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Stranger Vision – Poetica

I nuovi percorsi hanno spesso una duplice funzione: la prima è sicuramente quella di mostrarci inattese strade diverse dall’ordinario, mentre la seconda è quello di avere la possibilità di stupirci ad ogni nuovo passo. Il primo passo degli Stanger Vision racchiude in maniera cristallina questo concetto, illuminando con una nuova luce composta da riff heavy e melodia, un nuovo percorso in cui risiede la capacità di sorprendere. “Poetica” è l’album di debutto della band italiana, che riesce a brillare in maniera propria grazie a tematiche profonde, ispirate alle materie umanistiche, in equilibrio tra letteratura, poesia e filosofia, e soprattutto grazie ad un impianto sonoro maturo che pone le basi su fondamenta solide di heavy metal melodico di pregevole fattura, intenso e personale.

Dopo un’intro dalle atmosfere epiche, il disco si apre con i riff aggressivi e quadrati di “Gates Of Tomorrow”, che si rincorrono fino ad esplodere in un chorus trascinante, andando a costituire un perfetto biglietto da visita. “Human Change” è un pezzo in crescendo che conquista, tra parti più melodiche e cambi di ritmo sapientemente dosati, mentre nel singolo di lancio “Soul Redemption”, proposto al termine dell’album anche nella versione più intima ed acustica, il cantante Ivan Adami si alterna tra parti più aggressive ed altre più melodiche. È forse in questa canzone che è maggiormente tangibile la grande maturità di una band al suo esordio, che con soluzioni stilistiche non banali rende le tracce d’impatto e trascinanti già al primo ascolto. Una grande energia viene trasmessa anche da “Never Give Up” e soprattutto da “Hero Of The New World”, che si muove su coordinate quasi thrash.

Gli Stranger Vision denotano grandi capacità compositive anche quando si predilige un approccio più diretto e lineare (“Defying Gravity”) o quando i ritmi calano, come avviene in “Wish”, brano lento e ricco di pathos, o nella dolce ballata “Memories Of You”, che si fa notare anche grazie alla presenza di Alessia Scolletti dei Temperance. “Rage” è pura energia di stampo power, con un ritornello arioso e cori epici che richiamano i Blind Guardian, uno dei maggiori punti di riferimento della band. Troviamo in questo frangente anche il prezioso contributo di Alessandro Conti (Trick Or TreatLuca Turilli’s RhapsodyTwilight Force) alla voce e di Guido Benedetti (Trick Or Treat) alla chitarra. Impossibile poi non citare “Before The Law”, brano articolato e complesso dove lo special guest d’eccezione Zachary Stevens (SavatageCircle II CircleArchon Angel), duetta anche in maniera teatrale con la voce di Ivan per aggiungere un ulteriore tassello di qualità.

Equilibrio nelle scelte e volontà di osare senza aver paura di sperimentare sono le caratteristiche su cui si basa “Poetica”, che riesce nel compito di risultare fresco ed innovativo, senza cadere in scelte banali o semplicistiche. Uno spessore compositivo unito alla maturità e al talento di musicisti che hanno sapientemente saputo mixare molte influenze, dall’epicità dei Blind Guardian, all’intensità dei Symphony X e dei Savatage, talvolta vicini a certe soluzioni heavy dei Vision Divine, e qualche eco rock degli inarrivabili Queen, senza perdere un’identità personale già ben definita. Un percorso di crescita avvincente, che ha il suo focus sulla creazioni di melodie accattivanti, capaci di conquistare già al primo ascolto, ma che esigono comunque ripetuti passaggi per coglierne ogni sfumatura preziosa. Un debutto scintillante, sorretto da idee vincenti e ben sviluppate, che ci lascia una stella tricolore pronta a brillare in futuro.

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