Articolo a cura di Lorenzo Valé

Il sole è ancora alto quando ci avviciniamo all’Arena di Verona. La gente la cinge già, nella sua spettacolarità, formando file a perdita d’occhio per accedere all’interno. Non è usuale trovare congestione agli ingressi, ma l’evento è di quelli storici. Dopo giorni di incertezza, il concerto si fa: qualche brivido aveva percorso la schiena dei fan leggendo che la Sovraintendenza ai Beni Culturali avrebbe vietato i giochi pirotecnici all’interno del teatro romano. La ragione ha prevalso e siamo quindi qui a farci scaldare dalle fiammate della band newyorkese.

Intuiamo subito che ci vorrà pazienza, fervono ancora i preparativi ed intorno alle 22:00 cominciano a suonare i The Last Internationale. Una performace corporea, ricca di buoni spunti e che mette in risalto capacità vocali molto apprezzate. Poi si spegne tutto di nuovo. La stanchezza e le birre danno il via a qualche piccolo tafferuglio tra il pubblico. Sembra tutto pronto, ma il concerto non inizia, intanto il tempo scorre e si fanno quasi le 23:00.

Si alzano i fischi di disapprovazione dal pubblico, evidentemente stanco di aspettare, ormai incerto sull’effettivo svolgimento del concerto. Finalmente parte “Rock And Roll” dei Led Zeppelin ad annunciare il concerto, il sipario è ancora al suo posto, ma i volumi si alzano. “Detroit Rock City” apre finalmente le danze, l’odore di carburante impregna l’aria e le fiamme illuminano le migliaia di persone che hanno atteso ore per questo. Arrivati ad “I Love It Loud”, il pubblico sembra aver dimenticato le attese e si lancia in cori che scuotono le fondamenta dell’antico teatro. Assoli zeppelininani dopo un tuffo nel passato con “Cold Gin”. Da “Lick It Up” il tributo ai The Who arriva come da tradizione ed il pubblico apprezza. Tutta la tradizione KISS non si è negata: dalla bocca sanguinante di Gene Simmons all’assolo sopraelevato di Eric Singer. Si arriva verso il fatidico momento di “I Was Made For Lovin’ You” ed i successivi encore. “Beth” rapisce il pubblico con enfasi e “Do You Love Me” viene accompagnata da palloncini marchiati KISS che iniziano a fluttuare per l’Arena.

Il gran finale con “Rock And Roll All Nite” fa scappare qualche lacrima di commozione ad un pubblico veterano che ha avuto molta pazienza, ma che ha potuto godere di uno spettacolo immenso, senza errori e forte di una storia senza precedenti. Un particolare ringraziamento alle crew di tecnici che imbastiscono carrozzoni di questo tipo: senza di loro non pagheremmo nemmeno il biglietto.

Setlist

Detroit Rock City
Shout It Out Loud
Deuce
War Machine
Heaven’s on Fire
I Love It Loud
Say Yeah
Cold Gin
Calling Dr. Love
Tears Are Falling
Psycho Circus
100,000 Years
God of Thunder
Love Gun
I Was Made for Lovin’ You
Black Diamond

Encore

Beth
Do You Love Me
Rock and Roll All Nite

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