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Sabaton – The War To End All Wars

Tutti noi, nolenti o volenti, ci siamo imbattuti in nozioni storiche riguardanti la Prima Guerra Mondiale, per dovere scolastico, o per semplice desiderio di conoscenza del passato e di un fatto così importante, che ha cambiato per sempre la storia del mondo. La storia rimane per noi un punto fondamentale e cruciale della nostra esistenza. Lo sanno bene i Sabaton, che hanno dedicato la loro carriera fin dai primi passi, al racconto di storie e vicende legate tramite un unico filo ai conflitti, alle battaglie, all’eroismo e al coraggio degli uomini. Dopo “The Great War” (2019), album interamente incentrato sulle vicende della Grande Guerra, Joakim e compagni hanno sentito l’esigenza di tornare nuovamente su quegli stessi campi di battaglia. Altre storie erano da raccontare, legate indissolubilmente alla musica heavy, in quel mix indissolubile che ha reso il gruppo uno dei più importanti a livello mondiale in ambito metal.

Scritto e registrato tra la primavera del 2020 e quella del 2021, i Sabaton presentano un concept di nuovi 11 brani che si immergono nelle atmosfere atroci e crudeli della guerra, anche attraversando storie ed eventi incredibili, eroici, inaspettati ed emozionanti, che testimoniano ancora una volta quanto possa essere straordinario l’essere umano, pur in una situazione tragica come quella del conflitto mondiale. “The War To End All Wars” inizia con il brano “Sarajevo”, che descrive attraverso la musica in maniera epica ed evocativa gli eventi che portarono allo scoppio della guerra, con l’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando d’Austria, vera e propria miccia che diede inizio al conflitto. “Stormtroopers” spinge sull’acceleratore e risulta un brano diretto, tirato ed avvincente, che si contrappone alle atmosfere oscure e marziali della successiva “Dreadnought”.

“Soldier Of Heaven” è decisamente uno dei pezzi  più riusciti di tutto l’album, in perfetto stile Sabaton, conquista al primo ascolto con il suo incipit incalzante ed il suo chorus epico e trascinante. Con tutta probabilità siamo di fronte ad uno dei nuovi must in sede live. Velocità e riff granitici per uno dei pezzi più heavy “Hellfighters”, dedicata al famoso 369mo reggimento composto principalmente da soldati afroamericani e portoricani. Ritmi più bassi e cori in primo piano per “Race To The Sea”, mentre qualche soluzione compositiva meno convenzionale per i Sabaton si ritrova in “Lady Of The Dark” che racconta l’incredibile vicenda di Milunka Savić, la donna serba che prese il posto di suo fratello nell’esercito e, travestita da uomo, divenne uno dei soldati più decorati della la guerra.

Troviamo atmosfere meno cupe in “The Unkillable Soldier”, dedicata alla figura di Sir Adrian Carton De Wiart, eroe votato all’eroismo e al dovere nonostante incidenti e ferite di ogni tipo da cui è miracolosamente sempre sopravvissuto. Incisiva e tagliente è “Valley Of The Death”, con i cori in primo piano che risultano trascinanti, come da tradizione della band, mentre le atmosfere dell’incredibile vicenda descritta in “Christmas Truce”, quando, la vigilia di Natale del 1914, inglesi e tedeschi trovarono un momento di pace e riconciliazione su un sanguinoso campo di battaglia, sono racchiuse in un brano toccante, evocativo, e che rende decisamente onore alle mai troppo riconosciute qualità compositive del gruppo. Si chiude con le atmosfere più gioiose e positive di “Versailles”. dove il termine del disco va a coincidere con la descrizione della fine del conflitto mondiale.

“The War To End All Wars” rimane leggermente in bilico con il suo più recente predecessore, al quale cede in parte forse la parte più diretta e di impatto, ma contemporaneamente si carica maggiormente di atmosfere più evocative. Atmosfere che portano a completare un’opera forse leggermente più variegata e che sviluppa di più quegli elementi di potenza, epicità e pathos dai toni drammatici comunque ben presenti nel DNA del gruppo sin dai suoi inizi. Nonostante le varie e diverse opinioni che si possono raccogliere su loro conto, è indubbio che i Sabaton abbiano portato una nuova linfa ad un genere che ha vissuto periodi d’oro e momenti di calo e di stagnante mancanza di idee ed innovazione, trovando la giusta alchimia tra passione, carica, perseveranza e soprattutto personalità.

“The War To End All Wars” è l’ennesimo tassello di una folgorante ascesa che sembra non vedere la parola fine e porta avanti con assoluta coerenza, passione, professionalità e potenza, la proposta musicale di un gruppo che è ormai una garanzia ed una granitica certezza. E forse, oggi come non mai, quei testi legati alle battaglie, ai conflitti, alle storie a volte eroiche a volte tragiche dei loro protagonisti, qualsiasi essi siano, risuonano in noi in maniera ancora più decisa e netta, come monito a far sì che quello che è stato, non accada più. Lo speriamo tutti davvero.

Tracklist

01. Sarajevo
02. Stormtroopers
03. Dreadnought
04. The Unkillable Soldier
05. Soldier Of Heaven
06. Hellfighters
07. Race To The Sea
08. Lady Of The Dark
09. Valley Of Death
10. Christmas Truce
11. Versailles

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