COMUNICATO STAMPA

Giovedì 23 giugno 2022 i Pink Floyd pubblicheranno due versioni fisiche della loro prima nuova musica dopo più di 25 anni, ‘Hey Hey Rise Up’.

Il singolo, che era stato inizialmente pubblicato in digitale ad aprile in supporto alla popolazione dell’Ucraina ed era posizionato al #1 in 27 Paesi, sarà disponibile su 7” e CD. Entrambi i formati conterranno inoltre una versione rielaborata di ‘A Great Day For Freedom’ estratta dall’album della band del 1994, The Division Bell. Il singolo sarà disponibile dal 15 luglio (escluso il Giappone- in cui uscirà il 3 agosto- e USA, Canada, Australia e Messico- in cui uscirà il 21 ottobre).

Nella traccia suonano David Gilmour e Nick Mason accompagnati dal bassista Guy Pratt e Nitin Sawhney alle tastiere e Andriy Khlyvnyuk della band ucraina Boombox.

Riguardo l’ispirazione per ‘Hey Hey Rise Up’ Gilmour ha commentato:

Ogni guerra, ma soprattutto una guerra che viene iniziata da una super potenza globale contro una nazione democratica indipendente, fa salire un’enorme rabbia e frustrazione allo stesso tempo. Come ho dichiarato in precedenza, ho una piccola connessione lì. Mia nuora è ucraina, e la band Boombox che già conoscevo, anche se non bene, però già da qualche tempo, è ucraina. È una cosa estremamente difficile, frustrante e che fa infuriare, il fatto che un essere umano possa avere il potere di invadere un’ altra nazione indipendente democratica e uccidere la popolazione. È semplicemente osceno a tal punto che non riesco a crederci.

Per questa edizione limitata, David Gilmour ha revisionato la traccia di The Division Bell “A Great Day For Freedom”, utilizzando i nastri originali che vedono Nick Mason alla batteria e Richard Wright alle tastiere, insieme ai cori di Sam Brown, Claudia Fontaine e Durga McBroom. La traccia è stata composta da Gilmour con i testi suoi e di Polly Samson.

Riguardo il brano del 1994, Gilmour afferma:

C’è stato un bellissimo momento di ottimismo quando è caduto il muro di Berlino- la liberazione dell’Est Europa dal lato non democratico del sistema socialista. Ma quello che hanno ora non sembra essere molto meglio. Di nuovo, sono davvero pessimista riguardo tutto ciò. È come se vivessi nella speranza, ma tendo a credere che la storia si muova ad un ritmo molto più lento di quanto noi pensiamo. Ho la sensazione che il cambiamento ci impieghi molto, molto tempo.

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