Sixx:A.M.
This Is Gonna Hurt

2011, Eleven Seven Music
Hard Rock

Disco meraviglioso per un inedito Nikki Sixx...
Recensione di Gaetano Loffredo - Pubblicata in data: 20/05/11

In fatto di hard rock la California sta mostrando le unghie ai parigrado svedesi, forse per ottenere la leadership in un settore che sembra non subire contraccolpi visto l’andamento al ribasso del mercato discografico. E’ pur vero che chi non compera i dischi oggi, risparmia denaro sufficiente per potersi garantire un posto in prima fila nei concerti dei propri idoli, e in questo senso il mondo del rock sta vivendo un’inaspettata rinascita. Nemmeno il tempo di esaltare il ritorno in pompa magna dei Warrant che ci tocca parlare di un’altra formazione proveniente da Los Angeles, capitanata dal famoso Nikki Sixx (bassista dei Motley Crue), accompagnato dai due illustri colleghi James Michael (voce, chitarra ritmica, tastiere, percussioni) e Daren Jay Ashba (chitarra solista).


Partiamo col presupposto che i Sixx:A.M. non hanno praticamente niente a che vedere coi Motley, e che se proprio li vogliamo affiancare a qualche nome conosciuto, i primi che balzano all’orecchio sono quelli di Smashing Pumpkins, U2, Muse (alcune linee vocali e melodiche), Lynyrd Skynyrd e soprattutto ultimi Nickelback (per lo stile). Nonostante la precisa volontà di produrre un rock di stampo moderno, Nikki ci abbina spesso e volentieri riff e giri di chitarra old style per una fusione quasi scontata ma assai credibile. C’è da rimanere basiti di fronte all’intensità di composizioni che subito seducono, sorprende l’elevata qualità di ogni brano che compone "This Is Gonna Hurt" e non esagero quando affermo che ci sono undici hit, undici potenziali singoli.


E’ vero, c’è tanta “melodia all’acqua di rose”, canzoni easy listening, e le prime quattro sono lì a testimoniarlo, ma il tutto è arrangiato e coniugato con una perfezione che ha del maniacale. Unico punto debole, ma è proprio andare a cercare il pelo nell’uovo, la voce di James Michael: troppo docile e pulita, non graffia come dovrebbe nei punti cardine. Straordinario però nell’interpretazione delle tante ballate presenti; la chiosa di “Skin” è un incanto d’altri tempi.

“This Is Gonna Hurt” ci regala un Nikki Sixx inedito, finalmente convincente nelle idee e sicuro dei propri mezzi, che sa essere attuale pur restando in parte fedele alle proprie radici. Se vi è piaciuto il solista di Slash, votato negli States disco dell’anno 2010, sappiate che questo non solo lo sorpassa con agilità, ma lo doppia con altrettanta decisione.





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