Secret Sphere
One Night In Tokyo

2016, Frontiers Music
Power Metal

Un biglietto di sola andata per una notte indimenticabile, all'altro capo del mondo.
Recensione di Costanza Colombo - Pubblicata in data: 23/10/16

Se c'è qualcosa a cui i Secret Sphere hanno abituato il pubblico è la loro natura genuina e controcorrente, più fedele a sé stessa che ai dettami del mercato o delle apparenze. Perfettamente aderente a questa linea di condotta è anche l'ultima release della band alessandrina: "One Night In Tokyo".

 

Il pacchetto, costituito da due CD e un DVD, si presenta da solo quale testimonianza, audio e video, di una serata memorabile nella capitale nipponica. Frutto della registrazione, e delle riprese, di una delle date del tour di "Portrait Of a Dying Heart", "One Night In Tokyo" è libero dalla presunzione di essere un prodotto impeccabile. Come dichiarato dallo stesso Aldo Lonobile, durante la nostra ultima intervista, la buona qualità della parte audio è controbilanciata da una parte video "selvaggia" che, se da una parte compromette la valutazione finale, dall'altra conferma come la priorità della band sia, ancora una volta, quella di trasmettere il proprio messaggio in musica nella versione più autentica.


Musicalmente parlando, bastano già i primi secondi della opener "Intro: A Journey Through Time", quando l'intro di "Rain" cede il passo a "Endless" e all'incitamento ricevuto dai fan, ad immaginarsi di fronte a un palco, dall'altro capo del mondo. Ed è questo lo spirito con cui approcciare questa release: cogliere al volo un altro biglietto di sola andata per continuare a sognare in compagnia di X., oppure avventuarsi oltre i gates of wisdom dell'inossidabile "Legend", o ancora prendere il largo con l'audace Mary Read. Il tutto impreziosito dal fascino di una cornice unica come quella dei suoni in presa diretta di un pubblico di fan che probabilmente nessuno di noi avrà mai occasione di incontrare dal vivo.

 

Come prevedibile, la track-list è suddivisa tra una mezza dozzina abbondante di tracce dell'ultimo album in studio e altrettanti successi storici della band nostrana, in un ottimo bilancio dei Secret Sphere attuali. Oltre alla buona prova della band, che a detta dello stesso Lonobile, forse non era del tutto pronta ad un passo tale, si segnala la pregevole performance di Michele Luppi alla voce (coadiuvato, all'occorrenza, dal secondo chitarrista Marco Pastorino) anche quando si tratta di reinterpretare le parti vocali dei brani dell'epoca Messina (Roberto, lo storico cantante della band fino ad "Archetype", ndr).

 

Ultima perla in chiusura, a contribuire all'unicità del prodotto, la bonus track feat. Annette Olzon (ex-Nightwish) nella quale viene riproposto il singolo "Lie To Me" con un contributo femminile che non può che ricreare, in sede canora, il binomio alla base del concept di "Portrait...": X. e Y..

 

Consigliato non soltanto a tutti coloro che seguono da sempre la band ma anche a chi ha conosciuto i Secret Sphere grazie a "Portrait Of A Dying Heart" nell'ottica di chiudere un ciclo e prepararsi al prossimo viaggio, destinazione a world where emotions and feelings are life.





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