Freedom Call (Chris Bay)
Quindici anni di successi nel nome dell'happy metal: i Freedom Call festeggiano la ricorrenza pubblicando un best of tutto particolare intitolato "Ages Of Light". Con il frontman Chris Bay abbiamo parlato di questa e altre novità che riguardano la formazione tedesca.
Articolo a cura di Gaetano Loffredo - Pubblicata in data: 28/04/13
Ciao Chris, bentornato su SpazioRock.it e grazie per il tuo tempo.

Sono io che ringrazio te per il tuo supporto!

Chris, è tempo di far festa per la band heavy metal più happy al mondo, è così?


Sì, penso che siamo la band metal più happy al mondo e stiamo lavorando sodo per mantenere questo marchio di fabbrica, dobbiamo festeggiare tutta la notte!

Dovete festeggiare anche perché avete raggiunto il primo obiettivo della vostra carriera: 15 anni. Come ti senti al riguardo?


Mi sento bene. Certo, siamo molto orgogliosi di questo nuovo album, il “best of”, ed è un onore per noi aver lavorato con la label giusta al fine di pubblicarlo.

A proposito del vostro “best of”: c’è un curioso “disco numero due”, con strane canzoni a me familiari... ce ne vuoi parlare?


Ci siamo divertiti molto nel registrare questo piccolo album, “Masqueraded”, abbiamo pensato che fosse carino ri-registrare e riarrangiare qualche canzone dei Freedom Call in maniera totalmente differente, perché non ascoltiamo solamente heavy metal, ma anche altri generi musicali. Ci siamo divertiti davvero tanto nel rifare quei brani e probabilmente lo abbiamo anche fatto per sgomberare la mente per il prossimo album dei Freedom Call.

Qual è il tuo “mood” preferito in “Masqueraded”? Quello reggae, quello folk, o quello rockabilly?

Non saprei: mi piacciono davvero tutti!

Devo confessarti che nel 1999, nella mia città natale, Como, mi sono recato in un negozio di dischi per ascoltare e comprare “Stairway To Fairyland”. Ne rimasi folgorato. Lo ascolto ancora oggi, e tu?


Sì, ma non molto a dire il vero! Comunque ho dovuto ri-ascoltare tutti i nostri album per poter fare le scelte giuste per il nostro “best of”. E’ stato molto interessante, è stato come fare un salto nel passato dei Freedom Call, e mi ha riportato a molti bei ricordi: quando eravamo in studio a registrare per la prima volta, quando siamo andati in tour per la prima volta... E’ stato come tornare indietro nel tempo.

Avete un sacco di canzoni valide nel vostro repertorio!

freedom_call_interview_2013_02Questo è il motivo per cui non è stata una scelta facile! E’ stato veramente difficile scegliere le canzoni da includere nel “best of” e quelle da escludere. Spero di aver fatto la scelta giusta, assecondando un po’ il gusto di tutti i fan...

Già anche se non capisco la decisione di pubblicare le versioni live di “Metal Invasion” e di “A Perfect Day”. Secondo me, le versioni in studio erano più adatte.

Sono d’accordo, ma è un “best of”, e nella storia dei Freedom Call, tra il 1998 e il 2013, sono stati pubblicati anche due live... Ma credo che “A Perfect Day” venga da uno dei nostri migliori live mai fatti, ed è una bella canzone in un contesto live.

Qual è, secondo te, il ritornello più memorabile che tu abbia mai scritto? Per quanto mi riguarda non ci sono dubbi: è “Mr.Evil”!

Sì, stavo pensando proprio a quello! Comunque ci sono così tanti altri ritornelli e strofe che mi piacciono veramente tanto, per esempio, “Ocean”, o “Carry On”, che è molto carino. Credo che però, il più famoso ed il migliore sia “Warrior”. Penso che sia un ritornello molto, molto accattivante.

Chris, come hai fatto a mantenere felice la tua band, dopo tutte le separazioni avvenute in 15 anni? Parlo degli ex-membri...

Non c’è motivo per cui io non debba essere felice! Non ci siamo separati in cattivi rapporti, ho ancora ottimi rapporti con i membri passati della band. In “Masqueraded” si possono sentire Zimmermann alla batteria, Dupont alle chitarre e Ersin al basso. Non abbiamo avuto alcun problema quando hanno lasciato la band, perché hanno lasciato per motivi personali e privati, come i soldi, motivi di famiglia o motivi di lavoro.

Incredibile, sei “happy” malgrado le tante separazioni all’interno della tua band...

Beh, è una band fatta di sei persone. E’ sempre meglio guardare al futuro, quando ci sono questo tipo di separazioni, e andare avanti.

La band ha fatto sempre e comunque leva su quello stile “happy”. Ti sei mai sentito giù e costretto in qualche modo a scrivere una canzone felice, anziché una triste?


Sì, certo. Non sei sempre felice, nella vita. A volte ti senti malinconico, e hai sentimenti negativi e chiaramente vuoi esprimere queste emozioni, scrivendo una canzone triste. Lo abbiamo fatto con “Bleeding Heart”, “Turn The Time”. E abbiamo molte atmosfere oscure nell’album “Legend Of The Shadowking”, per questo concept che ruota attorno al sovrano Ludovico II. Ed è assolutamente possibile che nel nuovo disco ci siano canzoni oscure e malinconiche...

freedom_call_interview_2013_03E canzoni folk, reggae e rockabilly!

Sì! (ride) Può essere!

Parliamo un po’ del futuro: parlando di questo nuovo album che ci hai introdotto, ci state davvero lavorando?

Sì! Non sto scherzando, ho iniziato due giorni fa! Dovevo preparare lo studio, le nuove attrezzature, e ho configurato il nuovo computer. E ora, sono pronto per fare musica nuova! Ho lavorato bene e ho già completato una nuova canzone dei Freedom Call.

Quando vedrà la luce?

Spero di pubblicarlo nella primavera del 2014. Quest’anno saremo in tour con il “best of”. E saremo a Milano e a Torino agli inizi di maggio, non vediamo l’ora di suonare da headliner, per la prima volta in Italia!

La vostra setlist sarà concentrata sul “best of” giusto?

Beh, molte delle canzoni del “best of” sono già state suonate live. Ma inseriremo qualche sorpresa nella nostra scaletta. Pensiamo che sarà un bello spettacolo, ma abbiamo cercato di renderlo il più speciale possibile.

Sarà un concerto da non perdere!

Già, non perdetevelo!

Chris, grazie per il tuo tempo e la tua pazienza! Hai qualcosa da dire ai fan italiani e ai lettori di SpazioRock.it? Dicci qualcosa di… “happy”!

Verremo presto in tour, e mostreremo a tutti i fan italiani che i Freedom Call sono pronti a suonare come headliner. Daremo tutte le nostre energie per intrattenervi... Non vediamo l’ora di venire in Italia!


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