Hardcore Superstar (Magnus ''Adde'' Andreasson)
Nuovo disco per gli Hardcore Superstar, gruppo ottimo su disco e “folle” dal vivo. Il leader Magnus Andreasson ci ha raggiunto telefonicamente per spiegare ai lettori di SpazioRock l’evoluzione della band e i progetti futuri. Buona lettura.
Articolo a cura di Gaetano Loffredo - Pubblicata in data: 08/06/09

Ciao Gaetano, è corretta la pronuncia del tuo nome?


Ciao Magnus, perfetta e la mia?


Si, e sei uno dei primi italiani che lo pronuncia correttamente, davvero strano.


Beh, semplice: avevo già sbagliato durante un’intervista con Magnus Rosen ex Hammerfall. Mi sono ricordato dell’errore, tutto qui. Benvenuto su SpazioRock, finalmente ho potuto ascoltare il nuovo disco degli Hardcore Superstar, Beg For It, un titolo che dice tutto e niente…


Più che “Beg For It” avremmo dovuto intitolarlo “Beg For What”, pregare per cosa. Pregare per il fatto che non siamo mentalmente sani, per i nostri testi psicotici, per il nostro modo di essere musicisti. Preghiamo per riuscire ad andare avanti così. Siamo molto contenti del risultato ottenuto, ci abbiamo lavorato dieci ore al giorno nel mio garage, a casa mia, facendo una piccola sosta a novembre soltanto perché avevamo programmato alcuni concerti. Abbiamo lavorato duro ma ci siamo divertiti: “Beg For It” è un lavoro di squadra.


Il disco non si trova ancora nei negozi ma il singolo, omonimo, è già sul vostro MySpace. Come sono state le prime impressioni?


Abbiamo ottenuto ottimi feedback. Ho già fatto diverse interviste e pare che alla gente piaccia la nostra miscela di street rock e thrash metal, dicono che siamo stati i primi a fare una cosa simile e che la conseguenza è un suono inedito, fresco. E “Beg For It” ha uno suono che si è sviluppato rispetto ai dischi precedenti.


Come mai avete scelto di suonare un tributo al nostro grande Ennio Morricone?


Perchè lui è il vero maestro delle colonne sonore. A dire il vero il tributo è rivolto anche a Dario Argento, ti chiederai il perché di queste citazioni italiane all’interno di un disco composto da un gruppo svedese: mio fratello ha vissuto in Italia e con lui ho imparato e conoscere e a rispettare questi artisti immensi. Useremo quel brano (“This Worm’s For Ennio” ndg) come introduzione per tutti i nostri prossimi concerti.



hardcoresupestar_2_2009_addeCom’è avvenuto il contatto con Nuclear Blast?


Ci hanno contattati loro e noi abbiamo risposto immediatamente con un sì. Hanno una grande promozione e una straordinaria distribuzione, hanno sentito il disco e se ne sono innamorati. Per il gruppo è un nuovo inizio, ci da tanti stimoli per crescere al meglio.


Bene Adde, vorrei introdurre l’argomento “Thomas Silver”, il vostro ex chitarrista. Qual è la vera ragione che l’ha portato a lasciare il gruppo?


Thomas ci manca da morire, è un mio amico ma è come se fosse un fratello. Ho parlato con lui una settimana intera per cercare di dissuaderlo dall’abbandonare la band. Abbiamo girato il mondo per dieci lunghi anni, e dopo il concerto di Londra di un anno fa mi ha preso da parte sul tourbus e mi ha confidato che non ce la faceva più. Ha iniziato a piangere e ha continuato a farlo ininterrottamente: gli mancavano la moglie, la sua casa, il suo letto, i suoi affetti personali. Aveva bisogno della sua famiglia e non poteva più vivere a contatto con droghe, alcool e donne facili… chi può biasimarlo?
 
Beh, è comprensibile. E tu non hai mai pensato a una famiglia?


La famiglia è importante, certo, ma la musica per me lo è ancora di più. Mi piace suonare la batteria, mi piace scrivere canzoni e amo suonare ai concerti. Io sono ancora più fortunato degli altri perché la mia fidanzata vive esattamente come me: è la batterista delle Crucified Barbara, abbiamo la nostra bella batteria in casa quando non siamo in giro per il mondo e viviamo in sua funzione, come una famiglia: io, lei e la batteria (ride, ndg).


Ma che bella famigliola! Torniamo al disco, che differenze ci sono rispetto a “Dreamin In The Casket”?


Ecco, diciamo che il nuovo disco ha un’influenza meno thrash rispetto ai precedenti, è molto più rock n’ roll. Volevamo fare qualcosa alla Guns n’ Roses, con molto groove e non basarci esclusivamente sul metal. Noi adoriamo il groove dei Guns o anche quello degli Aerosmith. I Pantera hanno un ottimo groove ma sono thrash, prendi il pezzo Cowboys From Hell, anche quello è groove o quello dei Rage Against The Machine, ma volevamo tanto rock n’ roll.


Ok, chiaro: insomma groove alla Welcome To The Jungle…


Perfetto: no groove, no birra, no party (risate, ndg).


Io vedo gli Hardcore Superstar come un gruppo che basa il suo successo sui live più che sui dischi da studio, che ne pensi?


E’ vero, quando scriviamo le canzoni le pensiamo sempre e soltanto suonate sul palco. Le registriamo affinché siano perfette da suonare dal vivo, noi vogliamo suonare davanti alla gente e se si divertono loro beh… ci divertiamo anche noi.


Qualche mese fa siete stati in Italia, ti piace il nostro pubblico?


Ah, sfondi una porta aperta. Da sempre parliamo bene e ovunque del pubblico italiano e nell’ultimo tour hanno certamente vinto l’oscar del pubblico europeo più pazzo. Avete il vino, il cibo e soprattutto le fighe… anche se io non posso toccarle perché sono fidanzato (ride, ndg). Parliamo della Germania, è il luogo dove abbiamo più pubblico ai concerto: non ci sono belle ragazze come le vostre, il vino fa schifo e del cibo non parliamone nemmeno.


hardcoresupestar_1_2009


Ti sei dimenticato un piccolo particolare: gli italiani sono “malati di mente” come voi.


Forse è per questo che andiamo così d’accordo (ride, ndg). C’è un’armonia speciale tra gli Hardcore Superstar e il vostro pubblico, non vediamo l’ora di tornare da voi.


State per girare il mondo per supportare il nuovo disco presumo…


Abbiamo da poco girato coi Motley Crue, suoneremo coi Black Crowns e abbiamo in programma un sacco di festival durante l’estate. Torneremo in Italia a fine estate, mi sembra a luglio o in agosto. Ci piacerebbe suonare al Gods Of Metal un giorno, la mia fidanzata c’è riuscita e io ancora no…


Ce la farete prima o poi, vedrai. Grazie per l’intervista Magnus, vuoi salutare qualcuno?

Ah, ti ringrazio per l’intervista Gaetano, e ringrazio gli italiani: cibo, vino e donne spettacolari. Vi do appuntamento ai prossimi concerti, ci divertiremo tantissimo.




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