Inglorious - Tour 2017
12/12/17 - Salumeria della Musica, Milano


Articolo a cura di Pamela Piccolo
«Provate ad immaginare un salumiere che affetta mortadelle, salami, coppe e prosciutti in una ex fabbrica di catene d'oro con un gruppo che suona dal vivo e gente che si scatena nel ballo... La Salumeria della Musica è tutto questo: un locale decisamente fuori dagli schemi, in cui convivono identità diverse. Il luogo in cui è nata era una fabbrica di catene d'oro, dove un tempo regnavano il rumore delle presse e l'odore dei solventi oggi si ascolta musica d'autore, gustando vini e salumi di qualità» - La Salumeria della Musica.
 

Nel jazz club di via Pasinetti, a quattro mesi dal triste annuncio della sua chiusura, arrivano gli Inglorious. Nata a Londra, la band hard rock capitanata da Nathan James, già vocalist della Trans-Siberian Orchestra, è tornata a Milano per promuovere il suo secondo album, dopo il precedente show in apertura agli Steel Panther tenutosi lo scorso settembre.

 

Il compito di aprire la serata è affidato agli italiani Dobermann. Il trio purosangue è attivo nel circuito hard rock da circa cinque anni. Con un rock ‘n' roll grintoso e diretto, la band nostrana ci intrattiene con brani semplici e dallo spirito vagamente punk per una serata che, sin dall'apertura delle porte, si promette adrenalinica. Freschi della pubblicazione del loro quarto album "Pure Breed", la proposta di Paul Del Bello è talmente di impatto e ricca di ritornelli accattivanti da non uscire dalla nostra testa.

 

Dopo un breve cambio palco, "II", la più recente release degli Inglorious, viene subitaneamente promossa con la traccia di apertura dello show "Read All About It". Ciò che colpisce immediatamente è la voce di Nathan James, ruvida, calda, in una parola blues. Legittimamente fiero della propria estensione vocale e capacità polmonare, il frontman biondo crinito sfavilla delle luci che rendono intima la location della Salumeria della Musica, pronta a essere scossa da un hard rock anni '70 figlio di band come i Led Zeppelin e i Deep Purple.

 

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Immersi nella loro esibizione, gli Inglorious propongono brani estratti soprattutto dal nuovo album, al contempo facendolo come se si trattasse di un omaggio a tradizione e passato. Un revival, se vogliamo, contraddistinto dall'ottima prestazione, sia su disco che in sede live, di James. Con due album in due anni, la band sembra non riuscire a stare ferma in una continua ricerca di evoluzione e miglioramento. "Un album all'anno e un tour, a ciclo continuo", ha recentemente dichiarato Nathan alla stampa. E noi non possiamo che assecondare tale proposito ascoltando i loro album dalla prima all'ultima nota e, soprattutto, supportandoli andando ai loro concerti.

 

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Con queste premesse, la Salumeria della Musica e il pubblico tutto non potevano che trascorrere una serata all'insegna dei virtuosismi di Andreas Eriksson, delle movenze di Colin Parkinson, bassista, e di Philip Beaver, batterista. Brani come "Bleed For You" e "Unaware", tratti dall'omonimo album di debutto, scaldano la già ardente location finché il perfetto tributo a Chester Bennington e a Chris Cornell con la riproposizione di "Numb" e "Black Hole Sun" in versione acustica non ottiene ampi e sonori consensi. La voce di James raggiunge vette impreviste ed è intrisa di una passione che sommerge gli astanti. I riff veloci e intensi di Drew Lowe si intersecano bene con i colpi inferti da Beaver alle pelli. Su questa base la band costruisce un tessuto musicale impenetrabile e, tra un solo di basso e un solo di batteria, la scaletta degli Inglorious procede rapidamente con grinta e fervore.

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La sopracitata "Bleed For You" è uno dei lenti su cui La Salumeria si adagia. Qui non possiamo non notare come la prova canora di Nathan James rivendichi quella del compianto Cornell... "Black Magic" riassume e rappresenta tutto lo stile Inglorious in circa cinque minuti di canzone. Dopo una tale performance viene facile credere che la nuova creatura di James possa incarnare i dogmi dell'hard rock di stampo seventies, da personalizzare, con uno stile accattivante e giri di chitarra ai limiti della bellissima ossessione. "I Don't Need Your Loving" è puro glam/hard rock: il brano che apre il secondo lavoro degli Inglorious ha inizio con un arpeggio che lascia il posto a un groove hard rock di stampo Whitesnake.

 

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Gli Inglorious caricano in continuazione le loro cartucce per uno spettacolo privo di staticità. La band è coesa e delizioso è il feeling che costruisce con il suo pubblico. A dimostrazione di ciò, James scende dal palco per cantare insieme a noi il brano di chiusura "Until I Die" ed è il culmine dell'emozione. Grande dimostrazione di luminosa empatia prima di invitare l'audience al banco del merchandise per scattare fotografie e firmare autografi.

 

Qui vi rimandiamo alla fotogallery completa della serata.

 

Setlist

Read All About It
Breakaway
Gypsy
Tell Me Why
Bleed For You
Warning
Black Magic
Drum and bass solos
Taking The Blame
I Got A Feeling
Numb
Black Hole Sun
Faraway
Unaware
I Don't Need Your Loving
High Class Woman
Holy Water
Until I Die



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