Stereophonics
Keep the Village Alive [Deluxe Edition]

2015, Stylus Records
Indie Rock/Pop Rock

Recensione di Francesco De Sandre - Pubblicata in data: 05/10/15

Tutto ciò che c’è di buono nei ritrovati Stereophonics è la mitragliata al rallenty che scaturisce dalla fine di C'Est La Vie in poi. Keep the Village Alive potrebbe essere l’ennesimo spunto per riflettere sull’essenza del singolo come singolo, come ipotetica presentazione della personalità di un gruppo, come punta dell’iceberg dell’ignoranza che tocca e solletica gli ascoltatori distratti con le stesse mani con cui accarezza e protegge la sfera di cristallo di un sistema di promozione che fallisce quando punta sullo scanzonato ma vince perché si rapporta ad un pubblico stanco e oppresso dalle proprie, inibite scelte; il popolo di un villaggio di mura e grigiore che necessita di cucchiaiate di libertà confezionata in PVC per sentirsi – o sembrarsi – felici. Fino a qui, (lo spunto) lo è stato. Da White Lies al tramonto si aprono gli scenari che danno vita ai sotterfugi cittadini nascosti e protetti dai custodi del sapere. Disciolti nella notte dei tempi, come occhi imperturbabili fissi negli scorci di un villaggio tondo e galleggiante, gli Stereophonics di Keep the Village Alive sono i massoni buoni della melodia dello stesso sapere. Essi, in tempeste di vapore e armonie, con l’uso di poche corde e violini e tasti d’avorio, lasciano che la civiltà si lasci imbeccare di nascosto, senza depositare o immagazzinare nozioni o esempi. Solo vivendo e collezionando esperienze, rispondendo sottovoce alle spalle di chi delle proprie fa vanto, You Are My Energy.





01. C'Est La Vie
02. White Lies
03. Sing Little Sister
04. I Wanna Get Lost With You
05. Song For The Summer
06. Fight Or Flight
07. My Hero
08. Sunny
09. Into The World
10. Mr And Mrs Smith
11. Ancient Rome
12. Let Me In
13. Blame (You Never Give Me Your Money)
14. You Are My Energy
15. You're My Star (Acoustic 2015)
16. I Wanna Get Lost With You (Acoustic 2015)

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