
Di tutte le band che ho avuto il piacere di vedere innumerevoli volte dal vivo gli Overkill rappresentano un qualcosa di unico e speciale. Band sanguigna, diretta e divertente come poche, ha da sempre dato prova di capacità superiori dal vivo ed il concerto tenuto il 4 novembre al Live Music Club di Trezzo ne è stata l’ennesima conferma.
Purtroppo la violenta pioggia con il conseguente traffico milanese non ci hanno permesso di assistere ai primi due act della serata, ovvero i Darkology e, soprattutto, gli Enforcer che, sentendo i commenti dei presenti, hanno dato vita ad un concerto decisamente convincente.
Per quanto riguarda il ritorno in Italia dei Prong c’è poco da dire: la band arriva da un tour europeo di grandissimo successo (fatto in compagnia dei nostrani Klogr) che li aveva portati recentemente ad esibirsi anche sui palchi nostrani. La prestazione della band capitanata da Tommy Victor è stata di tutto rispetto anche perché, sul palco, i Prong sanno trasformarsi in un vero e proprio tritacarne grazie ad un suono aggressivo e pesantissimo. Rispetto alle recenti apparizioni italiche questa volta la band statunitense non è di fronte al proprio pubblico e si vede: nonostante la buona prestazione la platea è formata da thrasher di vecchia data per i quali la velocità è tutto. Ed è così che nonostante un impegno e un livello qualitativo considerevole il concerto scorre via veloce senza troppo coinvolgimento degli astanti nonostante una scaletta lunga (oltre un’ora di concerto) e intensa.

Si parlava di poco coinvolgimento da parte del pubblico durante il concerto dei Prong, ma purtroppo il ruolo di opener per gli Overkill è sempre difficile. Il pubblico della band di New York è ben definito: fatto di amanti del thrash old school, generalmente sugli “anta” e soprattutto che sa esattamente cosa aspettarsi dagli Overkill e anche questa volta il buon Bobby & Co hanno fatto decisamente centro
.
Di fronte ad un pubblico molto numeroso (ben oltre le più rosee aspettative) gli Overkill danno vita ad un’ora e mezza di pura adrenalina. Forti di un disco di qualità superiore come l’ultimo “White Devil Armory” i Nostri propongono una scaletta ben articolata tra il presente ed il passato più remoto della band. Il risultato è eccellente, ma del resto non potrebbe essere diversamente visto anche il ritrovato stato di grazia in studio. Se in campo thrash le produzioni recenti vengono sempre viste con un po’ di freddezza da parte del pubblico, gli Overkill sono anche qui un’eccezione, ma con brani come “Armorist”, “ Electric Rattlesnake“, “Ironbound” e “Bitter Pill” non si può certo restare indifferenti.
La prestazione della band è sontuosa e vede, come al solito, un Bobby “Blitz” nel ruolo di mattatore della serata grazie al suo indubbio carisma e ai suoi siparietti sempre molto apprezzati. Unica nota negativa è stato il suono, non certo di qualità eccelsa, ma che non ha di certo sminuito la potenza di un concerto favoloso.

Gli Overkill sono una band di un’altra epoca: i brani vengono riproposti ad una velocità smodata che ne esalta ulteriormente l’impatto live e nonostante la carta d’identità non perdoni (parliamo di gente ben oltre i cinquant’anni) la classe, la potenza e la voglia di vivere il palco sono inalterate rispetto agli anni doro.
Si ringrazia Fabio Franchini per le foto della serata.
Setlist Overkill:
01. Armorist
02. Overkill
03. Electric Rattlesnake
04. Wrecking Crew
05. Black Daze
06. Rotten to the Core
07. Bring Me the Night
08. End of the Line
09. Guitar Solo
10. Long Time Dyin'
11. Under One
12. Pig
13. Hello From the Gutter
14. Ironbound
Encore:
15. Bitter Pill
16. Elimination
17. Fuck You