Issa
The Storm

2011, Frontiers Records
Melodic Rock

Recensione di Andrea Mariano - Pubblicata in data: 11/11/11

Issa è una cantante norvegese assai talentuosa che sta cercando di trovare uno spazio tra le voci femminili del panorama del melodic rock e dell'hard & heavy. Compito tutt'altro che semplice, dato che ai vertici vi sono personalità forti e carismatiche come Amy Lee degli Evanescence, Simone Simons degli Epica o l'ex Nightwish Tarja Turunen, la prima voce femminile ad imporsi con decisione in un mondo musicale, quello del metal, ritenuto esclusivamente maschile fino alla fine degli anni '90.


Al suo secondo album, Issa tuttavia mette in chiaro un'attitudine ben diversa dalle sue colleghe: ascoltando “The Storm” si capisce come la formazione della bionda cantante abbia radici che si aggrappano ad una base fondamentalmente pop dalla quale si è cercato di maturare un comparto sonoro d'impatto costituito da chitarre accordate in Re e tastiere che tessono melodie che richiamano chiaramente l'hard rock ed un certo metal scandinavo dell'ultima decade. Tuttavia, ciò non è da leggersi come una pecca, dato che il risultato finale è gradevole e, soprattutto, convincente. Se l'originalità non è di certo il punto forte dell'album, d'altro canto lo è l'indiscutibile bontà delle melodie alla base dei brani, orecchiabili e radio-friendly quanto basta per far presa sin dal primo ascolto. I musicisti che accompagnano Issa svolgono bene il compito a loro affidato, ossia rendere sufficientemente robuste e compatte le melodie in fin dei conti più vicine ad un'origine pop, senza per questo risultare slegate o soffocanti nei confronti del cantato sempre pulito e cristallino della cantante scandinava.


Se non ci fossero le chitarre elettriche che si permettono anche il lusso di destreggiarsi in alcuni assoli pregevoli (generalmente buona tecnica ed ottimo gusto) e se la batteria fosse un po' meno violenta, “The Storm” sarebbe un discreto disco pop, piuttosto immediato ed aiutato magari da qualche tocco manieristico per aumentare il valore del lavoro. In queste condizioni, Issa ci consegna un lavoro solido, ruffiano quanto basta da risultare interessante anche per chi non è solido approdare sui lidi hard & heavy. Soprattutto, l'immediatezza tipica delle sue radici pop rimane intatta ed anzi viene ampiamente valorizzata. Non è un capolavoro, sia chiaro, ma comunque un disco ben congegnato ed altrettanto ben confezionato che può ritagliarsi una buona fetta di pubblico eterogeneo senza grossi problemi.





01. Looking For Love
02. Please Hold On
03. Take A Stand
04. Invincible
05. Two Hearts
06. Black Clouds
07. You're Making Me
08. Gonna Stand By You
09. We’re On Fire
10. Too Late For Love
11. What Does It Take
12. The Storm

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