Durante un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il frontman dei Porcupine Tree ha parlato del nuovo album “Closure/Continuation” pubblicato lo scorso 24 giugno, dopo dodici lunghi anni di assenza dalle scene.

Un lavoro che ha portato la band britannica a scalare le classifiche nel nostro paese, raggiungendo la quarta posizione come disco più venduto della settimana e la prima posizione tra i vinili più venduti.

Steven Wilson ha svelato importanti retroscena riguardanti il tanto atteso lavoro discografico:

“Ci serviva una ragione per tornare a comporre. Volevamo sperimentare, evolvere il nostro sound in questo disco e farlo uscire ora, nel 2022.
[…] A causa della presidenza di Trump, la Brexit, il covid e tutto ciò che accade a causa di Putin, abbiamo vissuto e continuiamo a vivere tempi bui. Non è un disco ispirato a queste situazioni, ma non citarle è veramente difficile. Tutto ciò fa parte della nostra vita ormai.

Il cantante cinquantaquattrenne ha anche avuto modo di esprimere la propria opinione sulla scena musicale contemporanea, definendola come “sterile contenuto social“.
Altrettanto cinica è stata la sua critica rivolta al mondo del rock degli ultimi 20 anni, rilasciando delle dichiarazioni al vetriolo nei confronti dei Måneskin e altre band:

“Il rock ha fallito. Non è stato capace di reinventarsi e ora è un semplice genere di nicchia. Non sono riuscito a trovare delle nuove band valide negli ultimi 20 anni.
I Måneskin sono terribili, una versione scadente dei grandi gruppi del passato e vale lo stesso per i Greta Van Fleet. Le generazioni cresciute ascoltando i Pink Floyd, Led Zeppelin e Black Sabbath non potranno mai prenderli sul serio. Sono privi di personalità

I Porcupine Tree torneranno in Italia il prossimo 24 ottobre, per una data al Forum di Assago di Milano.

Comments are closed.