Battle Beast
Steel

2011, Hype Productions/Nuclear Blast
Heavy Metal

Recensione di Eleonora Muzzi - Pubblicata in data: 05/01/12

Fan dell'heavy metal classico, gioite: dalla fredda terra dei Finni, giunge a noi questa giovanissima band dedita ad un heavy metal vecchio stile, senza “strane” influenze che vanno a contaminarne la purezza cristallina. E quindi avanti con riff granitici, voci al limite del falsetto, epici cori alla stregua del miglior Ronnie James Dio, vaghi riferimenti ad un tempo che fu e assoli veloci ma al contempo melodici...

Vincitori della Wacken Metal Battle nel 2010, i finlandesi Battle Beast si sono aggiudicati un contratto di distribuzione con Nuclear Blast che ha consentito loro di sbarcare oltre i confini finnici con il loro debut album “Steel”, un concentrato di heavy old school che farà venire la bava alla bocca a più di un fanatico del genere. Come già detto, questi giovanissimi musicisti si rifanno ad un sound che alcuni potranno definire anacronistico, ma che in realtà è molto meglio integrato nel music business di quel che si possa pensare. Nel periodo di maggiore diffusione di modernismi, di band etichettate come post-qualcosa o proposte azzardate e non sempre funzionali, il ritorno alle origini di questo sestetto comporta qualcosa di più che un certo spirito di conservazione: c'è un che di nostalgico in “Steel”, che riporta la memoria agli 80s e agli anni migliori delle band che hanno fatto la storia del metal, dai Judas Priest ai Black Sabbath.

È un revival che, tuttavia, non va visto come una mancanza di ispirazione: grazie ad un songwriting azzeccato, “Steel” verrà sicuramente apprezzato come un album solido e compatto, capace di mantenere viva l'attenzione dell'ascoltatore dall'inizio alla fine, benché con alti e bassi. Come tante altre opere, il disco alterna infatti momenti particolarmente ispirati (“Armageddon Clan” e “Die-Hard Warrior” in primis sono tra i brani meglio riusciti) ad altri un po' meno interessanti (la title-track non è propriamente un brano perfetto, per via di strofe carine che fanno da contraltare ad un ritornello non completamente azzeccato). L'opener “Enter The World Of Metal” scuote l'ascoltatore a partire dalla lunga chioma fin giù alla punta degli anfibi, mentre “Armageddon Clan” non fa che aumentare le scosse telluriche causate dall'headbang che parte spontaneo dopo un qualche istante. Complici due ritornelli che si preannunciano perfetti anthem da concerto, già con i due pezzi iniziali i Battle Beast si aggiudicano una buona fetta di pubblico. Scorrendo la tracklist, oltre a tutta una serie di canzoni buone ma che preferiamo vengano scoperte dall'ascoltatore, ci ritroviamo alla coppia formata dalle brevi ma non per questo meno importanti “Die-Hard Warrior” e “Cyberspace”, che con il loro sound palesemente ottantiano, con tastiere al limite del tamarro, si accaparrano un posticino particolare nell'architettura generale del CD, una sorta di doppia chiave di volta che sostiene “Steel”, furbescamente piazzata in posizione centrale per essere apprezzata appieno. Lo stesso si può dire di “Show Me How To Die”, altro pezzo che ricorda sfacciatamente quel decennio di gloria dell'heavy metal e che costituisce un altro ottimo brano da concerto, anche e soprattutto per il refrain in cui i tempi rallentano un secondo e si sente chiaramente la voce femminile fare capolino dal background. E parlando di rallentamenti, “Savage And Saint” offre la possibilità di riposare un po' le orecchie e godersi una power ballad con tutti i crismi e lasciar spazio all'epica “Iron Hand”, le cui tastiere ricordano vagamente i connanzionali Turisas. Conclude “Victory”, non il pezzo più azzeccato ma una discreta chiusura per un album non eccelso ma sicuramente brillante, che si farà apprezzare da fan giovani e non più giovani.

Un debut album che molte band darebbero un braccio per poter scrivere e registrare, con un'ottima produzione degna di band ben più scafate che permette appunto di apprezzare i suoni cristallini della musica dei Battle Beast. Certamente “Steel” non è perfetto, ma racchiude in sé tutte le caratteristiche che potrebbero portare questa band a vette decisamente alte, se i Nostri decidessero di continuare su questa strada. Non ci aspetta che attendere aprile per vederli per la prima volta sul suolo italico, in occasione della data dei Nightwish, ai quali i Battle Beast faranno da opening act.



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