Ciao Marilena! Grazie, quello che dici mi fa molto piacere. Sono d'accordo, il nostro genere appartiene a buon diritto al mondo AOR classico, quello che ci ha fatto sognare negli anni '80. Melodie accattivanti, arrangiamenti curati, voci strepitose (grazie a Lars Säfsund!) e refrain diretti sono alcune caratteristiche del nostro prodotto. Non posso negare che il sound e il songwriting dei Lionville richiami artisti quali Toto, Richard Marx, Bad English, Journey e Boulevard, per citare alcune delle mie principali influenze, quindi credo proprio che la gente troverà molto di loro nei nostri lavori, compreso l'ultimo. Mi piace però pensare che Lionville sia caratterizzato anche da un songwriting personale e riconoscibile e che pertanto mantenga un'identità propria in grado di distinguere il progetto dalle altre attuali realtà del panorama melodic-rock/AOR.
Il nuovo album ha un pregio su tutti che ne rende l'ascolto davvero piacevole: il lavoro sui testi, assolutamente all'altezza delle musiche. Qual è stato il motore di tutta questa poesia?
Generalmente non mi occupo dei testi. Mi limito a scrivere alcune parti dei ritornelli o a suggerire il tema da trattare. Per questo album mi sono rivolto a diversi parolieri che hanno svolto egregiamente il loro lavoro, sono d'accordo. Vorrei menzionare Gianluca Firmo autore ad esempio della title-track. Bruce Gaitsch ha scritto un testo dedicato all'amore per la musica, "Living On The Edge" e uno dedicato ad una persona cara che ha lasciato questo mondo, "Our Good Goodbye". Molto toccante anche il testo di "Image Of Your Soul", ad opera di Alessandro Del Vecchio. Inoltre, vorrei menzionare il pregevole contributo di Robert Säll, Soren Kronqvist, Ida West e Thomas Vikstrom.
Tra la vostra prima e seconda release è passato veramente pochissimo tempo. Poi una lunga pausa durante la quale anche la formazione ha subito delle variazioni. Cosa rende diverso "A World Of Fools" e cosa invece ci farà riconoscere il vostro stile ascoltandolo?
L'artwork del disco è maestoso e immagino rappresentativo del titolo. Come avete realizzato il concept e chi è l'artista?
Si chiama Kai Brockschmidt ed è stato proposto dall'etichetta. Ha fatto davvero un lavoro eccellente, partendo da una sua idea ma mantenendo il leone come "trademark". Naturalmente l'opera ha preso spunto dal titolo dell'album ed è stato creato un artwork cui a mio avviso ognuno può attribuire (così come al titolo stesso) un significato personale. Inizialmente l'ho trovato vagamente epico, forse più adatto ad un altro genere musicale ma poi... era troppo bello per non tenerlo!
Ci sono alcuni pezzi che è facile immaginarsi cantati da un pubblico in visibilio in un'arena come "I Will Wait" e "All I Want". Se doveste scegliere l'opener per il concerto più importante della vostra vita, quale pezzo del nuovo album scegliereste?
Ovviamente ciò che dici mi lusinga. Come accennavo prima, i Toto sono certamente la principale delle mie influenze musicali e credo di poter parlare anche per gli altri componenti della band. E' molto difficile scegliere un brano solo dal momento che la band è riuscita in tanti anni a regalare hit deliziose e ognuna caratterizzata da un sapore diverso. Potrei però menzionare "Stop Lovin' You", canzone a cui sono particolarmente legato per due motivi: lo ritengo una sorta di manifesto del genere in quanto racchiude tutto ciò che dovrebbe avere IL pezzo AOR: melodie, armonia, suoni, impatto, parti strumentali, cori, interpretazione dei singoli, voce... Tutto come dovrebbe essere! Il secondo motivo è di natura più affettiva: quando avevo circa 8 anni mio fratello Alessandro (grande collezionista del genere) faceva il dj in una radio locale e conduceva un programma dedicato al melodic hard rock. Quando mise "Stop Loving You" mi innamorai subito e iniziai ad acquistare tutti i CD dei Toto. Da quel momento mi entrarono nel cuore. Non ne usciranno mai.
Moltissimi nomi del panorama italiano si sono alternati nel vostro percorso: Pierpaolo Monti, Alessandro Del Vecchio, Mario Percudani, Anna Portalup. Con quale altra band italiana vi piacerebbe affrontare un tour europeo per portare in alto il vessillo del rock nostrano?
Ci sono tante belle realtà nel nostro panorama e credo che l'Italia non abbia nulla da invidiare alle proposte estere. Vuoi un nome? Hungryheart: sono amici, mi piace il loro sound e inoltre hanno caratteristiche diverse da Lionville e ciò li renderebbe complementari al nostro gruppo.
Tornando al Frontiers Rock Festival, se poteste scegliere una della altre band per un'esibizione fuori scaletta, con chi vi piacerebbe jammare e su quale pezzo?
Non vediamo l'ora di salire su quel palco! Beh... mi stai facendo immaginare dei "flim" assurdi di me che suono a fianco di Marcie Free! La prima cosa che mi è venuta in mente è "Unruly Child". La seconda "Who Cries Now"!
Vorreste lasciare un messaggio ai vostri fan e ai lettori di SpazioRock?
Un caro saluto a tutti i lettori di SpazioRock! Se tra di voi ci sono dei fans di Lionville ci scusiamo per avervi fatto attendere tanto tempo prima del terzo album, ma crediamo che ne sia valsa la pena! Per coloro che non ci conoscono... beh, cosa aspettate?
Grazie a te per le interessanti domande!