Nothing But Thieves - Broken Machine European Tour 2018
10/11/18 - Fabrique, Milano


Articolo a cura di Giulia Franceschini

Con "Broken Machine" si sono consacrati una delle realtà rock più fulgide di questi recentissimi anni, bruciando numerosi sold out in giro per l'Europa, raggiungendo eccellenti risultati discografici grazie al loro colore unico, che si risolve in un rock fatto di bellissime chitarre, di un groove attraente e della voce di Conor, che non può essere definita altro se non un dono.

Non tanto cavalcando l'onda delle acclamanti luci puntate su se stessi, quanto più desiderosi di esprimere la propria peculiarità in un gesto discografico non particolarmente alla moda, i Nothing But Thieves hanno da pochissimo pubblicato un EP, "What Did You Think When You Made Me This Way", quattro brani che li ritraggono in questo momento di ascesa rapida e intensa, mentre viaggiano in giro per l'Europa portando sul palco ogni sera la loro per ora contenuta discografia, ma dando degli inequivocabili segnali sul fatto che si tratti solo dell'inizio.

 

E amano l'Italia, tantissimo, lo dice Conor all'inizio del loro concerto: "L'Italia è uno dei Paesi in cui abbiamo sempre suonato dagli inizi". Non è infatti passato neanche un anno dalla loro ultima apparizione milanese sold out (e solo pochi mesi dal loro più recente passaggio in Italia), e rieccoli sul palco del Fabrique di Milano, accompagnati da The Blackmordia e dai Deaf Havana, un nome che risuona sempre più di frequente di questi tempi.

 

nbtfabriqueint1

 

I francesi e giovani The Blackmordia hanno l'onere e l'onore di fare da apripista in questa serata in cui l'alternative rock si declinerà nelle sue più cangianti forme. È un'intro di synth a preparare il loro ingresso, e, una volta posizionati, non si può evitare di notare che lo stile davvero non manca: dagli outfit alle scelte sonore, la band non fa fatica a trovare l'attenzione e l'approvazione del pubblico, forti di un'intensa attività live (hanno aperto a KISS, Gojira, Nickelback, Five Finger Death Punch, ecc...) che li rende sciolti e consapevoli.


Dall'accoglienza riservata ai Deaf Havana, si intende facilmente che la band sta raccogliendo sempre maggiore successo, merito soprattutto della popolarità di brani come "Trigger" su tutti, tratto dall'ultimo "All These Countless Nights". La band regge tranquillamente la scena, forte di un sound poppeggiante, che però dal vivo fa emergere le sfumature più graffianti che derivano dalla base di fatto rock della band inglese.

  nbtfabriqueint2

 

Dopo circa mezzora, il palco si riaccende ed ecco i Nothing But Thieves riempire la scena sulle note di "I Was Just A Kid", da "Broken Machine". Puliti, precisi, potenti, in sede live risalta ancora di più la bellezza degli arrangiamenti, e la resa anche dei più sottili dettagli è ottima. La scaletta spazia tra i due dischi ad oggi pubblicati, ma non vengono trascurati nemmeno i brani tratti dal nuovissimo EP, di cui ci propongono subito "Take This Lonely Heart", che il pubblico già conosce a memoria e che esplode dopo una progressione incalzante. Segue "Soda", e il Fabrique si riempie di luci e della voce di Conor che rimbalza sulle pareti come un proiettile, in una potenza che lascia semplicemente a bocca aperta.

 

C'è "Broken Machine", la richiesta di un mosh pit su "I'm Not Made By Design", e si balla pazzamente sui synth di "Live Like Animals", in una svolta elettronica e danzereccia della setlist.

 

nbtfabriqueint3

 

Conor riprende il microfono e spiega che il brano successivo è dedicato a Milano, che è la prima volta che viene eseguito live in quella versione, e siamo facilmente al picco emotivo della serata. I primi accordi al piano di "Particles" si liberano nell'aria, insieme alle urla di un pubblico esultante che canta a perdifiato il ritornello. Non contenti, subito dopo è il turno di una "If I Get High" da brividi, nella quale, per l'ennesima volta, Conor dà prova delle sue incredibili capacità e delle sfumature emozionanti della sua voce.

 

"Trip Switch" sdrammatizza un'atmosfera davvero tesa e piena di emozione, preparandoci alla fine della setlist, che si conclude prima degli encore con "Sorry". Gli ultimi tre brani della serata sono "Afterlife", "Itch" e il gran finale è lasciato ad "Amsterdam", band e pubblico in delirio, Joe che corre da un lato all'altro del palco nel lunghissimo finale.
Si conclude così, in un applauso e un inchino che sono reciproca riconoscenza, uno show che rasenta la perfezione per intensità, emotività, precisione e potenza. I Nothing But Thieves lasciano il palco, e nel pubblico rimane solo il desiderio di ripetere l'esperienza.

 

Clicca QUI per la gallery completa.

 

Setlist Nothing But Thieves
I Was Just a Kid
Ban All the Music
Wake Up Call
Take This Lonely Heart
Soda
Broken Machine
I'm Not Made by Design
Live Like Animals
Number 13
You Know Me Too Well
Particles
If I Get High
Trip Switch
Forever and Ever More
Sorry
Encore:
Afterlife
Itch

Amsterdam

 




Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool