Nel 2013, Robbie Williams, acquistò un’enorme villa a Kensington, un ricco quartiere di Londra. Non contento delle dimensioni però, il cantante britannico iniziò subito ad ampliarla.

In seguito, nel 2018, Williams ha presentato un piano di lavori alla commissione urbanistica locale. Questi lavori però, da anni vengono interrotti o bloccati a causa delle lamentele, seguite da alcune denunce da parte dei vicini di casa del cantante, tra i quali spicca Jimmy Page, il leggendario chitarrista dei Led Zeppelin.

Il chitarrista vive li da più di cinquant’anni. La casa si chiama Tower House, ed è una residenza d’epoca costruita alla fine dell’ottocento e contenente una gran numero di dipinti e affreschi prerafaelliti originali. Page si impegna da anni a restaurarli e a conservarli in maniera maniacale, a tal punto da non suonare neanche la chitarra elettrica in casa per non danneggiarli con le vibrazioni sonore.

Ed è proprio a causa delle vibrazioni che sarebbero state prodotte dai lavori in casa Williams che Page si oppose pubblicamente. Egli scrisse:

La Tower House è stata costruita nel 1870 da un eminente architetto vittoriano, per uso personale, ed è uno degli edifici storici più importanti del quartiere. Dopo aver protetto Tower House per oltre quarant’anni, ora sto continuando la lotta contro una nuova minaccia per questo edificio prezioso e unico.

Nonostante svariati tentativi da parte della commissione urbanistica di giungere ad un compromesso tra i due musicisti, ad oggi i lavori sono ancora bloccati.

Negli ultimi anni, Williams ha accusato Page di essersi accampato fuori da casa sua per monitorare il rumore con delle apparecchiature specifiche.

Nel frattempo i giornali inglesi hanno scritto che Robbie Williams avrebbe cominciato a suonare a tutto volume la musica dei Black Sabbath (storici rivali dei Led Zeppelin) in maniera tale da indispettire Page, oltre a girare in giardino con una parrucca tentando di imitare Robert Plant.

Il cantante inglese ha negato tutto, ed ha assunto degli architetti per presentare a Page degli studi che provassero che la sua villa d’epoca non avesse risentito dei lavori in casa Williams, e proponendo alcune installazioni temporanee. Ancora una volta è stato tutto inutile.

Nel 2016 Robbie Williams commentò questa odissea in un’intervista:

Penso che Jimmy si annoi. Vivo alla porta accanto, ho uno studio a casa mia. Potremmo scrivere canzoni insieme. Invece lui si mette a registrare gli operai per vedere se fanno troppo rumore. Due settimane fa sono entrati i muratori e lui era lì che dormiva nel suo giardino, in attesa. Onestamente, è come se avesse una malattia mentale.

Il cantante si è poi scusato per le parole.

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