Evanescence
Anywhere But Home

2004, Wind-Up Records
Gothic

Recensione di Marco Belafatti - Pubblicata in data: 10/09/11

Novembre 2004: gli Evanescence sono all'apice del loro successo, il loro album d'esordio “Fallen” continua a vendere milioni di copie in tutto il mondo e, nonostante la clamorosa defezione del chitarrista e membro fondatore Ben Moody, nulla sembra arrestare l'ascesa della band capitanata dalla bella vocalist Amy Lee. A coronare questo stato di grazia arriva nei negozi il primo live album della band, “Anywhere But Home”, accompagnato da un DVD diretto da Hamish Hamilton (già al lavoro per gli U2) che mette in scena la vita on the road della rock sensation americana e immortala i Nostri durante una recente esibizione parigina, oltre ad offrire ai fan l'occasione di gustarsi, comodamente seduti sui divani di casa propria, i videoclip di “Bring Me To Life”, “Going Under”, “My Immortal” ed “Everybody's Fool”. Infine, gli Evanescence scelgono di reincidere una vecchia demo track del 2002 (“Missing”) e, tra fini arrangiamenti elettronici, orchestrazioni agrodolci, sussurri e vocals cariche di commozione (vero e proprio trademark del quintetto), chiudono in bellezza il comparto audio dell'opera.

Passiamo al piatto forte di “Anywhere But Home”: il DVD. La prima parte, quella che comprende i 58 minuti di concerto, vede gli Evanescence accolti dalle urla e dagli applausi scroscianti della folla in un gremitissimo Le Zenith. Lo show di Amy Lee e compagni alterna i pezzi estratti dall'album d'esordio (che per l'occasione viene riproposto integralmente, escludendo la sola "Hello", canzone troppo intima e personale per essere proposta durante un live) ad alcune chicche quali “Breathe No More”, un vecchio brano rivisitato in chiave semi-acustica, la cover di “Thoughtless” dei Korn e la meno nota “Farther Away” (b-side pubblicata sul singolo “Bring Me To Life”). Questi tre brani si impongono come i momenti più interessanti del concerto. In particolare, si fanno ricordare la performance infuocata sulle note del brano dei Korn, col pianoforte di Amy che contribuisce a scandire gli accordi nevrotici del brano, e l'incedere ipnotico e nu metal di “Farther Away”, pezzo che esplode in un lungo tripudio di chitarre e batteria sul finale. A metà scaletta, la band piazza intelligentemente una breve sessione semi-acustica che comprende la già citata “Breathe No More” e il momento più intimista di tutto il concerto, affidato alla ballad strappalacrime “My Immortal”, oltre ad un intro per soli piano e voce, dove la cantante regala al pubblico dolci progressioni sui tasti bianchi e neri ed inattesi quanto emozionanti vocalizzi, prima di rientrare nel vivo del concerto sulle note della celeberrima hit “Bring Me To Life”.

I brani di “Fallen”, salvo quelli già citati, non riservano grosse sorprese in sede live, vuoi per la sovrabbondante presenza di basi preregistrate che vanno a riprodurre tutte le tastiere e le orchestrazioni dell'album penalizzando fortemente le atmosfere gothic dell'album, vuoi per la voce di Amy Lee, che spesso e volentieri cade vittima dell'affaticamento e finisce per rovinare la resa finale dei pezzi (sul CD, purtroppo, la cosa si fa ancora più evidente), vuoi per la presenza di musicisti - John LeCompt e Terry Balsamo alle chitarre, Will Boyd al basso e Rocky Gray alla batteria - che non brillano affatto per perizia e fantasia esecutiva. A compensare questo difetto abbastanza grave (del resto, nonostante i grandi numeri, la band è in giro per il mondo solamente da un anno e l'inesperienza si fa sentire, eccome!) ci pensano l'ottima regia e il carisma della stessa frontwoman, che in più occasioni interagisce col pubblico e per tutta la durata del concerto catalizza l'attenzione su di sé grazie ad una presenza scenica di prim'ordine che, nei casi più fortunati, riesce a farci dimenticare i numerosi difetti della proposta musicale dei Nostri.

Come già anticipato, il DVD contiene inoltre i quattro videoclip fino ad allora realizzati dal quintetto (tra i quali si fa notare l'ormai celebre “Bring Me To Life”, con i suoi scenari notturni e metropolitani, così come le atmosfere decadenti e in bianco e nero di “My Immortal”, le cui scene sono state girate per le vie di Barcellona) e un documentario durante il quale è possibile ammirare la band originaria di Little Rock (Arkansas) in una veste inedita, tra siparietti comici, bloopers, vita on the road, incontri con la stampa e quant'altro.

In definitiva, “Anywhere But Home” è un vero e proprio must per ogni fan degli Evanescence che si rispetti, un po' meno interessante per tutti gli altri.





CD:

01. Haunted
02. Going Under
03. Taking Over Me
04. Everybody's Fool
05. Thoughtless
06. My Last Breath
07. Farther Away
08. Breathe No More
09. My Immortal
10. Bring Me To Life
11. Tourniquet
12. Imaginary
13. Whisper
14. Missing

DVD:

- Concert
- Music Videos: My Immortal, Everybody's Fool, Bring Me To Life, Going Under
- Behind The Scenes: Life On The Road, Showtime, Bloopers, Evanescence Unleashed
- End Cretids: Missing
- Extra: Bring Me To Life (Live in Las Vegas)

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