Baroness + Zippo
14/06/18 - Zona Roveri Music Factory, Bologna


Articolo a cura di Isadora Troiano
È stata una serata per veri intenditori dello stoner quella tenutasi ieri sera presso la Zona Roveri di Bologna insieme agli statunitensi Baroness. Una serata che ti lascia come dopo aver degustato una cena prelibata accompagnata da ottimi vini: satollo, soddisfatto e felice.
Si parte subito in quinta con gli Zippo, una delle band storiche e di spicco dello stoner rock italiano. La band abruzzese offre un set dal forte impatto sonoro, spaziando in tutta la loro discografia ma con particolare attenzione all'ultimo lavoro, "After Us", pubblicato nel 2016.
I nostrani creano la giusta atmosfera per preparare il pubblico all'arrivo dei Baroness e, infatti, quando alle 22:15 i quattro salgono, puntualissimi, sul palco della Zona Roveri, l'adrenalina è già nell'aria.
L'inizio è col botto con "Take My Bones Away", cavallo di battaglia della compagine americana, di solito proposta come chiusura dei loro set ma, in questo caso, lanciata immediatamente come una bomba sul pubblico bolognese.
La discografia dei Baroness, si sa, è multicolore e i brani eseguiti sono tratti dai vari album "Red", "Blue", "Yellow and Green" e "Purple". Da "Kerosene" a "Board Up The House" fino a "Eula", i Baroness portano sul palco il meglio della loro produzione dal 2007 ad oggi.
 
 
1200x630sr_600 
 
Interessante vedere il gruppo in azione dopo l'ultimo cambio di formazione avvenuto l'anno scorso, con l'uscita di un membro storico della band capitanata da John Baizley, il chitarrista Peter Adams a favore dell'energica Gina Gleason; l'alchimia sul palco sembra essere rimasta intatta, nonostante questo, e lo show prosegue su binari sicuri, con grande soddisfazione della band.
Baizley, infatti, ringrazia più volte il pubblico della Zona Roveri per la risposta entusiasta, canzone dopo canzone, e forse anche leggermente inaspettata.
A metà set arriva "Shock Me", il brano tratto dall'ultimo album e che è valso alla band anche una nomination ai Grammy Awards 2017 come "Best Metal Performance", segno che con l'ultimo disco, ormai datato 2015, gli statunitensi siano entrati a pieno titolo tra i grandi del genere.
Con un'epica versione di "Chlorine & Wine", primo singolo da "Purple" e la potentissima "The Gnashing", tratta invece da "Blue", si chiude il set ufficiale ma in breve i Baroness ritornano sul palco, chiamati a gran voce dal pubblico, per l'encore.
Sono "Wanderlust" e "Isak" a concludere definitivamente la performance dei Baroness in quel di Bologna ma le sorprese non finiscono qui perché, pochi minuti dopo, i Baroness escono dal backstage e si lanciano tra gli avventori rimasti nel locale per foto e autografi. I ragazzi sono rilassati e disponili e non si risparmiano neanche di fronte a fan ben muniti di vinili e booklet vari.
È la ciliegina sulla torta di una serata riuscita su tutti i fronti, con due band straordinarie sullo stesso palco e un'atmosfera carica al massimo.
Ora ai Baroness spetta la grande prova del palco del Firenze Rocks e chissà che non riescano a conquistare anche il pubblico, certamente più esigente, dei Guns N' Roses.
 
 
baroness_600_01
 
 
Setlist:
Take My Bones Away
The Sweetest Curse
Kerosene
March to the Sea
Green Theme
Board Up The House
Cocainum
Eula
Morningstar
Shock Me
If I Have to Wake Up (Would You Stop the Rain?)
Fugue
Desperation Burns
Chlorine & Wine
The Gnashing

Encore
Wanderlust
Isak

 



Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool