Whitesnake
Made In Japan

2013, Frontiers Records
Hard Rock

Il Serpente Bianco torna a calcare le scene con un doppio live fenomenale
Recensione di Federico Mainardi - Pubblicata in data: 24/04/13

Non ha bisogno di presentazioni una band attiva dal 1977, una band che ha attraversato split e reunion, che ha conosciuto mutamenti di sonorità ed una moltitudine di cambi di line-up, annoverando sempre musicisti più che illustri a spalleggiare il leader, unico e insostituibile pilastro dei Whitesnake, David Coverdale. Questa band torna oggi sotto i riflettori con un doppio live, registrato in Giappone nell’ottobre 2011 durante il tour mondiale di “Forevermore”. Da ciò il titolo “Made In Japan”, che infelicemente fa eco al disco omonimo, e celebre al di là di ogni dire, dei Deep Purple che furono compagni d’avventura di Coverdale. Quando egli lasciò la band di Ritchie Blackmore per fondare la propria, sul finire degli anni ’70, era mosso dalla volontà di dare vita ad una proposta originale nel panorama hard rock: quest’ambizione si è realizzata appieno, album dopo album, nel corso della decade successiva. I Whitesnake sono tra quei gruppi che hanno saputo farsi amare come pochi altri dai propri fans, e ciò soprattutto grazie ad un tratto distintivo della loro musica, che nel tempo si è sempre più affinato: l’erotismo. Non la sessualità spinta e facilona del glam, ma un erotismo sottile e pervasivo, che si è sempre espresso al livello propriamente compositivo. C’è una qualità erotica nella musica dei Whitesnake, come ben sanno le miriadi di fans stregate dalla sezione centrale della premiatissima “Still Of The Night”: un senso di attesa bruciante, una tensione un po’ estenuata che si trascina per poi sciogliersi – ma mai del tutto – in passaggi di struggente melodia, oppure trovare repentine soddisfazioni in assoli liberatori. Questa qualità, che ha fatto grandi dischi come “1987” o “Slip Of The Tongue”, è il marchio di fabbrica che si ritrova in tutta la sua attrattiva anche in “Made In Japan”.

La band ha fatto sapere di aver passato la maggior parte del 2012 alle prese con l’editing ed il mixing di quest’album, e si sente: i suoni sono potenti e chiari, moderni e “pompati” quanto basta, ma pur sempre “Whitesnake al 100%”; l’ottima voce di Coverdale è appena un pochino più bassa che in studio ed il pregio del lavoro chitarristico di Doug Aldrich (Dio) e Reb Beach (chitarrista storico degli Winger) è encomiabile, così come mozzafiato è l’accompagnamento ritmico del bassista Michael Devin e del batterista Brian Tichy.  Nella ricca tracklist pezzi classici che davvero non hanno bisogno di alcun commento, come gli indimenticabili “Is This Love”, ”Still Of The Night” e “Fool For Your Loving”, si alternano a brani più recenti, offrendo uno spaccato dell’attività pluridecennale di una super-band ancora in grado di dare a chiunque lezioni di energia e intensità. Non mancano neppure tracce interamente dedicare agli assoli, come vuole una certa tradizione che non tralascia il piacere della tecnica.

La versione deluxe di “Made In Japan” è arricchita dal dvd dello show, con cui sia la schiera dei fan che per dedizione non tralascerà quest’album eccellente, sia chi lo sceglierà per farsi un’idea (e che idea!) del gruppo potrà sentirsi parte di un concerto dal vivo degli Whitesnake. Un’uscita da non lasciarsi sfuggire.



CD 1

01. Best Years
02. Give Me All Your Love Tonight
03. Love Ain’t No Stranger
04. Is This Love
05. Steal Your Heart Away
06. Forevermore
07. Six String Showdown
08. Love Will Set You Free
09. Drum Solo
10. Fool For Your Loving
11. Here I Go Again
12. Still Of The Night

CD 2 – Soundcheck

01. Love Will Set You Free
02. Steal Your Heart Away
03. Fare Thee Well (Acoustic Version)
04. One Of These Days (Acoustic Version)
05. Lay Down Your Love
06. Evil Ways
07. Good To Be Bad (Acoustic Version)
08. Tell Me How (Acoustic Version)

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