Lordi European Monstour 2016
05/11/16 - Dagda Live Club, Borgo Priolo


Articolo a cura di SpazioRock

Articolo a cura di Cristiano Veluti 

 

La strada per arrivare a Borgo Priolo non è delle più immediate e senza l'ausilio del navigatore la scarsità di segnalazioni per raggiungere il locale renderebbe difficile arrivarci per i meno avvezzi a circolare nella provincia pavese.
Un posto nuovo che si affaccia nel panorama delle venue dove andare a sentire concerti e che, alla vista delle locandine affisse al suo interno, ha tutte le intenzioni di ritagliarsi uno spazio di tutto rispetto nel settore proponendo nomi non appartenenti al mainstream ma di sicuro interesse per gli appassionati.

 

Il pubblico presente nel numero di svariate decine di appassionati si è dimostrato interessato all'evento ricco nella proposta musicale.
Ci si aspettava un breve set di uno sconosciuto gruppo spalla ed un veloce arrivo in scena della band Headliner e invece al nostro arrivo poco prima delle 21, inciampiamo nell'esibizione di una curiosa band. I Silver Dust, provenienti dalla Svizzera, in modo tutt'altro che anonimo prendono possesso in senso sia fisico che figurato dell'intero spazio sul palco con strumentazione, installazioni e decorazioni oltre ad un ampio schermo video che accompagnava in modo interattivo l'esibizione. La band indossa costumi in stile che impropriamente definisco steampunk ed esegue i pezzi con una coreografia spettacolare, donando un'esibizione coinvolgente. Al termine della loro esibizione, ecco il cambio veloce del palco con l'intervento dei musicisti stessi svestiti dei panni di scena che si accalcano con la band successiva per smontare e riallestire il palco. 

 

E' il turno degli annunciati Shiraz Lane, dalla Finlandia, che si presentano sul palco con i loro volti giovani e uno stile glam anni '80. Inziano a suonare con una determinazione e una presa del palco degna della più rodata band della West Coast americana e un suound decisamente accattivante, ruffiano, consapevoli e determinati ad accaparrarsi l'attenzione del pubblico. Il riff d'inzio del primo pezzo e i 10 secondi di scream della cantante portano tutta la concentrazione del pubblico sulla band e l'intesa è pressoche immediata. Lo show è incentrato su pezzi decisamente hard rock, con una proposta piacevole da sentire e da vedere in quanto, nonostante la giovane età, i musicisti tutti si muovono sul palco con una ispirata ma mai priva di dignità aria glam anni '80. La senzazione è quella di vedere un po' i vecchi Guns, i Motley, i Van Halen, insomma nulla di nuovo, ma qualcosa che nonostante tutto ancora oggi non stanca. 


Sono ormai le 22.30 e i Lordi (qui la nostra gallery completa) non hanno ancora fatto capolino. Nuovamente in atto i musicisti del primo e secondo gruppo per il cambio definitivo del palco che lascia ora lo spazio alle scenografie dei Lordi. Cadaveri, teste impalate, muri di orribili cantine, sangue e ragnatele. Sul fondo della sala si sente un po' di movimento, i presenti fanno largo al servizio si sicurezza che fa infelicemente entrare la band dall'ingresso principale, mostrando i mostri al pubblico anzitempo. Viene violato il mistero e la meraviglia che l'attesa dell'apparire sul palco dopo il luci giù all'inizio degli show regala sempre agli spettatori.

 

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Si comincia. L'orribile Mr. Lordi, il chitarrista Amen, il bassista Ox, la tastierista Hella e il batterista Mana ci regalano il pezzo forse più immediato e gradevole dell'ultimo album. Ecco "Let's Go Slaugheter He Man". L'audio non è dei migliori, ad onor del vero il gruppo precedente si sentiva decisamente meglio, la musica dei Lordi per qualche oscura ragione ha perso di spessore, profondità e soprattutto di impatto, sfortunamente durante tutto il concerto la situazione non va migliorando in modo apprezzabile.

 

Lo show prosegue tra pezzi pescati un po' da tutti i dischi della band, che annovera già una consistente produzione all'attivo. Tra un pezzo e l'altro ecco i teatrini splatter di Mr. Lordi e di altre comparse dello staff, che lasciano al frontman la possibilità di prendere fiato e rinfrescarsi a margine del palco in palese affanno sotto il pesante costume.


C'è spazio per tutti sul palco, e ognuno dei membri ha il suo intermezzo di assolo che ricalca uno spettacolo che portano in giro dall'inizo della loro carrieta musicale. Questo forse è il limite di gradevolezza dello show. Considerata la particolarità di suonare in maschera con uno spettacolo di non sola musica, ci aspetteremmo da Mr. Lordi un piccolo rinnovamento di scena e siparietti, quel valore aggiunto che il pubblico cerca in una band del genere.
Poco male perchè comunque la band, specie sui pezzi del successo di esordio è veramente forte e si fa ancora apprezzare, nonostante siano passati diversi anni. Mr. Lordi si lancia anche in poche accennate parolo in italiano che rendonono questo mostruoso frontman quasi spiritoso, in stridente contrasto con la sua figura di personaggio dell'orrore. Apprezzabili anche le coreografie dei musicisti di prima linea che richiamano un po' le movente dei Kiss all'unisono sul palco.

 

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Lo show si chiude quasi dopo la mezzanotte con un crescendo dei maggiori successi della band, e alla fine di "Would You Love A Monsterman" la band abbonda il palco prendendosi il saluto dei presenti mentre ripercorrono la sala sotto scorta verso il loro camerini.


Se le mascherate non sono il vostro genere, non lo sarà nemmeno questo show. In caso contrario avrete di che andarvene a casa sognando dove compreare una maschera come la loro e sperando di trovare un'occasione per indossarla.

 


Setlist

1. Let's Go Slaugher He-Man
2. Babez For Breakfast
3. The Riff
4. Hellbender Turbulence
5. Bite It Like A Bulldog
6. Icon Of Dominance
7. Hug You Hardcore
8. It Snows In Hell
9. Children Of The Night
10. Cadaver Lover
11. Down With The Devil
12. Blood Red Sandman
13. Hard Rock Hallelujah
14. Devil Is A Loser
Encore:
15. Who's You Daddy?
16. Would You Love A Monsterman




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