Antimatter
Alternative Matter

2010, Prophecy Productions
Alternative Rock

Recensione di Marco Belafatti - Pubblicata in data: 24/11/10

Storia travagliata quella del progetto Antimatter. Nati all'inizio del nuovo millennio per volontà di Duncan Patterson (una delle menti geniali dietro ad “Alternative 4”, autentico capolavoro targato Anathema) e dal fido compagno Mick Moss, i Nostri hanno attraversato i territori dell'elettronica più eterea, portando con sé una valigia carica di sensazioni malinconiche, uno spirito rock psichedelico tanto caro ai Pink Floyd, nonché un gruppo ben assortito di angeliche voci femminili, ideale compagnia per l'ugola calda ed avvolgente del buon Mick. Nel 2005 la svolta: il duo pubblica “Planetary Confinement”, un album quasi interamente acustico, nebuloso e straziante come l'immagine raffigurata in copertina, con quel filo spinato e le nuvole grigie sullo sfondo. Ed è di nuovo capolavoro. Il disco lascia tuttavia presagire un principio di rottura tra le due anime del progetto, che si spartiscono gli oneri lavorando ognuno per conto proprio; nonostante gli encomiabili risultati, viene inesorabilmente a mancare quell'alchimia che aveva reso indimenticabili dischi come “Saviour” e “Lights Out”. La notizia della dipartita di Patterson, quindi, non giunge come un fulmine a ciel sereno, bensì come un addio, anzi, un arrivederci da tempo annunciato. Raccolte le redini degli Antimatter, Mick Moss impiega due soli anni per comporre e pubblicare l'ennesimo masterpiece, il decadente “Leaving Eden”, figlio del rock cantautorale più raffinato ed intimista e di certi umori post grunge. Questa resta la loro ultima testimonianza discografica, almeno fino ad oggi.

Non si tratta, ahimè, di una reunion, né di un vero e proprio come back. Compilation già annunciata nel 2009, “Alternative Matter” è tuttavia un bellissimo pacchetto che Prophecy Productions e gli Antimatter hanno deciso di regalare a tutti quei fan che ormai da un decennio seguono le gesta dei propri beniamini. Quasi due ore di materiale raro o inedito raccolti in un set di 3 dischi, ma anche un artbook di oltre cento pagine, corredato da fotografie e liner notes scritte dallo stesso Mick Moss, nonché un DVD contenente un documentario sulla storia dei Nostri e due videoclip: questo il contenuto della lussuosa fan edition del disco. Per tutti gli altri, “Alternative Matter” sarà pubblicato nella classica (ma sempre elegantissima) confezione digipack a due dischi. Una raccolta ricchissima, oltre che accattivante, che permetterà all'ascoltatore di scoprire tante piccole gemme che ancora non avevano visto la luce del sole.

Come non citare, quindi, l'ambient onirico di “Black Sun” (cover degli immortali Dead Can Dance), la spettrale rilettura acustica di “The Art Of A Soft Landing”, il remix di “Landlocked”, quasi un incontro tra sonorità folk e trip-hop, o le due nuove versioni della già stupenda “Epitaph”, una più rock e dinamica, l'altra incorniciata nella commovente poesia autunnale degli strumenti ad arco... Per contro, dobbiamo registrare anche qualche passaggio a vuoto, soprattutto per chi conosce il recente passato della band, che già nel 2003 aveva pubblicato (in versione digitale) una compilation di materiale raro intitolata “Unreleased 1998 – 2003”. La qualità della scaletta in certi momenti sembra addirittura tentennare, ma è chiaro che, non essendo questo un full length vero e proprio, dobbiamo basare il nostro giudizio prevalentemente sull'operazione discografica, piuttosto che sui singoli contenuti del disco.

In conclusione possiamo quindi affermare che “Alternative Matter” si presenta come un'occasione incredibilmente ghiotta per ogni estimatore della band e per i fan più sfegatati del rock atmosferico, ma rischia di passare inosservata presso un'utenza più ampia, la quale potrebbe perdersi tra le varie maschere indossate da questi artisti nel corso dell'ultimo decennio. Il mio consiglio, per chi fosse interessato, è quello di andare a riscoprire (rigorosamente in ordine cronologico) i quattro album pubblicati dagli Antimatter, per poter godere al meglio di tutte le forme espressive di questa poliedrica realtà.



Disc 1

01. Black Sun (Dead Can Dance Tribute)
02. The Art Of A Soft Landing (Acoustic, Enhanced)
03. Far Away (Live)
04. Saviour (Reel To Reel Demo)
05. Landlocked (Mick Moss Remix)
06. In Stone (Acoustic, Enhanced)
07. Epitaph (New Version)
08. Terminal (Duncan Patterson Remix)
09. Mr. White (Live)
10. Flowers (New Version)
11. Expire (Lackluster Remix)

Disc 2

01. God Is Coming (Duncan Patterson Remix)
02. Everything You Know Is Wrong (Acoustic, Enhanced)
03. A Portrait Of The Young Man (Enhanced)
04. Flowers (Acoustic)
05. Holocaust (Reel To Reel Demo)
06. The Art Of A Soft Landing (4 Track Demo)
07. Expire (Atrabilis Sunrise Remix)
08. Over Your Shoulder (Acoustic)
09. Dream (4 Track Demo)
10. Lost Control (Acoustic, Enhanced)
11. Epitaph (Orchestral Mix)

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