01. Brick Wall

02. Mindreader

03. Bloodsucker

04. Last Chance To Dance (Bad Friend)

05. F.Y.M.

06. High Diving

07. Resentment

08. Looks Like Hell

09. Viva La Mexico

10. Only Money

11. Degenerates

12. Permanent

13. Re-Entry

14. Everything We Need

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