H.E.A.T
Address The Nation

2012, earMusic/Edel
Melodic Rock

Dalla "solita" Svezia il nuovo gioiello di rock melodico degli H.E.A.T
Recensione di Daniele Carlucci - Pubblicata in data: 01/05/12

Melodia, pura melodia. La combinazione che apre la serratura della cassaforte nelle nostre orecchie. Usata, consumata, seviziata, però mai demodé. Se gli H.E.A.T ci avessero presentato il loro nuovo “Address The Nation” come un'ode alla melodia non ci saremmo sorpresi dopo aver ascoltato la bontà della terza opera della band svedese. Ma la formazione scandinava ormai non è più una sorpresa, dato che da molti è considerata il top nell'odierno ambito del rock melodico e giusto un paio di anni fa pubblicava “Freedom Rock” conquistando quasi in toto fan e critica.

Certo, dall'ultima uscita discografica qualcosa è cambiato. Il vocalist Kenny Leckremo ha lasciato il posto di comando a Erik Grönwall, vincitore di Swedish Idol nel 2009, che all'immagine patinata unisce doti canore davvero notevoli dimostrando di essere un autentico cavallo di razza. Ogni brano che gli H.E.A.T hanno composto per “Address The Nation” è un mattoncino Lego che perfettamente si incastra nel grande progetto alla base dell’album. Tutte le canzoni sono valide se prese singolarmente e insieme danno vita ad un disco di pregevole fattura, in cui i ritornelli irresistibili sono pietre preziose incastonate in un rincorrersi di melodie che non stancano mai. Non c’è “eccesso di zucchero”, nonostante sia un rischio sempre dietro l’angolo: la freschezza compositiva del sestetto svedese viene messa a disposizione per la ricerca di brani ruffiani, armoniosi ed efficaci al massimo. Il risultato è mortifero, con una hit (che suona come H.E.A.T, sarà una coincidenza?) dietro l’altra sparata nelle casse e negli auricolari degli astanti; massicce dosi di tastiere, riff ed assoli di chitarra melodiosi e i già citati maestosi ritornelli sono la chiave di volta che sorregge tutto il CD e non c’è una sola canzone che non meriti di essere ascoltata. Per trovare l’unica che si mantiene forse un gradino sotto il livello stellare delle altre bisogna arrivare sino alla conclusiva “Downtown”, ma vorrebbe dire voler cercare il pelo nell’uovo.

Con “Address The Nation” gli H.E.A.T. si confermano in splendida forma e tra le band di traino dell’AOR e del rock melodico dei nostri giorni. Il gruppo nordico ha capito esattamente che la formula utilizzata per comporre i propri dischi è vincente e di sicuro successo; la fucina inesauribile di talenti che è la Svezia continua a fare la fortuna dell’hard rock (in tutte le sue forme) e gli amanti del genere non possono fare altro che ringraziare. Long live Sweden!



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